Ho fatto
l’esperienza che persone, che si nascondono dietro a comode etichette, si
sentono libere di sparare a zero sui loro interlocutori. Ora, anche
laddove c’è una diversità di opinione, persone sagge si confrontano con
rispetto; gli ideologi agiscono con violenza davanti e sotterfugi dietro le
quinte. Io non temo tanto la diversità di opinione quanto chi ha un orizzonte
mentale ristretto e, nonostante ciò, sale in cattedra per farla da maestro.
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1. {Nicola Martella}
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Non so che cosa
vogliate fare voi. Vi lascio i seguenti versi, su cui riflettere.
■ «Siate
irreprensibili e schietti, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una
generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel
mondo, tenendo alta la Parola della vita» (Fil 2,15).
■ «... e
questo a motivo dei falsi fratelli, introdottisi di soppiatto, i
quali s’erano insinuati fra noi per spiare la libertà, che abbiamo in
Cristo Gesù, col fine di ridurci in servitù» (Gal 2,4).
■ «Ma
sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi
falsi insegnanti, che introdurranno di soppiatto eresie di
perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso
improvvisa rovina. E molti seguiranno le loro lascivie; e a causa loro la
via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con
parole finte» (2 Pt 2,1ss).
■ «Ora, però, v’ho scritto di non avere relazioni, se qualcuno che,
chiamatosi fratello, sia un fornicatore, o un avido, o un idolatra, o un
ingiuriatore o un ubriacone, o un ladro; con un tale non [dovete] neppure
mangiare. Infatti, che ho io da giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi
quelli di dentro? Quelli di fuori li giudica Dio. Metterete da voi stessi
fuori il malvagio!» (1 Cor 5,11ss).
Vi lascio con un mio motto:
«Chi vuol essere luce per gli altri, cominci a
far luce in se stesso». Ciò vale anche per la trasparenza onomastica.
2. {Evangelista Vito}
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Contributo: Scrivi bene, amico mio, ma io
dei fratelli veri nella fede ho bisogno di vedere la foto. Chi non mostra la
foto, non so a chi assomiglia. Io, però, sono un figlio di Dio e non devo
nascondermi; ma anzi i veri figli di Dio devono manifestarsi. Allora come
t’identifico che sei un fratello in Cristo? Comunque, Dio ti benedica, caro
amico, che ti nascondi con la Parola di Dio. Ricorda la Parola di Dio ci giudica
ci corregge e non possiamo nascondere nulla al suo cospetto. {27-06-2011}
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Risposta (Nicola
Martella): «Evangelista Vito»: Chi? (sarebbe veramente singolare che
«Evangelista» sia veramente il tuo cognome!). Penso che il tuo
«sermoncino» sia diretto a me. Sui miei account trovi sia nome e cognome, sai la
mia
foto. Se guardi bene sull’icona del mio account, la mia foto c’è; forse
dovresti guardarla con gli occhiali, se hai difficoltà di vista. Puoi farmi
capire chi si nasconde «dietro alla Parola di Dio» e «al suo cospetto»? E
come lo fa?
Mi vien un
dubbio, che era quello dell’evangelista Filippo, che chiese al ministro etiope:
«Intendi tu le cose che leggi?» (At 8,30). Oppure hai subito
«sparato a zero», prima ancora di leggere l’intero articolo. Ciò non sarebbe
saggio neppure per un evangelista! Buona lettura e buon discernimento!
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11. {Vari
e medi}
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Missionari Di Gesù: Hai più che ragione! Sai, scriverò più specificamente su tutto il nostro profilo (Missionari di Gesù); di sicuro lo faranno anche gli Altri.
Se dobbiamo diffondere la Parola di Dio attraverso Facebook o altro, lo faremmo in modo chiaro come lo è la Bibbia, chiara più di ogni altra cosa. Dio ti benedica, Nicola. Alan. {27-06-2011}
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Risposta (Nicola Martella): È sempre bello e
salutare, quando ci si rende conto del problema e si pone subito rimedio. Questa
prontezza dovremmo averla sempre in tutti gli aspetti della nostra vita.
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Gesù Re Dei Re: Lei ha perfettamente ragione; ma io, nonostante non abbia scritto il mio nome, non sono una persona con una doppia personalità. Mi chiamo Tina De Gennnaro e sono un membro responsabile di una comunità di Taranto; il mio pastore si chiama Antonio Lupoli. Mi dispiace di essere stata fraintesa. Che Dio possa benedirvi. {28-06-2011}
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Risposta (Nicola Martella): Tina De Gennnaro,
nessuno ha voluto fartene colpa. In ogni modo, è scritto: «Chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le opere sue siano manifestate, perché sono fatte in Dio» (Gv 3,21). Grazie per averci fatto parte di te. Metti
quanto da te espresso anche nelle informazioni della tua bacheca, cosicché ognuno possa sapere con chi ha a che fare, se lo ritiene necessario.
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Pietro Calenzo:
Hai ragione, ma quando il profilo mostra chiaramente l’iter spirituale della persona, penso che non ci siano pericoli. Personalmente prima di concedere l’amicizia, guardo anche la videata degli amici in comune; se sono cristiani autentici, non penso che ci siano grandi preoccupazioni. {28-06-2011}
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Risposta (Nicola Martella): L'importante è
diventare consapevoli del problema e agire con saggezza e discernimento.
Chi, come me, si è scottato con persone, che usano un'anonima etichetta, sta
molto attento. Non sempre coloro che vantano discrete amicizie fra i
cristiani, sono per forza «cristiani autentici». Celati dietro a comode «etichette
devozionali», alcuni me n'hanno dette di tutti i colori, mettendo fuori uso
l'intero «frutto dello Spirito» e mostrando tutte le «opere della carne» in una
sola volta. Aggiungerei questo motto: «Fidarsi è bene, trasparenza e
controllo è meglio!».
12. {Vari
e brevi}
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Francesco Giordano: Non posso che essere d’accordo, solo che certi individui faticano a capire che nascondersi dietro a etichette, per sparare a zero su altri, non serve a nessuno! Dio li voglia benedire e aprire loro le menti. {28-06-2011}
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Liliane Vitanza Hoffer: Per conto mio, non accetto amicizia di chi non conosco veramente o che non mi sia raccomandato. Si vede anche dalle informazioni fornite. {28-06-2011}
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Enrico De Sortis:
Bravo. Hai ragione; io faccio altrettanto... e siamo già in due! {27-06-2011}
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Alessandro Arrigucci: Sono d’accordo. {27-06-2011}
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Fortuna Fico: D’accordissimo con te! {28-06-2011}
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Mentite spoglie con falso teologico {Nicola Martella} (A)
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-Non_identificabili_Mds.htm
27-06-2011; Aggiornamento: 13-02-2012