«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

Discepolato

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1

  È ciò che dicono gli altri su Gesù.

  Ecco le parti principali: Gesù nei mass-media

Gesù fra teologia e filosofia

Gesù fra filosofia e ideologia

Gesù fra ideologie e religioni

Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2

  È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

  Ecco le parti principali:

Gesù nella Bibbia e nella storia

La questione giudaica

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Vedi al riguardo le recensioni.

Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GETTARE LA SPUGNA NEL SERVIZIO

 

 di Nicola Martella

 

Gettare la spugna?

1.  LA PROBLEMATICA: A volte, le cose ci vanno male in qualche aspetto della nostra vita, nel lavoro, in famiglia, nei rapporti sociali e così via. Allora la tendenza potrebbe essere di defilarci dagli impegni ecclesiali, per dedicarci a ristabilire tali cose, che ci creano un problema e ci fanno soffrire al momento. Magari, secondo i casi, incominciamo anche a generare meccanismi della carne, come ad esempio: auto-commiserarci, chiuderci in noi stessi, interrompere i contatti con i credenti, rifiutare i consigli, cercare presunti colpevoli dei nostri mali, eccetera. Quando siamo irritati nella carne, prendiamo di traverso ogni parola, che ci viene rivolta, anche da parte di coloro, che sappiamo che ci vogliono bene e tengono a noi, al nostro sviluppo positivo, al nostro progresso e al nostro servizio per il Signore. Da dove sorge questa malsana tendenza a gettare la spugna proprio nelle cose del Signore? Perché pensiamo che, avendo così più tempo, saremo veramente capaci di appianare e risolvere le cose, che non vanno?

 

 

2.  AMBITI ESISTENZIALI: O dovuto pensare ai seguenti ambiti, in cui possono sorgere tali problematiche, e alle seguenti raccomandazioni del Signore mediante la sua Parola.

     ■ Famiglia: «Se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non guarda la città, invano vegliano le guardie» (Salmo 127,1). È con la saggezza nel tempo che si edifica una casa, non con le decisioni drastiche di un momento. «La casa si edifica con la sapienza e si rende stabile con l’intendimento» (Proverbi 24,3; cfr. Pr 14,1).

 

     ■ Lavoro: «Questo libro dell’istruzione [ebr. torah] non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che v’è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai» (Giosuè 1,8). Allora si potrà riconoscere che «l’Eterno, il tuo Dio, ti ha benedetto in tutta l’opera delle tue mani» (Deuteronomio 2,7; 16,15; cfr. 24,19; 28,12; Gb 1,10).

 

     ■ Relazioni sociali: Dio fa trovare grazia agli occhi degli altri, da cui si dipende (Rut 2,2.10.13; Ester 2,17; 5,8; 7,3; 8,5). Egli è pronto a innalzare coloro, che lo temono (cfr. Giuseppe, Davide). Leggiamo addirittura: «Quando l’Eterno gradisce le vie d’un uomo, riconcilia con lui anche i nemici» (Proverbi 16,7).

 

     ■ Riuscita nella vita: Ciò dipende da una scelta fondamentale rispetto a Dio. «Clemenza e verità non ti abbandonino; lègatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; troverai così grazia e buon senno agli occhi di Dio e degli uomini. Confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri» (Proverbi 3,3-6). A volte, bisogna pazientarsi dinanzi a Dio, prima che venga una svolta decisiva, ma essa è la via vincente. «Prima della rovina, il cuore dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria» (Proverbi 18,12; cfr. Isaia 2,12ss).

 

     ■ Avversari: Essi creano ansia, affanno e preoccupazioni (Salmo 13,2). I superbi aspettano solo che il piede del giusto vacilli, per innalzarsi contro di lui (Salmo 38,17). Dio è colui che innalza e che abbassa (Salmo 75,7). L’Eterno stesso, a tempo debito, si erge contro i furori degli empi, nemici del credente, e a favore di quest’ultimo (Salmo 7,6). Egli è capace di domare ogni orgoglio e di innalzare i suoi eletti (Salmo 89,9.19). «Aspetta l’Eterno e osserva la sua via; egli t’innalzerà perché tu erediti la terra; e quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai» (Salmo 37,34).

 

     ■ I bisogni di base: Dio innalza il misero, traendolo dalla sua indigenza (Salmo 107,41). Dio trasforma le maledizioni degli empi orgogliosi in benedizioni (Salmo 109,28). «Egli ha sparso, ha dato ai bisognosi, la sua giustizia dimora in perpetuo, la sua potenza s’innalzerà gloriosa. L’empio lo vedrà e ne avrà dispetto, digrignerà i denti e si struggerà; il desiderio degli empi perirà» (Salmo 112,9s).

 

 

3.  DECISIONI FONDAMENTALI: Che fare quindi, quando avvengono problemi in uno di tali ambiti? Conviene gettare la spugna proprio nelle cose del Signore, rinunciando agli impegni presi nella sua opera o nella chiesa locale?

     In tali casi, consiglio a tale credente di rasserenarsi in tale situazione, senza affrettare decisioni, di cui poi ci si può pentire. Infatti, le decisioni, prese, quando siamo in un problema, non sono quelle giuste né quelle efficaci.

     Uno pensa che rinunciando agli impegni per il Signore, avrà più tempo per le cose, che al momento costituiscono il suo problema. Egli rifletta sul fatto che non ha garanzia che riuscirai meglio in tale ambito, se viene meno agli impegni presi nel servizio per il Signore e negli incarichi di chiesa.

     Come ho già mostrato sopra, la benedizione non sta in ciò, che pensiamo noi di fare, ma in ciò che facciamo in sintonia con la volontà di Dio. Quindi, in una situazione del genere, il credente fa bene a chiedere al Signore il daffare secondo la sua volontà e ad aspettare in silenzio la sua risposta e il suo intervento (Salmo 37,7; Lamentazioni 3,26.28).

     I pensieri di Dio non sono i nostri, e le nostre vie non sono necessariamente le sue (Isaia 55,8). A doverci adeguare, per essere efficaci, siamo noi. Gesù sfidò i suoi seguaci a cercare prima il regno e la giustizia di Dio (Matteo 6,33), ossia ad aspettare che il Messia-Re iniziasse a regnare in terra. Anche noi veniamo sfidati ad aspettare il suo ritorno col suo regno e ad adeguare già ora la nostra vita alla sua Signoria, anticipando così, già qui e ora, tale sua supremazia nella nostra vita. Questa non è un’attività per i tempi migliori, ma una decisione di base e una sfida del Signore fondamentale per ognuno di noi oggi.

 

Gettare la spugna nel servizio? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/A1-Getta_spugna_OiG.htm

26-09-2012; Aggiornamento: 02-10-2012

 

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