I. ASPETTI BIBLICI E TEOLOGICI [➔
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A. IL TENORE BIBLICO: Riguardo ai rapporti
prematrimoniali la Bibbia parla un linguaggio chiaro. Un
uomo lascia suo padre e sua madre per andare a vivere con
sua moglie; i due diventano allora «uno», una unità
psicosomatica (Gn 2,24). Quando due persone vanno a letto
insieme, praticano l’essere «una carne unica». Il
rapporto sessuale congiunge due persone, facendone dei
congiunti, una coppia. L’atto sessuale è compartecipazione
matrimoniale. Gesù riprende la parola della Genesi e
aggiunge: «Essi non sono più due, ma una sola carne. Quel
che quindi Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi» (Mt
19,5s). In Es 22,16 il rapporto sessuale con una ragazza non
fidanzata era considerato come «seduzione»; il seduttore
doveva pagare la sua dote e sposarla. Se la ragazza era
«fidanzata» nel senso ebraico, l’atto sessuale era
considerato adulterio e le conseguenze erano molto più
gravi. Lo sposo conosceva sessualmente la sposa solo dopo le
nozze.
B. LE FASI DELL’AMORE
■
L’amicizia prima del matrimonio: L’amicizia è un
elemento essenziale all’interno delle relazioni
prematrimoniali. Chi è veramente capace di vivere l’amicizia
è altresì capace di amare. Purtroppo molti ragazzi e ragazze
considerano l’amicizia come una specie di anticamera al
matrimonio e si comportano come coniugi. Ma l’amicizia ha il
compito di conoscersi reciprocamente e di imparare a
esprimere fiducia, premura e sensibilità verso gli altri. Ha
il senso di scoprire cose comuni, di curare hobby e di
realizzare obiettivi comuni. L’amicizia può certamente anche
portare al fidanzamento e al matrimonio. Ma nessuno ha qui
un diritto sull’altro; alcuni ragazzi, sotto la pressione
dell’ambiente, accendono in fretta la miccia per paura di
rimanere indietro rispetto agli altri e, in tal modo, si
rovinano il futuro a causa di esperienze sessuali sbagliate
e premature. I giovani devono conoscere, in modo
disinteressato, una serie di amici dell’altro genere per
poter poi scegliere il proprio partner per la vita, che Dio
ha previsto per loro. Il primo migliore che capita non è il
meglio. Stando le cose così i rapporti sessuali sono fuori
luogo all’interno dell’amicizia.
■
Il
fidanzamento: L’amicizia non è un fidanzamento. Chi si
fidanza, dice di sí all’altro, e ambedue controllano
ulteriormente se vogliono veramente sposarsi. Ma il
fidanzamento non è un matrimonio.
● Dio ha
stabilito delle regole per la nostra felicità ed è disposto
a provvedere all’aiuto per osservarle. Chi le disattende
ferisce almeno sé stesso e l’altro.
[Segue lo schema del resto del capitolo]
C. IL RAPPORTO SESSUALE:
D. QUESTIONI DA AFFRONTARE
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La
sessualità quale lingua dell’amore:
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Vera
alternativa?:
■
Armonia
sessuale in prova?:
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Consulenza:
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Modelli
esemplari:
II. GESTIRE IL
TEMPO FINO ALLE NOZZE
A. LA RICERCA DEL PARTNER
1. ASPETTI DA TENERE PRESENTI:
2. CAUTI CON LA «VOLONTÀ DI DIO»:
B. L’ATTESA FINO ALLE NOZZE
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Tu,
timoniera:
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Perché
aspettare fino al matrimonio?:
C. ASPETTI PSICOFISICI:
1. ASPETTI FISICI:
2. ASPETTI PSICHICI
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Fuori e
dentro il matrimonio:
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Dall’animo al fisico:
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Mutamenti e perdite:
III. ASPETTI
PASTORALI
A. PERCHÉ ACCENDERE LA MICCIA?:
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L’orizzonte generale:
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Legami
senza pianificazione:
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Polarizzazione o crescita?:
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Perché
voglio farlo:
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L’importanza dell’autocontrollo:
B. PERCHÉ ASPETTARE FINO AL MATRIMONIO?:
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Principi basilari:
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Il
«sesso libero» è ingiusto:
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Pericoli in agguato:
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È
veramente libero «l’amore libero»?:
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Deformazione psichica:
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Confronti ingiusti:
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Sensi
di colpa postumi:
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Il
partner giusto:
C. L’ACCENSIONE PRECOCE:
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Attenzione alle facili analisi:
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Conduttori disutili:
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Vittime
di relazioni fallimentari:
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Cicatrici sensibili:
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L’intervento adeguato:
D. SE UNO DEI FIGLI CONVIVE:
Tratto da Nicola
Martella, Tenerezza e fedeltà,
Sesso & Affini
2 (Punto°A°Croce, Roma 1998), pp. 50-63.
► URL: http://diakrisis.altervista.org/Lese/Let_S&A2.htm
15-04-2011; Aggiornamento:
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