«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali:

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Puntigli e indovinelli

Sapienza da quattro soldi

Massime e minime

Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PENSA SEMPRE POSITIVO?

 

 di Nicola Martella

 

La questione

Pensa sempre positivo?     Sulla bacheca di un’amica cristiana ho trovato quanto segue: «Pensa sempre positivo: se hai pensieri di paura, vivi nella paura. Se hai pensieri malvagi, vivi nell’odio. Se hai pensieri sereni, vivi nella pace. Se hai pensieri d’amore, vivi nell’amore. Tu sei quello che pensi, poiché pensi quello che hai nel cuore...!».

 

In tale asserzione ci sono aspetti condivisibili. Pensare positivamente, è certamente un bene; tuttavia, molti non sanno che ciò è qualcosa di differente dal cosiddetto «pensiero positivo», che è una filosofia umanista, che si orienta alle religioni orientali.

 

Il confronto

     Ho fatto presente ciò a tale amica cristiana, sulla cui bacheca ho trovato tale frase, che ella ha importato da altrove (Vivo perché ci sei). Le facevo notare anche quanto segue. I Salmi della Bibbia sono scritti da credenti, che non avevano una vita facile, ma trovavano presso il Signore rifugio e pace. Ciò vale addirittura per Gesù, ad esempio nel Getsemani. Ma questa è una cosa differente da tale filosofia cerebrale, detta «pensiero positivo», che è una specie di droga mentale.

     Tale amica mi ha risposto come segue. Se non si hanno pensieri positivi, si hanno pensieri negativi, quindi si è preoccupati, depressi, egoisti, ecc., comunque si è circondati di malumore. Chi pensa positivo, è spensierato, è generoso, è una persona che dà gioia, se gli stai intorno. Questa è certamente una persona di fede, si circonda di allegria ed è contagioso, perché la gioia è attraente; è d’accordo con la Parola e lo Spirito di Dio e se ne rende conto. Perciò è diverso, è positivo in tutte le sue cose. Non è una droga mentale, ma è una mente, che è riuscita a pensare come pensa Gesù e, credimi, non è poco, anzi... {Anna Maria Sansone; 01-01-2011}

     Ho capito che ella non comprende la differenza fra «pensare positivamente» (atteggiamento) e il «pensiero positivo» (filosofia). Le ho risposto come segue. Tra inguaribili ottimisti e patologici pessimisti preferisco esercitarmi a essere irrimediabilmente realista.

     Quanto a Gesù, egli non pensava proprio sempre positivo, ma in conformità con la volontà del Padre. Per questo fu indignato dell’incredulità e della grettezza d’animo dei Giudei (Mc 3,5); egli s’indignò anche dei suoi discepoli (Mc 10,14). Gesù fu preso da un’angoscia mortale, cosa contraria al cosiddetto «pensiero positivo». Egli confessò: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale» (Mt 26,38). «Ed essendo in agonia, egli pregava vie più intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadevano in terra» (Lc 22,44). Tutto ciò non corrisponde proprio alla filosofia del «pensiero positivo», di cui Gesù non era seguace.

     Gesù rimproverò non solo scribi e Farisei (Mt 23), ma anche i suoi discepoli (Mt 8,26; 16,8) e lo stesso Pietro in malo modo (Mt 16,23). Non promise ai suoi seguaci un mondo rosa, ma la croce (Mt 16,24ss).

 

Ulteriori aspetti

     Non ho ricevuto da lei più alcuna risposta. Ecco quindi altri aspetti.

     Torniamo a tale asserzione. Essa è assoluta e pretende che una persona non solo pensi positivamente, ma che lo faccia sempre. Ciò potrebbe essere un atteggiamento non realista e addirittura pericoloso. Ad esempio, se uno ha pensieri di paura, forse c’è un pericolo reale, che deve tener presente. Se ha pensieri sereni, può darsi che il mondo crolla, mentre lui è menefreghista, gretto d’animo o insensibile verso i problemi intorno a te. Se ha pensieri d’amore e sopporta, perciò, le ingiustizie, che altri subiscono, potrebbe essere corresponsabile della malvagità altrui. Un uomo non è solo quello che pensa, ma anche ciò che fa e come si rapporta con Dio e con gli uomini intorno a lui.

     Oltre ad aver mostrato alcuni atteggiamenti di Gesù, ne aggiungo anche alcuni di Paolo. Egli era quotidianamente preso dall’ansietà per i credenti delle chiese (2 Cor 11,28), cosa che si aggiungeva a tutte le pesanti esperienze di vita (vv. 26s). Che lui fosse indignato su falsi fratelli e su credenti carnali, traspare da tanti testi (cfr. p.es. 2 Cor 11,3s.13ss; Gal 1,6-9; 2,11.14; 5,11; 2 Tm 4,14s). In altri testi traspare la delusione dell’apostolo (Gal 4,11; 2 Tm 1,15; 2 Tm 4,16).

     Simili sentimenti si trovano anche negli altri apostoli (cfr. 3 Gv 1,9s; 2 Pt 3,16) e altri scrittori biblici (cfr. Gcm 4,8s; 5,1ss; Gd 1,11ss).

 

Jovanotti e il «pensiero positivo»

     Un esponente del cosiddetto «pensiero positivo» in Italia è Jovanotti, nome d'arte di Lorenzo Cherubini. Egli è conosciuto per i suoi temi sempre filosofici e religiosi, oltre che politici. Egli è vegetariano e seguace di un umanesimo spiritualista di stampo orientale; su di lui ha avuto una certa influenza Red Ronnie, nome d’arte di Gabriele Ansaloni (qui).

     Nella canzone «Penso positivo» (1993), Jovanotti ripete continuamente: «Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo». Egli paragona il «pensiero positivo» a «quest’onda che viene e che va», in modo irrefrenabile, credendo che è «più forte il bene» del male. Per affermare ciò, relativizza ogni cosa e rende oggettiva la sua visuale soggettiva. E tutto ciò per affermare poi il suo credo sincretistico:

«Io credo che a questo mondo

esista solo una grande chiesa

che passa da Che Guevara

e arriva fino a Madre Teresa

passando da Malcom X attraverso

Gandhi e San Patrignano

arriva da un prete in periferia

che va avanti nonostante il Vaticano».

 

Si tratta evidentemente della grande religione senza verità, ma in cui ognuno crede ciò che vuole e come vuole. A lui non interessa tanto la verità, ma «la fantasia», ultima parola della sua canzone.

Pensa sempre positivo? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Cres/A1-Pensa_positivo_Mds.htm

25-05-2011; Aggiornamento: 27-05-2011

 

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