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1.
Domande di lavoro |
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2.
Per l’approfondimento biblico |
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3.
I contributi dei lettori |
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Dopo aver scritto il mio aforisma,
presente sull’immagine, ho dovuto pensare ai molti impianti idrici in
varie città, che sono così vecchi, che fanno perdere moltissima dell’acqua
immessa nelle tubature oramai decrepite. Ci si rende conto di tale dissesto e
disservizio, quando affiorano fiotti o fontane dal sottosuolo o quando si crea
un’immediata voragine sotto l’asfalto. Pensandoci bene, di tale cristianesimo
all’acqua di rose e di approssimazioni cristiane, che perdono acqua da
tutte le parti, c’è un ricco campionario in giro.
Non stiamo
vivendo nel regno messianico, in cui la cultura, la religione e la
società sono dominate dalla sola fede biblica e dal timore dell’unico e vero
Dio. Stiamo vivendo in un modo dominato da molte ideologie, culture,
religioni, regimi e quant’altro, che in genere sono o lontanamente
cristianizzati o addirittura ostili a Dio e alla sua Parola.
La tendenza di
alcuni capi religiosi cristiani è di considerare tutti gli uomini «figli
di Dio» e di pensare che tutte le strade portino alla salvezza. Allora, non solo
alcuni cristiani, che con la bocca affermano di ispirarsi alla Bibbia, fanno
singolari commistioni, pregando e praticando riti e culti con altri
cristiani, che usano idolatria e polisantismo (politeismo fatto di santi), ma
capi religiosi delle denominazioni cristiane si incontrano con i capi religiosi
di altre religioni, per «pregare insieme per la pace». Pregare chi?
L’Eterno e Baal insieme? (1 Re 18,21). Cristo e Beliar insieme? (2 Cor 6,15).
Qual è il
risultato? All’inizio i cristiani si accomodano nella cultura ibrida del
«mondo», in seguito la cultura variegata del «mondo» si accomoda nelle chiese.
Alla fine sorge un surrogato di religione fintamente cristiano, ma che è
oramai tutta un’altra cosa: una commistione che genera l’apostasia. Allora i
cristiani non sono né carne né pesce, ma approssimazioni improbabili,
secondo i casi, umanisti cristianizzati, esoteristi cristianizzati, ideologi
cristianizzati, buddo-cattolici o zen-evangelici, e così via.
Qual è, però,
la sana via indicata da Gesù e dai suoi apostoli per i credenti
rigenerati dallo Spirito di Dio? Che cosa fare per non essere trascinati
da ogni corrente dottrinale alla moda e per rimanere sani nella fede e capaci di
nuotare controcorrente? Come comportarsi, per non fare acqua da tutte le parti?
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1. Domande di lavoro (Le
seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire
l’argomento e per orientare la discussione):
■ Quali sono i
limiti di una collaborazione culturale? Ossia, fin dove un discepolo di
Cristo può arrivare con coloro che, pur chiamandosi cristiani, non sono
veri seguaci di Gesù? E come deve comportarsi verso i membri di religioni
non-cristiane, che chiedono o offrono una collaborazione culturale?
■ Quali sono i
limiti di una collaborazione religiosa? Ossia, fin dove un discepolo di
Cristo può arrivare con coloro che, pur chiamandosi cristiani, non sono
veri seguaci di Gesù? E come deve comportarsi verso i membri di religioni
non-cristiane, che chiedono o offrono una collaborazione religiosa? (cfr. Ne
2,20; 2 Cor 6,14-18).
■ Quali sono i
limiti di una collaborazione sociale? Ossia, fin dove un discepolo di
Cristo può arrivare con coloro che, pur chiamandosi cristiani, non sono
veri seguaci di Gesù? E come deve comportarsi verso i membri di religioni
non-cristiane, che chiedono o offrono una collaborazione sociale?
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2.
Per l’approfondimento biblico (Il senso
di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo
formulare contributi confacenti al tema):
■ «Non vi
mettete con gli infedeli sotto un giogo, che non è per voi; perché qual
comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione
fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar [= il
diavolo]? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale
accordo fra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché noi siamo il tempio del Dio
vivente... » (2 Corinzi 6,14ss).
■ «Falsi
fratelli, introdottisi di soppiatto... s’erano insinuati fra noi per
spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, col fine di ridurci in
servitù. Alle imposizioni di costoro noi non cedemmo neppure per un momento,
affinché la verità dell’Evangelo rimanesse ferma tra voi» (Galati 2,4s).
■ «Poiché
molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non confessano Gesù Cristo
essere venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo. Badate a
voi stessi, affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma
riceviate piena ricompensa. Chi passa oltre e non dimora nella dottrina
di Cristo, non ha Dio. Chi dimora nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se
qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa, e
non lo salutate; perché chi lo saluta, partecipa alle malvagie opere di lui»
(2 Giovanni 1,7-11; cfr. 1 Cor 5,11ss; Colossesi 2,18).
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3.
I contributi dei lettori (I contributi
rispecchiano le opinioni personali degli autori. I contributi attivi hanno uno
sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Mascia Pitti}
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Contributo:
L’amore non ha barriere!!! {07-05-2011}
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Risposta
(Nicola Martella):
L’amore per Dio e per la verità scritturale
fa ritirare da chi pratica il male morale e l’abominio religioso. «Voi
non potete bere il calice del
Signore e il calice dei demoni; voi non
potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni» (1
Cor 10,21). «E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre;
anzi, piuttosto riprendetele» (Ef 5.11). «Non partecipare
ai peccati altrui; conservati puro» (1 Tm 5,22). Riguardo alla falsa
religione, chiamata grande Babilonia, è scritto: «Uscite da essa, o popolo
mio, affinché non siate partecipi dei suoi peccati e non abbiate parte
alle sue piaghe» (Ap 18,4).
▬
Replica
(Mascia Pitti):
L’amore di Dio è
stato tanto grande che non ha risparmiato il suo unico Figliolo, affinché
chiunque credesse in Lui, fosse salvato; e ancora il mondo sta aspettando la
manifestazione dei figli di Dio, ma non per giudicare, ma per mostrare il volto
santo del Signore, il suo prezioso amore. Chi dice di amare Dio e non mette
in pratica la sua Parola, è considerato un uomo, che si guarda allo specchio
e non cambia vita. Chi conosce Cristo, ha un sacro dovere verso Cristo e
verso se stesso e verso l’intera società: mostrare e riflettere la preziosa luce
di Cristo.
Fratello
Martella, volevo fare una piccola precisazione: non sono favorevole
all’ecumenismo. E questo perché nell’ecumenismo si tratta di un fatto
prettamente politico, non c’è nulla di spirituale. {07-05-2011}
2. {Arco Francesco}
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Credo che bisogna
essere aperti a ricevere tutti, ma senza scendere a compromessi. Se uno
dovesse cominciare a fare un distinguo nel mondo evangelico, ci sono tantissimi
che ormai si sono allontanati dalla sana dottrina e predicano un
vangelo annacquato, che non solo spalanca le porte all’ecumenismo, ma peggio
al sincretismo religioso; queste chiese, che lo predicano, aprono le
porte al mondo e sono influenzate dal peccato. Ad esempio, su Facebook mi
sono trovato ad avere centinaia di fratelli e sorelle nei contatti e ho notato
che è ormai difficile distinguere i cristiani da quelli del mondo, perché
parlano, si vestono e fanno le stesse cose di tutti gli altri. Purtroppo questo
è uno dei grandi mali della chiesa odierna. {07-05-2011}
3.
{Nunzio Nicastro}
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La Parola di Dio è
una. Esistono una verità, un solo Dio, un solo Signore, un solo Spirito,
una sola speranza. Impariamo il «non oltre quel che scritto» (1 Corinzi
4,6b). Gesù ha pregato non per l’ecumenismo, ma per l’unità nella verità.
Anche l’apostolo Paolo esorta la chiesa di Efeso a sforzarsi di conservare
l’unità dello Spirito con il vincolo della pace. Oggigiorno, l’ecumenismo
ha il suo motto amore, pace, fratellanza anche a discapito della verità. Dio
condanna l’ecumenismo. «Chi ha i miei comandamenti e li osserva,
quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi
manifesterò a lui» (Gv 14,20). «Se voi mi amate, osserverete i
miei comandamenti» (v. 15). I veri cristiani si sottomettano alla
Parola di Dio e camminano nella sana dottrina.
Esistono delle
verità o la verità? Gesù disse: «Io sono la via,
la verità, la vita...»
(Gv 14,6). Non disse ci sono le verità, ma la verità. È
una sola verità,
quella giusta, che si trova in tutto ciò che è scritto nella
Parola profetica
più salda. Quello che non è scritta nella parola profetica più salda, non è
verità, ma è comandamento dell’uomo.
Oggi, esiste
il relativismo, filosofia e dottrina degli uomini, che vogliono
confondere la verità. Questa si chiama Babilonia (confusione), che alla
fine dei tempi Dio distruggerà. La Babilonia odierna insegna pace, amore e
fratellanza; anche se non è verità, non fa niente per loro. Quello che importa,
è volersi bene. {07-05-2011}
4. {Salvatore Paone}
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Oggi come mai,
stiamo assistendo a un vero e proprio malessere. Molti fratelli vengono
sedotti e si trovano in balia di queste macchinazioni (ecumenismo).
Purtroppo tanti ragionano secondo la propria carne e non scrutano le
Scritture. Paolo dice ai Corinzi: «Non vi mettete con gli infedeli sotto
un giogo, che non è per voi... E quale accordo c’è fra Cristo e Beliar...»
(2 Corinzi 5,14s). Molti dimenticano queste parole e s’inoltrano nella
falsità più recondita. Basta! Non se ne può più di vedere e sentire di
queste persone, che noi giudichiamo; la Parola è chiara: chi non vuole
attenersi agli insegnamenti, è peggio per lui. Volevo incoraggiare i pochi
fratelli, che si mettono in discussione, proclamando la verità,
lasciandovi i versi di 2 Corinzi: 6,4-10. {07-05-2011}
5. {Nunziato Di Marca}
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Dio è amore.
Alla luce di questa verità incontestabile, ognuno di noi cerca di porsi nei
confronti dell’altro con un atteggiamento di tolleranza e di fraterna
accoglienza. Ma se Dio è amore, non tutti coloro che si dicono facenti
riferimento al Figlio di Dio, Gesù Cristo, attuano tutti quei comportamenti,
che a Dio sono graditi. Con questo non voglio esimermi neanche io da
comportamenti, che non aderiscono in maniera appropriata alle direttive divine;
peccatore tra i peccatori, combatto tutti i giorni contro quelle che sono le mie
umane debolezze. Ma al di la dei nostri conclamati limiti umani, la questione è
se accogliere indistintamente tutti coloro, che ci autodefiniamo
cristiani, in nome di un bene universale, che trova una delle sue tipiche
manifestazioni nell’appunto cosiddetto ecumenismo universale. Per farla
breve, io ti accolgo in casa mia o nella tenda comune; e tu cosa fai? Ti porti
appresso le tue convinzioni dichiaratamente e palesemente sbagliate in netto
contrasto con le Scritture bibliche, cercando di auto-convincerti e cercando
di convincere me e gli altri che il pseudo vangelo, che ti è stato
inculcato in quella chiesa grande e abominevole, la prostituta di tutte le
chiese, Babilonia la grande, sia la dottrina giusta... Forse è meglio
non ecumenizzarci e mantenere le barriere in un sano e sincero
riconoscimento delle differenze dottrinali, le quali differenze prima o poi
dovranno portare a quel riconoscimento dell’unica verità indiscussa, che
è la verità biblica scritturale. {07-05-2011}
6. {Manlio Muscarella}
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I confini... quali
sono i confini di tutto il tema? Sicuramente la linea, che delimita il
confine o i limiti, è la Verità. Si tratta proprio di quella Verità non
accettata e non creduta e addirittura catturata e uccisa dalle autorità di
potere e religiose del tempo, che hanno
cercato di manipolarla e che non sono riuscite a tenerla nascosta. E invece è
proprio la Verità, che non può morire. Nel tempo attuale giocano i rapporti
sociali fra popoli e culture diverse, all’insegna di un tempo veloce, che non dà
il tempo di meditare. L’unico insegnamento, da mettere in pratica, è proprio la
dottrina di Cristo. È quel che si afferma nel versetto di 1 Timoteo 6,3:
«Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle sane
parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà...».
Non credo si possa arrivare ai «limiti», usando e applicando «dottrine» o
insegnamenti religiosi. Ricordo che nella lettera di Giuda è annunciato e
scritto per otto volte alla chiesa di vincere nel suo presente; il
Signore lo ha annunciato a chiunque crede. Si trova anche nell’ultimo libro
della Bibbia, l’Apocalisse [Ap 2,7.17.26; 3,21 «A
chi vince... », N.d.R.].
{09-05-2011}
7. {Rita Abate}
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■ «Carissimi,
non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per
saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono
comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni
spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni
spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito
dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. Voi siete da
Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è
più grande di colui che è nel mondo. Costoro sono del mondo, perciò
insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. 6 Noi siamo da Dio. Chi
conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi
distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore»
(1 Giovanni 4,1-6). Credo che dobbiamo mettere in pratica questo.
■ «Noi non
siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma
parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in
Cristo» (2 Corinzi 2,17).
■ «Abbiamo
rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né
falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità,
raccomandiamo noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio» (2
Corinzi 4,2).
■ Dio è luce;
e chi non cammina nella luce, non è in comunione con lui. «Or questo è il
messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio è luce e in
lui non vi è tenebra alcuna. Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo
nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; ma se
camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni
con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni
peccato» (1 Giovanni 1,5-7).
Dobbiamo
seguire l’esempio di Paolo con Festo e Agrippa (Atti 26). {19-09-2014} [Il
grassetto nelle citazioni è redazionale, per far capire meglio i contrasti.]
8. {Giuseppe Verduci}
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Le affermazioni di
Nicola Martella sono pienamente condivisibili. Le commistioni esistono;
spesso, in nome di un ideale di pace, che è quella umana, quindi fittizia
e falsa; si cerca l’ecumenismo tra le tante religioni. Il cristiano deve
certamente parlare con tutte le persone, anche con chi la pensa in modo
diverso da noi, parlando dell’Evangelo, di Cristo Gesù, del suo sacrificio, e
della sua sana Parola, di amore, di libertà, di verità, di pace e di salvezza
eterna. Deve affermare anche che essere cristiani significa appartenere a
Cristo, e questa è fede, fede in una persona, che è Dio umanato, Dio fatto
uomo. Quindi, il cristianesimo non è una religione, poiché le religioni
sono umane, inventate e idealizzate dagli uomini, che spesso creano figure a
loro somiglianti, deificando quanto a loro interessa. Al cristiano deve
interessare la pace con Dio, quella pace interrotta dal peccato del primo
uomo, Adamo, dal peccato da lui introdotto nell’Eden assieme a Eva, e dai
peccati di tutti gli uomini. L’uomo non deve dimenticare di essere stato creato
da Dio a sua immagine e somiglianza per la gloria di Dio. Tutti gli
uomini sono creature di Dio, ma il privilegio di essere suoi figli
appartiene solo a chi ha fede in Cristo Gesù, ricevuto nel cuore. Quindi, sì all’evangelizzazione,
no alle commistioni. {19-09-2014}
9. {Rosario Patrizio Picone}
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Buongiorno. Se sarò
in errore, mi piace essere corretto da chi stimo, per il suo lavoro molto più
approfondito del mio. Mi piace essere secco nelle mie risposte alle tue
domande:
■
Collaborazione culturale: Sì; accresce la conoscenza, sia dei così
detti «cristiani» che di coloro, che non lo sono.
■
Collaborazione religiosa: No; non può esserci collaborazione quando
le strade sono opposte alla verità biblica, alla «sola grazia», a un solo
mediatore, ecc. Questo vale sia per i non-cristiani che per i cristiani, che non
accettano Cristo come unico mezzo di salvezza.
■
Collaborazione sociale: Sì, con tutti. Aiutare socialmente non è
peccato. I bisogni terreni dei poveri possono andare d’accordo con i bisogni
spirituali e può essere una buona testimonianza. Gesù stesso si preoccupava di
coloro, che lo ascoltavano, e provvedeva per loro anche il cibo.
Comunque ti ringrazio per le
tue domande, a volte provocatorie, ma sempre costruttive. Mi fai sempre
riflettere, e riflettere è utile per crescere. Buona giornata e Dio benedica
tutti coloro che, riflettendo, portano un contributo alla crescita, l’uno
dell’altro. {20-09-2014}
10. {Simona La Battaglia}
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Contributo:
Tu parli di commistioni pericolose, e io mi chiedo se sono pericolose anche quelle
tra noi evangelici. {20-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Le commistioni sono pericolose anche tra gli evangelici, ad
esempio nei seguenti casi:
■ 1. Qualora
alcuni di loro non si attengono a ciò che «sta scritto» nella Bibbia, ma
vanno oltre (1 Cor 4,6);
■ 2. Qualora
alcuni aggiungono o tolgono dalla Scrittura (Ap 22,18s; Dt 4,2; 12,32; Pr
30,6);
■ 3. Qualora
alcuni sono faziosi e non accettano la riprensione della Parola, ma
propagano false dottrine (Tt 3,10s; 2 Gv 2,10s);
■ 4. Qualora
alcuni, pur chiamandosi fratelli, vogliono aggiogare gli altri alla legge
mosaica (Gal 2,4s) o a un’altra ideologia religiosa;
■ 5. Qualora
alcuni, predicano un altro cristo e un altro evangelo e sono mossi da un
altro spirito (Gal 1,6-9; 2 Cor 11,3ss.13ss);
■ 6. Qualora alcuni, pur
chiamandosi fratelli, vivono nell’immoralità o nell’idolatria (1
Cor 5,11ss).
11. {Alessandro Falasca}
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Contributo: È vero che non tutte le
strade portano alla salvezza, ma questo non significa che la strada sia una
sola (e guarda caso la propria). «Lo Spirito soffia dove vuole», e
questo giustifica l’apertura alle testimonianze dello Spirito negli altri
cristiani e persino in altre religioni. {22-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Questa commistione fra Parola di Dio e proprie ideologie si chiama
sincretismo e porta all’apostasia. Gesù Messia ha reclamato quanto
segue: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non
per mezzo di me» (Giovanni 14,6).
Tu parli di «spirito», ma evidentemente non è
lo Spirito Santo! Egli porta solo a Cristo e alla rigenerazione. Infatti, lo
Spirito Santo si chiama pure lo «Spirito di Cristo»: «Se qualcuno non
ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a Lui» (Romani 8,9; cfr. 1
Pietro 1,11).
Quello di cui tu parli, è un «altro spirito»,
verso cui la sacra Scrittura mette in guardia. Già l’apostolo Paolo ammoniva i
Corinzi come segue: «Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua
astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità
e dalla purezza nei riguardi di Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un
altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di
ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un
evangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri»
(2 Corinzi 11,3s).
Questa è una via di sviamento e di giudizio. Infatti,
è scritto: «Io mi meraviglio che così presto voi passiate da Colui, che vi ha
chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro evangelo. Il quale poi
non è un altro evangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono
sovvertire l’Evangelo di Cristo. Ma quando anche noi, quando anche un angelo
del cielo vi annunziasse un evangelo diverso da quello che v’abbiamo
annunziato, sia egli anatema. Come l’abbiamo detto prima d’ora, torno a
ripeterlo anche adesso: Se alcuno vi annunzia un evangelo diverso da quello che
avete ricevuto, sia anatema» (Gal 1,6-9).
Tu non sei un seguace di Cristo, ma da come parli,
appari solo un umanista o un esoterista cristianizzato. Quindi, fai bene a
ravvederti, poiché vivi in modo pericoloso. Le tue idee e la tua condotta ti
porteranno alla condanna eterna. «Chi crede nel Figlio ha vita eterna,
chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio
rimane su di lui» (Giovanni 3,36).
■
Alessandro Falasca: Guarda, io sono una persona
piena di dubbi sulla fede, dubbi che mi portano a non mettermi addosso
l’etichetta di cristiano per rispetto di chi cristiano lo è in modo più
fermo e convinto di me. Preferisco dirmi semplicemente aperto al Vangelo. Quello
su cui, però, non ho dubbio alcuno è che un Dio, che limiti la sua
rivelazione a un solo tempo e un solo luogo e che riservi la salvezza solo a
chi si mette la divisa di una religione e non a chiunque realizzi il Suo Verbo
di speranza, non può essere pienamente un Dio d’Amore. Quello del Vangelo
è o no un Dio d’Amore? {22-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Come fai a definirti così «confuso», quando sul
sito dell’organizzazione religiosa, a cui appartieni, compari come
ministro della «Comunione Unitaria italiana», secondo cui tutte le religioni
portano a Dio e alla salvezza? La filosofia religiosa di base e i fini di tale
organizzazione religiosa non sono dissimili dalla fede Bahá’í: ognuno si
salva come può e come vuole, e attinge da tutte le esperienze religiose ciò, che
più gli aggrada. Un atteggiamento simile è altresì quello dello
gnosticismo, delle varie massonerie, dello spiritualismo umanista e
dell’esoterismo.
Il Dio della Bibbia è un Dio d’amore e di verità, un Dio di misericordia e di
giustizia. Dio ha un solo mezzo di salvezza: il sangue di Cristo o la
croce di Cristo. I discepoli non hanno cercato un’ecumene delle religioni,
ma su ordine di Gesù hanno predicato l’Evangelo: Dio salva per grazia
mediante la fede in Gesù Cristo. Non c’è altra via di salvezza. Tu sei confuso,
perché sedotto da un falso evangelo, e sei pericoloso per i semplici
cristiani. La tua è una dottrina anti-cristiana, che all’unicità di Gesù
Cristo, quale unica via di salvezza, affianca tante vie umaniste ed
esoteriche, che porteranno alla perdizione quanti la seguono. Ravvediti e
convertiti, fintantoché hai la possibilità, prima che le tenebre coprano del
tutto il tuo cuore.
12. {Sandro Carini}
▲
■
Collaborazione culturale:
Credo che i limiti di una collaborazione culturale dipendano da due
fattori: ▪ 1. Lo scopo principale per noi cristiani è portare alla conoscenza
l’Evangelo della grazia in Cristo Gesù; quindi, sì alla collaborazione. ▪ 2.
Il rischio è che noi cristiani arriviamo a compromessi, che pian piano
portano falle nella nostra vita di fede con perdite gravi. Bisogna vagliare e
valutare i rischi.
Quindi, per
far questo, bisogna avere alcuni requisiti: una certa maturità nella
fede, una buona preparazione della sana dottrina biblica, una certa esperienza
maturata con fratelli più esperti, discernimento, consiglio e comunione fraterna
sugli sviluppi della collaborazione culturale.
■
Collaborazione religiosa:
Sulla collaborazione religiosa i limiti sono più rigidi, perché i
rischi sono maggiori. Infatti il Signore nella sua Parola è più categorico e
selettivo con le religioni degli uomini, che purtroppo per loro, sono in
netto contrasto con la verità della sana dottrina biblica.
No, alla
collaborazione religiosa! Infatti in questo caso è più grande il rischio di dare
una mala testimonianza a chi ci vede collaborare con le altre religioni,
anche se si chiamano cristiane, che stanno in antitesi con il messaggio di
Cristo, e si arriverebbe allo scopo dell’avversario nostro e di Dio, quello di
relativizzare tutto, quello che ci sono tante verità e che esse
tutte prima o poi portano alla conoscenza. Insomma il rischio è di mangiare un
minestrone subdolo e velenoso, che porterebbe tutti lontanissimi dal vero
Dio e dalla sua grazia in Gesù Cristo.
■
Collaborazione sociale:
Credo che vale il principio espresso nella collaborazione culturale.
Quindi, sì alla collaborazione sociale, se non va a intaccare o a contrastare
nella pratica, la nostra coerenza e obbedienza verso la sana dottrina del
nostro Signore Gesù. {23-09-2014}
13. {} ▲
14. {} ▲
15. {Vari
e medi} ▲
■
Pietro Calenzo:
L’ecumenismo è un abile gioco del nemico, riscontrabile purtroppo in
molte fasce denominazionali evangeliche (e purtroppo, in qualche caso, c’è anche
il
sincretismo con religioni pagane). L’amore, che procede da Dio, è sempre
conforme alla verità e gioisce in essa. {07-05-2011}
■
Antonio Capasso:
Giovanni,
l’apostolo dell’amore, che ha scritto una bellissima epistola (1 Giovanni),
epistola che spesso viene citata, quando si affronta questo argomento
dell’ecumenismo, è lo stesso, che nella seconda sua epistola ha scritto:
«Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in
casa e non salutatelo» (2 Gv 10). {08-05-2011}
■
Daniela Ferro:
Come si fa a conciliare il proprio lavoro con l’idolatria? Essendo fotografa,
faccio servizi fotografici per ogni occasione nelle chiese cattoliche. L’anno
scorso mi ponevo di meno questo problema ma quest’anno comincio a sentire che
c’è qualcosa che non va. Il Signore ci chiede di non frequentare, né di parlare
con queste persone, ed io mi ritrovo a farlo per denaro; mi sento un po’
«venduta». Poi penso che Dio ci chiede anche di metterlo al primo posto nelle
nostra vita, anche davanti al lavoro, perché Lui promette di provvedere ai suoi.
A me piace il mio lavoro di fotografa, ma mi chiedo se sto scendendo a
compromessi, come invece Gesù ci ha ordinato di non fare mai. {09-05-2011}
■
Donatella Nancy Festa:
«Voi siete il sale del mondo, ma se il sale diventa insipido, con che
cosa si salerà? Non è più buono a nulla, se non a essere gettato a terra e
calpestato dagli uomini». Dopo queste parole, proferite da Gesù, ai suoi
discepoli, penso che il desiderio più grande di un cristiano, a livello pratico,
dovrebbe essere diventare «salato da ipertensione» .{19-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Faccio notare che si dev’essere la «luce del mondo» (Mt 5,14), ma il
«sale della terra» (v. 13); probabilmente c’è stato un lapsus. Che
significa «salato da ipertensione»? (l’ipertensione vale come una
patologia).
■
Donatella Nancy Festa:
Non come patologia, ma tanto da dover dire che è umanamente troppo (p.es. vaso
ricolmo, pieno, traboccante). {19-09-2014}
▬
Nicola Martella:
Ora, ho capito che cosa intendevi: «salato al massimo».
16. {Vari
e brevi} ▲
■
Rosalba Dal Negro: Hai ragione; centri sempre il bersaglio... {07-05-2011}
■
Stefano Ferrero:
Avere «amore», senza avere il Gesù vero,
non serve a niente. {07-05-2011}
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Bexi Vega: È molto interessante questo
tema. Stiamo vivendo un mondo ostile a Dio e alla sua Parola. Tante
persone preferiscono i falsi profeti di Achab, il peggiore fra tutti i re
d’Israele. {19-09-2014}
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Rel/T1-Commist_pericolo_Oc.htm
08-05-2011; Aggiornamento: 25-09-2014 |