«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:

■ La superstizione

■ La divinazione

■ L'astrologia

■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali

■ Lo spiritismo

■ La magia

■ La massoneria

■ La neostregoneria

■ Il satanismo

■ Il paranormale

■ La religione

■ I fenomeni estatici e la falsa profezia

■ L' esoterismo

■ La dottrina occulta

■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

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COMMISTIONI PERICOLOSE PER CRISTIANI BIBLICI

 

 a cura di Nicola Martella

 

1. Domande di lavoro

2. Per l’approfondimento biblico

3. I contributi dei lettori

 

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  Aperture pericolose

Dopo aver scritto il mio aforisma, presente sull’immagine, ho dovuto pensare ai molti impianti idrici in varie città, che sono così vecchi, che fanno perdere moltissima dell’acqua immessa nelle tubature oramai decrepite. Ci si rende conto di tale dissesto e disservizio, quando affiorano fiotti o fontane dal sottosuolo o quando si crea un’immediata voragine sotto l’asfalto. Pensandoci bene, di tale cristianesimo all’acqua di rose e di approssimazioni cristiane, che perdono acqua da tutte le parti, c’è un ricco campionario in giro.

     Non stiamo vivendo nel regno messianico, in cui la cultura, la religione e la società sono dominate dalla sola fede biblica e dal timore dell’unico e vero Dio. Stiamo vivendo in un modo dominato da molte ideologie, culture, religioni, regimi e quant’altro, che in genere sono o lontanamente cristianizzati o addirittura ostili a Dio e alla sua Parola.

     La tendenza di alcuni capi religiosi cristiani è di considerare tutti gli uomini «figli di Dio» e di pensare che tutte le strade portino alla salvezza. Allora, non solo alcuni cristiani, che con la bocca affermano di ispirarsi alla Bibbia, fanno singolari commistioni, pregando e praticando riti e culti con altri cristiani, che usano idolatria e polisantismo (politeismo fatto di santi), ma capi religiosi delle denominazioni cristiane si incontrano con i capi religiosi di altre religioni, per «pregare insieme per la pace». Pregare chi? L’Eterno e Baal insieme? (1 Re 18,21). Cristo e Beliar insieme? (2 Cor 6,15).

     Qual è il risultato? All’inizio i cristiani si accomodano nella cultura ibrida del «mondo», in seguito la cultura variegata del «mondo» si accomoda nelle chiese. Alla fine sorge un surrogato di religione fintamente cristiano, ma che è oramai tutta un’altra cosa: una commistione che genera l’apostasia. Allora i cristiani non sono né carne né pesce, ma approssimazioni improbabili, secondo i casi, umanisti cristianizzati, esoteristi cristianizzati, ideologi cristianizzati, buddo-cattolici o zen-evangelici, e così via.

     Qual è, però, la sana via indicata da Gesù e dai suoi apostoli per i credenti rigenerati dallo Spirito di Dio? Che cosa fare per non essere trascinati da ogni corrente dottrinale alla moda e per rimanere sani nella fede e capaci di nuotare controcorrente? Come comportarsi, per non fare acqua da tutte le parti?

 

 

1.  Domande di lavoro (Le seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare la discussione):

     ■ Quali sono i limiti di una collaborazione culturale? Ossia, fin dove un discepolo di Cristo può arrivare con coloro che, pur chiamandosi cristiani, non sono veri seguaci di Gesù? E come deve comportarsi verso i membri di religioni non-cristiane, che chiedono o offrono una collaborazione culturale?

     ■ Quali sono i limiti di una collaborazione religiosa? Ossia, fin dove un discepolo di Cristo può arrivare con coloro che, pur chiamandosi cristiani, non sono veri seguaci di Gesù? E come deve comportarsi verso i membri di religioni non-cristiane, che chiedono o offrono una collaborazione religiosa? (cfr. Ne 2,20; 2 Cor 6,14-18).

     ■ Quali sono i limiti di una collaborazione sociale? Ossia, fin dove un discepolo di Cristo può arrivare con coloro che, pur chiamandosi cristiani, non sono veri seguaci di Gesù? E come deve comportarsi verso i membri di religioni non-cristiane, che chiedono o offrono una collaborazione sociale?

 

 

2.  Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare contributi confacenti al tema):

     ■ «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo, che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar [= il diavolo]? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché noi siamo il tempio del Dio vivente... » (2 Corinzi 6,14ss).

     ■ «Falsi fratelli, introdottisi di soppiatto... s’erano insinuati fra noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, col fine di ridurci in servitù. Alle imposizioni di costoro noi non cedemmo neppure per un momento, affinché la verità dell’Evangelo rimanesse ferma tra voi» (Galati 2,4s).

     ■ «Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non confessano Gesù Cristo essere venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo. Badate a voi stessi, affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa. Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi dimora nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa, e non lo salutate; perché chi lo saluta, partecipa alle malvagie opere di lui» (2 Giovanni 1,7-11; cfr. 1 Cor 5,11ss; Colossesi 2,18).

 

 

3.  I contributi dei lettori (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Mascia Pitti

2. Arco Francesco

3. Nunzio Nicastro

4. Salvatore Paone

5. Nunziato Di Marca

6. Manlio Muscarella

7. Rita Abate

8. Giuseppe Verduci

9. Rosario P. Picone

10. S. La Battaglia

11. Alessandro Falasca

12. Sandro Carini

13.

14.

15. Vari e medi

16. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Mascia Pitti}

 

Contributo: L’amore non ha barriere!!! {07-05-2011}

 

Risposta (Nicola Martella): L’amore per Dio e per la verità scritturale fa ritirare da chi pratica il male morale e l’abominio religioso. «Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni» (1 Cor 10,21). «E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; anzi, piuttosto riprendetele» (Ef 5.11). «Non partecipare ai peccati altrui; conservati puro» (1 Tm 5,22). Riguardo alla falsa religione, chiamata grande Babilonia, è scritto: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi dei suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe» (Ap 18,4).

 

Replica (Mascia Pitti): L’amore di Dio è stato tanto grande che non ha risparmiato il suo unico Figliolo, affinché chiunque credesse in Lui, fosse salvato; e ancora il mondo sta aspettando la manifestazione dei figli di Dio, ma non per giudicare, ma per mostrare il volto santo del Signore, il suo prezioso amore. Chi dice di amare Dio e non mette in pratica la sua Parola, è considerato un uomo, che si guarda allo specchio e non cambia vita. Chi conosce Cristo, ha un sacro dovere verso Cristo e verso se stesso e verso l’intera società: mostrare e riflettere la preziosa luce di Cristo.

     Fratello Martella, volevo fare una piccola precisazione: non sono favorevole all’ecumenismo. E questo perché nell’ecumenismo si tratta di un fatto prettamente politico, non c’è nulla di spirituale. {07-05-2011}

 

 

2. {Arco Francesco}

 

Credo che bisogna essere aperti a ricevere tutti, ma senza scendere a compromessi. Se uno dovesse cominciare a fare un distinguo nel mondo evangelico, ci sono tantissimi che ormai si sono allontanati dalla sana dottrina e predicano un vangelo annacquato, che non solo spalanca le porte all’ecumenismo, ma peggio al sincretismo religioso; queste chiese, che lo predicano, aprono le porte al mondo e sono influenzate dal peccato. Ad esempio, su Facebook mi sono trovato ad avere centinaia di fratelli e sorelle nei contatti e ho notato che è ormai difficile distinguere i cristiani da quelli del mondo, perché parlano, si vestono e fanno le stesse cose di tutti gli altri. Purtroppo questo è uno dei grandi mali della chiesa odierna. {07-05-2011}

 

 

3. {Nunzio Nicastro}

 

La Parola di Dio è una. Esistono una verità, un solo Dio, un solo Signore, un solo Spirito, una sola speranza. Impariamo il «non oltre quel che scritto» (1 Corinzi 4,6b). Gesù ha pregato non per l’ecumenismo, ma per l’unità nella verità. Anche l’apostolo Paolo esorta la chiesa di Efeso a sforzarsi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace. Oggigiorno, l’ecumenismo ha il suo motto amore, pace, fratellanza anche a discapito della verità. Dio condanna l’ecumenismo. «Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui» (Gv 14,20). «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti» (v. 15). I veri cristiani si sottomettano alla Parola di Dio e camminano nella sana dottrina.

     Esistono delle verità o la verità? Gesù disse: «Io sono la via, la verità, la vita...» (Gv 14,6). Non disse ci sono le verità, ma la verità. È una sola verità, quella giusta, che si trova in tutto ciò che è scritto nella Parola profetica più salda. Quello che non è scritta nella parola profetica più salda, non è verità, ma è comandamento dell’uomo.

     Oggi, esiste il relativismo, filosofia e dottrina degli uomini, che vogliono confondere la verità. Questa si chiama Babilonia (confusione), che alla fine dei tempi Dio distruggerà. La Babilonia odierna insegna pace, amore e fratellanza; anche se non è verità, non fa niente per loro. Quello che importa, è volersi bene. {07-05-2011}

 

 

4. {Salvatore Paone}

 

Oggi come mai, stiamo assistendo a un vero e proprio malessere. Molti fratelli vengono sedotti e si trovano in balia di queste macchinazioni (ecumenismo). Purtroppo tanti ragionano secondo la propria carne e non scrutano le Scritture. Paolo dice ai Corinzi: «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo, che non è per voi... E quale accordo c’è fra Cristo e Beliar...» (2 Corinzi 5,14s). Molti dimenticano queste parole e s’inoltrano nella falsità più recondita. Basta! Non se ne può più di vedere e sentire di queste persone, che noi giudichiamo; la Parola è chiara: chi non vuole attenersi agli insegnamenti, è peggio per lui. Volevo incoraggiare i pochi fratelli, che si mettono in discussione, proclamando la verità, lasciandovi i versi di 2 Corinzi: 6,4-10. {07-05-2011}

 

 

5. {Nunziato Di Marca}

 

Dio è amore. Alla luce di questa verità incontestabile, ognuno di noi cerca di porsi nei confronti dell’altro con un atteggiamento di tolleranza e di fraterna accoglienza. Ma se Dio è amore, non tutti coloro che si dicono facenti riferimento al Figlio di Dio, Gesù Cristo, attuano tutti quei comportamenti, che a Dio sono graditi. Con questo non voglio esimermi neanche io da comportamenti, che non aderiscono in maniera appropriata alle direttive divine; peccatore tra i peccatori, combatto tutti i giorni contro quelle che sono le mie umane debolezze. Ma al di la dei nostri conclamati limiti umani, la questione è se accogliere indistintamente tutti coloro, che ci autodefiniamo cristiani, in nome di un bene universale, che trova una delle sue tipiche manifestazioni nell’appunto cosiddetto ecumenismo universale. Per farla breve, io ti accolgo in casa mia o nella tenda comune; e tu cosa fai? Ti porti appresso le tue convinzioni dichiaratamente e palesemente sbagliate in netto contrasto con le Scritture bibliche, cercando di auto-convincerti e cercando di convincere me e gli altri che il pseudo vangelo, che ti è stato inculcato in quella chiesa grande e abominevole, la prostituta di tutte le chiese, Babilonia la grande, sia la dottrina giusta... Forse è meglio non ecumenizzarci e mantenere le barriere in un sano e sincero riconoscimento delle differenze dottrinali, le quali differenze prima o poi dovranno portare a quel riconoscimento dell’unica verità indiscussa, che è la verità biblica scritturale. {07-05-2011}

 

 

6. {Manlio Muscarella}

 

I confini... quali sono i confini di tutto il tema? Sicuramente la linea, che delimita il confine o i limiti, è la Verità. Si tratta proprio di quella Verità non accettata e non creduta e addirittura catturata e uccisa dalle autorità di potere e religiose del tempo, che hanno cercato di manipolarla e che non sono riuscite a tenerla nascosta. E invece è proprio la Verità, che non può morire. Nel tempo attuale giocano i rapporti sociali fra popoli e culture diverse, all’insegna di un tempo veloce, che non dà il tempo di meditare. L’unico insegnamento, da mettere in pratica, è proprio la dottrina di Cristo. È quel che si afferma nel versetto di 1 Timoteo 6,3: «Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà...». Non credo si possa arrivare ai «limiti», usando e applicando «dottrine» o insegnamenti religiosi. Ricordo che nella lettera di Giuda è annunciato e scritto per otto volte alla chiesa di vincere nel suo presente; il Signore lo ha annunciato a chiunque crede. Si trova anche nell’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse [Ap 2,7.17.26; 3,21 «A chi vince... », N.d.R.]. {09-05-2011}

 

 

7. {Rita Abate}

 

     ■ «Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. 6 Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore» (1 Giovanni 4,1-6). Credo che dobbiamo mettere in pratica questo.

     ■ «Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo» (2 Corinzi 2,17).

     ■ «Abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità, raccomandiamo noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio» (2 Corinzi 4,2).

     ■ Dio è luce; e chi non cammina nella luce, non è in comunione con lui. «Or questo è il messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio è luce e in lui non vi è tenebra alcuna. Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato» (1 Giovanni 1,5-7).

     Dobbiamo seguire l’esempio di Paolo con Festo e Agrippa (Atti 26). {19-09-2014} [Il grassetto nelle citazioni è redazionale, per far capire meglio i contrasti.]

 

 

8. {Giuseppe Verduci}

 

Le affermazioni di Nicola Martella sono pienamente condivisibili. Le commistioni esistono; spesso, in nome di un ideale di pace, che è quella umana, quindi fittizia e falsa; si cerca l’ecumenismo tra le tante religioni. Il cristiano deve certamente parlare con tutte le persone, anche con chi la pensa in modo diverso da noi, parlando dell’Evangelo, di Cristo Gesù, del suo sacrificio, e della sua sana Parola, di amore, di libertà, di verità, di pace e di salvezza eterna. Deve affermare anche che essere cristiani significa appartenere a Cristo, e questa è fede, fede in una persona, che è Dio umanato, Dio fatto uomo. Quindi, il cristianesimo non è una religione, poiché le religioni sono umane, inventate e idealizzate dagli uomini, che spesso creano figure a loro somiglianti, deificando quanto a loro interessa. Al cristiano deve interessare la pace con Dio, quella pace interrotta dal peccato del primo uomo, Adamo, dal peccato da lui introdotto nell’Eden assieme a Eva, e dai peccati di tutti gli uomini. L’uomo non deve dimenticare di essere stato creato da Dio a sua immagine e somiglianza per la gloria di Dio. Tutti gli uomini sono creature di Dio, ma il privilegio di essere suoi figli appartiene solo a chi ha fede in Cristo Gesù, ricevuto nel cuore. Quindi, sì all’evangelizzazione, no alle commistioni. {19-09-2014}

 

 

9. {Rosario Patrizio Picone}

 

Buongiorno. Se sarò in errore, mi piace essere corretto da chi stimo, per il suo lavoro molto più approfondito del mio. Mi piace essere secco nelle mie risposte alle tue domande:

     ■ Collaborazione culturale: ; accresce la conoscenza, sia dei così detti «cristiani» che di coloro, che non lo sono.

 

     ■ Collaborazione religiosa: No; non può esserci collaborazione quando le strade sono opposte alla verità biblica, alla «sola grazia», a un solo mediatore, ecc. Questo vale sia per i non-cristiani che per i cristiani, che non accettano Cristo come unico mezzo di salvezza.

 

     ■ Collaborazione sociale: , con tutti. Aiutare socialmente non è peccato. I bisogni terreni dei poveri possono andare d’accordo con i bisogni spirituali e può essere una buona testimonianza. Gesù stesso si preoccupava di coloro, che lo ascoltavano, e provvedeva per loro anche il cibo.

     Comunque ti ringrazio per le tue domande, a volte provocatorie, ma sempre costruttive. Mi fai sempre riflettere, e riflettere è utile per crescere. Buona giornata e Dio benedica tutti coloro che, riflettendo, portano un contributo alla crescita, l’uno dell’altro. {20-09-2014}

 

 

10. {Simona La Battaglia}

 

Contributo: Tu parli di commistioni pericolose, e io mi chiedo se sono pericolose anche quelle tra noi evangelici. {20-09-2014}

 

Nicola Martella: Le commistioni sono pericolose anche tra gli evangelici, ad esempio nei seguenti casi:

     ■ 1. Qualora alcuni di loro non si attengono a ciò che «sta scritto» nella Bibbia, ma vanno oltre (1 Cor 4,6);

     ■ 2. Qualora alcuni aggiungono o tolgono dalla Scrittura (Ap 22,18s; Dt 4,2; 12,32; Pr 30,6);

     ■ 3. Qualora alcuni sono faziosi e non accettano la riprensione della Parola, ma propagano false dottrine (Tt 3,10s; 2 Gv 2,10s);

     ■ 4. Qualora alcuni, pur chiamandosi fratelli, vogliono aggiogare gli altri alla legge mosaica (Gal 2,4s) o a un’altra ideologia religiosa;

     ■ 5. Qualora alcuni, predicano un altro cristo e un altro evangelo e sono mossi da un altro spirito (Gal 1,6-9; 2 Cor 11,3ss.13ss);

     ■ 6. Qualora alcuni, pur chiamandosi fratelli, vivono nell’immoralità o nell’idolatria (1 Cor 5,11ss).

 

 

11. {Alessandro Falasca}

 

Contributo: È vero che non tutte le strade portano alla salvezza, ma questo non significa che la strada sia una sola (e guarda caso la propria). «Lo Spirito soffia dove vuole», e questo giustifica l’apertura alle testimonianze dello Spirito negli altri cristiani e persino in altre religioni. {22-09-2014}

 

Nicola Martella: Questa commistione fra Parola di Dio e proprie ideologie si chiama sincretismo e porta all’apostasia. Gesù Messia ha reclamato quanto segue: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Giovanni 14,6).

     Tu parli di «spirito», ma evidentemente non è lo Spirito Santo! Egli porta solo a Cristo e alla rigenerazione. Infatti, lo Spirito Santo si chiama pure lo «Spirito di Cristo»: «Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a Lui» (Romani 8,9; cfr. 1 Pietro 1,11).

     Quello di cui tu parli, è un «altro spirito», verso cui la sacra Scrittura mette in guardia. Già l’apostolo Paolo ammoniva i Corinzi come segue: «Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un evangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri» (2 Corinzi 11,3s).

     Questa è una via di sviamento e di giudizio. Infatti, è scritto: «Io mi meraviglio che così presto voi passiate da Colui, che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro evangelo. Il quale poi non è un altro evangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire l’Evangelo di Cristo. Ma quando anche noi, quando anche un angelo del cielo vi annunziasse un evangelo diverso da quello che v’abbiamo annunziato, sia egli anatema. Come l’abbiamo detto prima d’ora, torno a ripeterlo anche adesso: Se alcuno vi annunzia un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema» (Gal 1,6-9).

     Tu non sei un seguace di Cristo, ma da come parli, appari solo un umanista o un esoterista cristianizzato. Quindi, fai bene a ravvederti, poiché vivi in modo pericoloso. Le tue idee e la tua condotta ti porteranno alla condanna eterna. «Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui» (Giovanni 3,36).

 

Alessandro Falasca: Guarda, io sono una persona piena di dubbi sulla fede, dubbi che mi portano a non mettermi addosso l’etichetta di cristiano per rispetto di chi cristiano lo è in modo più fermo e convinto di me. Preferisco dirmi semplicemente aperto al Vangelo. Quello su cui, però, non ho dubbio alcuno è che un Dio, che limiti la sua rivelazione a un solo tempo e un solo luogo e che riservi la salvezza solo a chi si mette la divisa di una religione e non a chiunque realizzi il Suo Verbo di speranza, non può essere pienamente un Dio d’Amore. Quello del Vangelo è o no un Dio d’Amore? {22-09-2014}

 

Nicola Martella: Come fai a definirti così «confuso», quando sul sito dell’organizzazione religiosa, a cui appartieni, compari come ministro della «Comunione Unitaria italiana», secondo cui tutte le religioni portano a Dio e alla salvezza? La filosofia religiosa di base e i fini di tale organizzazione religiosa non sono dissimili dalla fede Bahá’í: ognuno si salva come può e come vuole, e attinge da tutte le esperienze religiose ciò, che più gli aggrada. Un atteggiamento simile è altresì quello dello gnosticismo, delle varie massonerie, dello spiritualismo umanista e dell’esoterismo.

     Il Dio della Bibbia è un Dio d’amore e di verità, un Dio di misericordia e di giustizia. Dio ha un solo mezzo di salvezza: il sangue di Cristo o la croce di Cristo. I discepoli non hanno cercato un’ecumene delle religioni, ma su ordine di Gesù hanno predicato l’Evangelo: Dio salva per grazia mediante la fede in Gesù Cristo. Non c’è altra via di salvezza. Tu sei confuso, perché sedotto da un falso evangelo, e sei pericoloso per i semplici cristiani. La tua è una dottrina anti-cristiana, che all’unicità di Gesù Cristo, quale unica via di salvezza, affianca tante vie umaniste ed esoteriche, che porteranno alla perdizione quanti la seguono. Ravvediti e convertiti, fintantoché hai la possibilità, prima che le tenebre coprano del tutto il tuo cuore.

 

 

12. {Sandro Carini}

 

     ■ Collaborazione culturale: Credo che i limiti di una collaborazione culturale dipendano da due fattori: ▪ 1. Lo scopo principale per noi cristiani è portare alla conoscenza l’Evangelo della grazia in Cristo Gesù; quindi, sì alla collaborazione. ▪ 2. Il rischio è che noi cristiani arriviamo a compromessi, che pian piano portano falle nella nostra vita di fede con perdite gravi. Bisogna vagliare e valutare i rischi.

     Quindi, per far questo, bisogna avere alcuni requisiti: una certa maturità nella fede, una buona preparazione della sana dottrina biblica, una certa esperienza maturata con fratelli più esperti, discernimento, consiglio e comunione fraterna sugli sviluppi della collaborazione culturale.

 

     ■ Collaborazione religiosa: Sulla collaborazione religiosa i limiti sono più rigidi, perché i rischi sono maggiori. Infatti il Signore nella sua Parola è più categorico e selettivo con le religioni degli uomini, che purtroppo per loro, sono in netto contrasto con la verità della sana dottrina biblica.

     No, alla collaborazione religiosa! Infatti in questo caso è più grande il rischio di dare una mala testimonianza a chi ci vede collaborare con le altre religioni, anche se si chiamano cristiane, che stanno in antitesi con il messaggio di Cristo, e si arriverebbe allo scopo dell’avversario nostro e di Dio, quello di relativizzare tutto, quello che ci sono tante verità e che esse tutte prima o poi portano alla conoscenza. Insomma il rischio è di mangiare un minestrone subdolo e velenoso, che porterebbe tutti lontanissimi dal vero Dio e dalla sua grazia in Gesù Cristo.

 

     ■ Collaborazione sociale: Credo che vale il principio espresso nella collaborazione culturale. Quindi, sì alla collaborazione sociale, se non va a intaccare o a contrastare nella pratica, la nostra coerenza e obbedienza verso la sana dottrina del nostro Signore Gesù. {23-09-2014}

 

 

13. {}

 

 

14. {}

 

 

15. {Vari e medi}

 

Pietro Calenzo: L’ecumenismo è un abile gioco del nemico, riscontrabile purtroppo in molte fasce denominazionali evangeliche (e purtroppo, in qualche caso, c’è anche il sincretismo con religioni pagane). L’amore, che procede da Dio, è sempre conforme alla verità e gioisce in essa. {07-05-2011}

 

Antonio Capasso: Giovanni, l’apostolo dell’amore, che ha scritto una bellissima epistola (1 Giovanni), epistola che spesso viene citata, quando si affronta questo argomento dell’ecumenismo, è lo stesso, che nella seconda sua epistola ha scritto: «Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo» (2 Gv 10). {08-05-2011}

 

Daniela Ferro: Come si fa a conciliare il proprio lavoro con l’idolatria? Essendo fotografa, faccio servizi fotografici per ogni occasione nelle chiese cattoliche. L’anno scorso mi ponevo di meno questo problema ma quest’anno comincio a sentire che c’è qualcosa che non va. Il Signore ci chiede di non frequentare, né di parlare con queste persone, ed io mi ritrovo a farlo per denaro; mi sento un po’ «venduta». Poi penso che Dio ci chiede anche di metterlo al primo posto nelle nostra vita, anche davanti al lavoro, perché Lui promette di provvedere ai suoi. A me piace il mio lavoro di fotografa, ma mi chiedo se sto scendendo a compromessi, come invece Gesù ci ha ordinato di non fare mai. {09-05-2011}

 

Donatella Nancy Festa: «Voi siete il sale del mondo, ma se il sale diventa insipido, con che cosa si salerà? Non è più buono a nulla, se non a essere gettato a terra e calpestato dagli uomini». Dopo queste parole, proferite da Gesù, ai suoi discepoli, penso che il desiderio più grande di un cristiano, a livello pratico, dovrebbe essere diventare «salato da ipertensione» .{19-09-2014}

 

Nicola Martella: Faccio notare che si dev’essere la «luce del mondo» (Mt 5,14), ma il «sale della terra» (v. 13); probabilmente c’è stato un lapsus. Che significa «salato da ipertensione»? (l’ipertensione vale come una patologia).

 

Donatella Nancy Festa: Non come patologia, ma tanto da dover dire che è umanamente troppo (p.es. vaso ricolmo, pieno, traboccante). {19-09-2014}

 

Nicola Martella: Ora, ho capito che cosa intendevi: «salato al massimo».

 

 

16. {Vari e brevi}

 

Rosalba Dal Negro: Hai ragione; centri sempre il bersaglio... {07-05-2011}

 

Stefano Ferrero: Avere «amore», senza avere il Gesù vero, non serve a niente. {07-05-2011}

 

Bexi Vega: È molto interessante questo tema. Stiamo vivendo un mondo ostile a Dio e alla sua Parola. Tante persone preferiscono i falsi profeti di Achab, il peggiore fra tutti i re d’Israele. {19-09-2014}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Rel/T1-Commist_pericolo_Oc.htm

08-05-2011; Aggiornamento: 25-09-2014

 

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