«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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CI FACCIAMO MALE SOLO DA NOI STESSI?

 

 a cura di Nicola Martella

 

Nessuno ci fa del male?

 

Tale massima sull’immagine non è stata formulata da Fabio Still, ma è una citazione, di cui egli ha omesso l’autore (J. Martin Kole). Poiché egli la usa come se fosse sua, mi rivolgo (anche) a lui. Qui si dà l’impressione che siamo un mondo di masochisti!

 

E inoltre, J. Martin Kole e Fabio Still, dite tali slogan, ad esempio, alle seguenti categorie:

     ■ alla bambina di 8 anni, che nei Paesi islamici viene sposata a un uomo di 30 anni, se non di 60 anni!

     ■ al bambino abbandonato dai genitori, che è costretto a vivere sulla discarica del Cairo o di Calcutta!

     ■ a quella donna, che è stata falciata sulle strisce pedonali da un pirata della strada con tutta la carrozzina del suo bimbo, che ora è handicappato per sempre!

     ■ a quell’operaio che, dopo 25 anni di lavoro, viene licenziato, per dislocare l’azienda in Paesi con manodopera più a buon mercato!

     ■ dillo al giornalista, vestito con tuta arancione in Iraq e portato in una gabbia in processione, a cui gli islamisti fra poco taglieranno la testa!

     ■ a quella donna, a cui i miliziani del Ruanda hanno appena ammazzato il marito e che stanno per violentarla con tutte le sue figlie minorenni!

     ■ a quella famiglia, che è stata costretta ad abbandonare la sua casa, perché è in fuga dalla guerra, e sono vari giorni che non mangia.

     ■ a quella coppia, che viene sopraffatta nel sonno a casa propria, che viene legata e malmenata e deve assistere come le viene svuotata la casa.

     ■ a quella classe, in cui entra uno studente con il mitra e fa una strage.

     ■ a quella cassiera, a cui viene messo alla gola un taglierino, mentre viene costretta ad aprire la cassa.

 

È proprio vero che «nessuno ci fa del male»? Forse solo se apparteniamo a un ricca elite, godiamo molti privilegi e abbiamo intorno guardie del corpo, che ci sorvegliano giorno e notte. I giornali e i telegiornali in tutto il mondo ogni giorno sono pieni di «cattive notizie», secondo cui persone malevoli fanno del male al loro prossimo.

     Per poter usare il «potere di scegliere», bisogna avere la libertà di esercitare tale diritto. Tutte le persone elencate e molte altre vittime di soprusi vorrebbero volentieri avere tale facoltà di scegliere, ma non ne hanno la libertà!

     J. Martin Kole e Fabio Still, in che mondo vivete? O che cosa intendevate dire allora?

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Nicola Martella

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11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema):

     ■ «Non tramare il male contro il tuo prossimo, mentre egli abita fiducioso con te» (Proverbi 3,29).

     ■ «Nessuno macchini alcuno male in cuor suo contro il suo prossimo, e non amate il falso giuramento; perché tutte queste cose io le odio, dice l’Eterno» (Zaccaria 8,17).

     ■ «La sventura non è forse per il perverso, e le sciagure per quelli che fanno il male?» (Giobbe 31,3).

     ■ «Alessandro, il ramaio, mi ha fatto male assai. Il Signore gli renderà secondo le sue opere» (2 Tm 4,14).

     ■ «Tribolazione e angoscia sopra ogni anima d’uomo, che fa il male» (Rm 2,9).

     ■ «Ecco, il malvagio è in doglie per produrre iniquità. Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna» (Salmo 7,14).

     ■ «L’empio concepisce malizia, e partorisce rovina; il loro interiore prepara l’inganno» (Giobbe 15,33).

     ■ «L’empio agogna la preda dei malvagi» (Proverbi 12,12).

     ■ Abiterà presso Dio «colui, che non calunnia con la sua lingua, né fa alcun male al suo compagno, né getta vituperio contro il suo prossimo» (Salmo 15,3).

 

 

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11. {Vari e medi}

 

Letizia Passeri: È vero, la stessa cosa accadde a Caleb e Giosuè, che non scelsero di passare 40 anni nel deserto. Nemmeno poté farlo Giuseppe, quando fu venduto dai suoi fratelli. Così nella vita ci sono persone, che volontariamente fanno del male e coinvolgono delle persone innocenti. {02-07-2015}

 

Nicola Martella: Anche Davide non scelse di essere perseguitato militarmente dal re Saul per circa vent’anni. Paolo non scelse che Alessandro il ramaio gli facesse male assai, come egli disse.

 

Adriano Carmelo Bartolomeo: In parte J. Martin Kole ha ragione: il credente può farsi male, se non cammina e discerne la strada del Signore. Ma a volte il Signore permette che satana intervenga a far del male al credente. A chi viene annunciato l’evangelo e non lo accetta, si fa male da solo, perché sarà condannato. {01-07-2015}

 

Nicola Martella: La cronaca è piena di persone malvagie, che tramano il male e lo compiono contro il loro prossimo. Cero poi, la mancanza di discernimento e la stoltezza possono costare caro al disavveduto. Tuttavia, affermare che «nessuno ci fa del male. Siamo noi che ci facciamo del male...», è un’asserzione, che non si può condividere; significa vivere fuori della realtà.

 

Elena Fontana: Certamente, se facciamo cattivo uso della nostra libertà di pensare, di scegliere ciò che possiamo avere, o fare, questo non può che portare male a noi stessi. Ma visto che viviamo in un mondo, dove ognuno esercita questo potere, è spesso più facile riceverle il male (gratis) da altri. {02-07-2015}

 

 

12. {Vari e brevi}

 

Cavarra Francesco: Scusami, fratello, non ho capito niente. {01-07-2015}

 

Nicola Martella: Secondo te, ciò che afferma J. Martin Kole e Fabio Still ripete sull’immagine in alto, è giusto? Oppure lo sono le mie osservazioni sull’immagine in basso e nel tema?

 

Cavarra Francesco: Martella, tu sei un grande. {01-07-2015}

 

Annegret Martella Rucco: Uno che non sa neanche andare a capo, certo che non sa che deve citare le fonti. L {01-07-2015}

 

Nicola Martella: Fabio Still ha il potere di sillabare male. J

 

Michela De Rose: Nicola come sempre diretto e chiaro. Cosa aggiungere? Mi sa che vivono veramente su un altro pianeta. {01-07-2015}

 

Rita Fabi: Concordo appieno e ne metterei tantissimi altri di casi, in cui non puoi scegliere assolutamente il male, che ti viene fatto. {01-07-2015}

 

Antonio Nappo: L’uomo è insanabilmente maligno. Per questo il Signore lo trasforma completamente. {03-07-2015}

 

Gattotty Lorenzetti: Avvolte il cuore è ingannevole, e di conseguenza facciamo scelte sbagliate. Basta poco chiedere alla persona giusta ed essere umili. {08-07-2015}

 

Gianni Siena: L’ottimismo mi piace; ma chi si bagna, per non ammettere che serviva l’ombrello, non lo capisco sinceramente! {10-07-2015}

 

Elena Fontana: Prevenzione, discernimento, sono armi o scudi sempre utili. Ma non possiamo uscire con un bel sole nel cielo e portarci un ombrello; allo stesso modo un bambino non può prevedere la malvagità di un uomo. Così stanno le cose per la violenza, l’inganno, lo stupro, la tirannia di certi poteri... {14-07-2015}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-Male_da_soli_EnB.htm

01-07-2015; Aggiornamento: 14-07-2015

 

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