1. Lezioni
morali da parte di un «dio» in terra
Ecco di nuovo una «bella frase» di un uomo famoso, che ho trovato casualmente
sulla bacheca di un contatto «cristiano»; la parte inferiore ce l’ho messa io e
proviene dalla Bibbia. Qui viene citato addirittura il capo del buddismo
tibetano, che
si ritiene (e viene considerato dai suoi seguaci) essere l’incarnazione di
Buddha e, quindi, un «dio» in terra. E tale «bella frase», come
accennato, viene pubblicato sulla bacheca di qualcuno, che si presenta agli
altri come «cristiano».
Non è che la
frase sia sbagliata in sé. Tuttavia, ci voleva proprio il capo del buddismo
tibetano a scoprire l’acqua calda!? Qualcuno, commentando tale frase, ha
scritto: «Sarà anche saggio il Dalai Lama, ma non ci vuole un genio per capire
che ogni giorno bisogna metterci amore, voglia di vivere, ecc.». In Internet se
ne trovano parecchie di frasi simili, ad esempio: «Ieri è storia, domani
è un mistero, ma oggi è un dono, per questo si chiama presente».
Inoltre, basterebbe leggere la Bibbia per sapere ciò, che afferma da
millenni: «Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della
salvezza!» (2 Corinzi 6,2). «Oggi, se udite la sua voce
[= di Dio], non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione»
(Ebrei 3,7.15). E ancora: «Dio stabilisce di nuovo un giorno: oggi»
(Ebrei 4,7).
2. L’uomo che
salva se stesso
Quindi, perché
come «cristiano» attingere alle fonti torbide di un capo religioso, che
relativizza Cristo, propagando il politeismo (l’esistenza di molti dèi e
spiriti protettori)? Egli relativizza anche l’Evangelo, illudendo la gente che
potrà reincarnarsi, per avere un’altra possibilità di riscatto, e cioè
con le sue stesse mani. Inoltre il buddismo propaga il panteismo (tutto
sarebbe «dio», anche l’uomo); così illude gli uomini come il serpente fece con
Eva, quando le disse: «No, non morirete affatto; ma
Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete
come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male» (Genesi
3,4s).
E in che cosa
consiste il cammino del buddismo? L’uomo che con le proprie capacità scopre di
essere «dio» a sé. E in che cosa consiste la meta finale di tale cammino
buddista? Nel Nirvana, ossia nel «nulla», nell’annientamento. Bella
prospettiva!
3. Maestri
cercasi
Quindi, quando
si postano «belle frasi» di qualcuno, si fa sempre bene a informarsi
sull’ideologia di tale persona. È scritto che «verrà
il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di
udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e
distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno ai miti»
(2 Timoteo 4,3s). E ancora: «Amati, non crediate a ogni
spirito, ma provate gli spiriti, per sapere se sono da Dio; perché
molti falsi profeti sono sorti nel mondo» (1 Giovanni 4,1).
4. Chi è la
sapienza?
«Dalai Lama»
significa letteralmente «oceano maestro», ma i suoi seguaci preferiscono
interpretarlo elegantemente come «oceano di saggezza». Tale pretesa viene
contrastata dalla Bibbia, che afferma invece: «Noi predichiamo Cristo,
potenza di Dio e sapienza di Dio... Cristo Gesù ci è stato fatto da Dio
sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione» (1 Corinzi 1,24.30).
«Siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a
fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale tutti i tesori della
sapienza e della conoscenza sono nascosti» (Colossesi 2,2s).
5. Un «dio» pro
tempore e un Cristo eterno
Inoltre,
invece di confidare in un «dio in terra», che presto verrà deposto in una
tomba come tutti i suoi predecessori e Buddha stesso, conviene confidare in
Gesù Cristo, che è risorto ed è vivo e vegeto in Cielo. Di lui è scritto: «Cristo,
essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non lo signoreggia
più» (Romani 6,9). Di tutti i Dalai Lama morti finora vale oramai solo il
passato; solo del Figlio di Dio si può dire: «Gesù è lo stesso Cristo
ieri, oggi, e in eterno» (Ebrei 13,8).
Anche l’attuale Dalai Lama presto non potrà
presto soccorrere più nessuno; del Figlio di Dio è scritto per ogni nuovo
giorno: «In quanto egli stesso ha sofferto, essendo tentato, può
soccorrere quelli, che sono tentati» (Ebrei
2,18). Gesù Cristo è un sommo sacerdote che può «simpatizzare con noi
nelle nostre infermità» anche oggi (Ebrei 4,15).
Mentre tutti i Dalai Lama e quello attuale, non
possono garantire il domani, Cristo, essendo il Garante del nuovo patto e
della salvezza presso Dio (Ebrei 7,22), è dichiarato «sommo Sacerdote
dei futuri beni» (Eb 9,11).
Per l’approfondimento:
►
Io ero buddista, La storia di Martin e di Elke Kamphuis {Nicola Martella}
(A)
Un tema simile l’ho
affrontato qui:
►
Attenzione alle citazioni ideologiche! {Nicola Martella} (T)
I contributi sul tema
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Rosario Patrizio Picone}
▲
Hai perfettamente ragione, la Bibbia è molto
chiara in merito. Cadere nel tranello è facile, anche perché le frasi a volte
rispecchiano le Scritture e sono allettanti. Spero che il tuo appunto ci faccia
controllare meglio da quale bocca escono. Si pensa che si può condividere la
frase, senza approvare il pensiero di chi l’ha detta, ma è un errore.
Le più belle frasi sono già state dette nella Bibbia; basta cercarle e
pubblicarle, citando la fonte, il capitolo e il versetto. Grazie per la tua
vigilanza; che il Signore ti dia sempre saggezza e pazienza, e benedica il tuo
fare per Lui. {18-09-2014}
2. {Valuska Yu}
▲
■
Contributo: Secondo me il buddismo più
che religione può essere visto come una «filosofia di vita».
{18-09-2014}
▬
Nicola Martella: Una compagine religiosa, che
ha dei riti religiosi, è una religione. Poi, tutto o il contrario di
tutto si può ridurre o ricondurre a una «filosofia di vita».
■
Marco Cobra: Buddha, giusto per precisazione, non era e non è un dio. {18-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Un «dio» è tutto ciò, a cui vengono offerti riti e venerazione religiosa. Questo è anche
il caso di Buddha: la gente lo adora come un «dio»; e l’India di dèi ne
ha a migliaia di migliaia. Ad esempio, c’è anche la dèa delle prostitute,
a cui le persone consacrano le loro figlie, appunto per farne delle prostitute
in onore a lei.
■
Marco Cobra: C’è anche un tempio dedicato
ai topi. Tieni conto che loro credono nella reincarnazione, e comunque, la
venerazione per Buddha è data dal fatto che lui raggiunse quello, che viene
chiamato il Nirvana, che è l’ultimo stadio dopo le innumerevoli vite, che uno
vive nelle varie reincarnazioni. Per gli indiani era un illuminato.
{18-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Quindi, Buddha viene venerato come un «dio» insieme a migliaia di dèi
fatti dagli uomini; noi cristiani biblici crediamo che c’è un solo Dio,
il Padre del Signor Gesù Cristo. La reincarnazione è per la Bibbia una
dottrina falsa e ingannevole, poiché essa insegna che «è stabilito che gli uomini
muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio» (Ebrei 9,27).
3. {Simona La Battaglia}
▲
■
Contributo: Volevo domande:
Se piace una mia affermazione, non la può ripetere o postare nessuno? Anche se sono credente. {18-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Certamente possiamo postare frasi compiute e significative di altri
credenti, se esse rispecchiano la «sana dottrina». La questione di base è
comunque un’altra: i cristiani, che seguono Cristo con fedeltà, hanno l’obbligo
di diffondere soprattutto la Parola di Dio, poiché è essa che salva
ognuno, che crede nel Figlio di Dio. Infatti, è scritto: «E la parola di Dio
si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente...»
(Atti 6,7). E ancora: «Così la parola di Dio cresceva potentemente e
si rafforzava» (Atti 19,20).
Le parole nostre e di altri uomini passeranno, la
Parola di Dio no. Infatti, Gesù disse: «Il cielo e la terra passeranno, ma
le mie parole non passeranno» (Matteo 24,35).
Diffondere «belle
parole» di una persona religiosa, che è considerato e si considera un «dio»,
che relativizza il Figlio di Dio e la salvezza in Cristo, è da irresponsabili,
specialmente se non indica ciò, che crede tale persona. Poi, un giorno se ne
dovrà rendere conto a Dio. Quindi, è una grande responsabilità.
4. {Andrea Angeloni}
▲
Il buddismo
è una religione affascinante ed estremamente ingannevole. Non c’è da
meravigliarsi se dietro alle iniziazioni dei monaci, nelle pratiche e nelle
tecniche di stampo spirituale, si manifestino rituali occulto-esoterici.
Le «massime di
saggezza» espresse, «figlie» di quei processi di meditazione dell’illuminato
buddista, sono come in questo caso, intrise di umanesimo, perciò
facilmente condivisibili e apprezzate e purtroppo divulgate senza troppo
criterio di analisi, da credenti, in buona fede, ma senza adeguata
conoscenza.
Come descritto
in modo opportuno, nel sunto di denuncia e condanna redatto dall’autore, è
necessario invece che il credente sia vigile e si adoperi a un processo
di verifica, andando alla fonte e valutando se è il caso di promuovere certe
filosofie e sponsorizzare i personaggi che si celano dietro a esse.
Un’ultima
considerazione in ambito escatologico. Noi aspettiamo il ritorno di
Cristo Gesù; il Buddista, aspetta il Maitreya: l’ultima incarnazione del Buddha.
Sembra, che quest’ultimo si stia rivelando, secondo le tesi del falso profeta
Benjamin Creme e della sua organizzazione «Share
International».
Riflettiamo dunque, su come l’avversario lavori costantemente, e
adoperiamoci a non agevolarlo in nessun modo possibile. {18-09-2014}
5. {}
▲
6. {}
▲
7. {}
▲
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {Vari
e medi}
▲
■
Sara Iadaresta: Sono più che d’accordo con te. Devo ammettere che delle volte sono stata
tentata a condividere qualche frase del genere, che sembra significativa; ma il Signore mi ha sgridata, facendomi sentire in colpa con il seguente pensiero: «Non c’è
altrettanto nella Bibbia, ed è Parola mia?». Le parole degli uomini rimangono tali, anche se apparentemente piene di saggezza. Il Sacro Libro (la Bibbia) è completo, non c’è nulla da aggiungere! {18-09-2014}
■
Danilo Ristagno: Ci sono molti altri passi
ancora che, per esempio, ci danno una visione chiara di come affrontare il
tempo «presente, passato, futuro». «Cercate prima il regno e la
giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque
in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso.
Basta a ciascun giorno il suo affanno» (Matteo 6,33-34). «Se
dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono
passate: ecco, sono diventate nuove» (2 Corinzi 5,17). «Non
ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco,
io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la
riconoscerete?» (Isaia 43,18-19). {18-09-2014}
■
Ivaldo Indomiti: Proprio così, Nicola. Posso
arrivare a capire che qualcuno sia impressionato positivamente da parole e
azioni di guru, santoni e altro in controtendenza ai costumi morali vigenti, ma
per questo «scalzare» il primato, l’autorità, le promesse, la gloria,
l’amore, la misericordia, la pazienza, la sapienza e tanti altri assiomi unici
di Gesù Cristo, certo che no. Per cui porre Gesù anche solo al secondo
posto nella scala dei valori della vita dell’essere umano, significa non
avere compreso il grande, profondo e immenso significato della grazia di Dio.
{18-09-2014}
■
Alessio Rando: Il
Dalai Lama è considerato un dio sceso in terra. Il fatto che alcuni cristiani lo citano, è sgradevole. Il cristiano deve citare il proprio Maestro:
Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio, vero Dio incarnato. Il Dalai Lama è solo un anticristo (uno che prende il posto di Cristo). Alla fine dei tempi, si vedrà
chi è il vero Dio: Gesù, non il Dalai Lama! {22-09-2014}
12. {Vari
e brevi}
▲
■
Michele Savino: È il
classico esempio di scarsa conoscenza e di relativa saggezza! {18-09-2014}
■
Sefora Papagna: Non ci avevo pensato. Perché bisogna dire che sicuramente sono
frasi attraenti. {18-09-2014}
►
URL: http://diakrisis.altervista.org/_Rel/T1-Dalai_Lama_Oc.htm
18-09-2014; Aggiornamento: 22-09-2014 |