Consultando l’indice, ci si renderà conto che, oltre alla trattazione punto
per punto, esiste un lungo articolo dal titolo «Applicazioni risultanti». In
esso i singoli punti portano gli stessi titoli della trattazione. In varie
opere, che abbiamo consultato, le asserzioni sul testo del Salmo 23 (spesso
poche, a dir il vero) erano soverchiate dalla mania dell’applicazione
(spesso solo devozionali) per l’oggi. Alla fine la seguente domanda rimaneva
spesso senza risposta: «Allora che cosa intendeva Davide con questa
espressione?». È chiaro che se non si capisce bene il testo, così come
l’intendeva l’autore, lo si applicherà anche in modo arbitrario e avventuroso.
Separando la parte esegetica dalle
applicazioni, c’è il seguente vantaggio: si semplifica la consultazione nel
caso, in cui si vuol sapere soltanto ciò che sta veramente scritto in un punto
specifico del testo biblico originale, senza doversi districare in una giungla
di tante applicazioni per l’oggi. Per la lettura ci sono comunque due
possibilità: 1) leggere il libro da cima a fondo; 2) leggere dapprima una parte
esegetica e subito dopo la relativa applicazione.