Immaginatevi il figlio di un
tatuatore professionale molto famoso nell’ambiente, che torna a casa e gli
comunica così la sua conversione: «Papà, mi sono fatto fare un tatuaggio
speciale. E questo sarà pure l’ultimo». Il padre arriccia la fronte e sbotta:
«Chi mai può averti fatto un tatuaggio così speciale, visto che io ho vinto i
migliori premi internazionali di tatuaggio?». Il figlio sorride e continua: «Dio
mi ha tatuato il Signore Gesù Cristo là, dove tu non potresti mai farlo, ossia
nel cuore! Lì rimarrà per sempre indelebile per la grazia di Dio». Il padre
rimane sorpreso per il modo a lui comprensibile, con cui il figlio gli ha
annunciato l’Evangelo.
Questa similitudine mi
sembra anche un modo illustrativo per spiegare la differenza fra un credente
nominale e un credente rigenerato (Nicola Martella;
fonte: «Tatuaggi di cuore»).
Il tema di questo scritto non riguarda i tatuaggi in se
stessi, ma la rigenerazione. Di quest’ultima si parla nel NT come di «circoncisione del cuore» (Rm 9,29 in spirito, non in lettera), contrapposta a quella della carne (v. 28; cfr. Fil 3,3).
È il desiderio di ogni innamorato di essere come un
suggello sul cuore dell’amata. «Mettimi come
un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio»
(Cc 8,6). Similmente il credente rigenerato vuole avere Cristo come
suggello del proprio cuore mediante lo Spirito Santo, per sentire il suo amore
ed essere da Lui guidato passo per passo e in tutta la verità. Infatti, lo
Spirito Santo è il suggello di Dio. «Ora, colui che ci fortifica con voi
in Cristo e che ci ha unti, è Dio, il quale ci ha pure suggellati e ha dato la
caparra dello Spirito nei nostri cuori» (2 Cor 1,21s). Tutto ciò parla della
rigenerazione, che rappresenta anche il suggellamento per il giorno della
redenzione, ossia della risurrezione (Ef 1,13s; 4,30).
Il contrario dei credenti
suggellati di Spirito Santo è rappresentato da uomini che sono «nell’ipocrisia
di bugiardi, marchiati a fuoco nella loro propria coscienza»
(1 Tm 4,2); essi sono destinati al giudizio. Invece, i servi di Dio, che
verranno suggellati in fronte durante il «giorno del Signore», non
saranno danneggiati e scamperanno al giudizio (Ap 7,3; 9,4).
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I contributi sul tema
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
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1. {Salvatore Paone}
▲
«La nostra
lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta
da tutti gli uomini. È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta
da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente,
non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori»
(2 Corinzi 2,3).
Bisogna notare quanto è bella questa frase: «Dio mi ha tatuato il Signore
Gesù Cristo là, dove tu non potresti mai farlo, ossia nel cuore!». Sarebbe bello
sentirla dire da molti ragazzi. {25-09-2013}
2. {Pietro Calenzo}
▲
Amen. Il Signore tocchi i loro cuori. È
meraviglioso constatare come la sapienza divina, spezzi e ponga in luce
come la infinitesima intelligenza umana sia così miseramente fallace e «arida»,
«fredda» miseramente auto-referente, e scompaia davanti alla infinita
sapienza di Dio. {29-09-2013}
3. {}
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4. {}
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5. {}
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6. {}
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7. {}
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8. {}
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9. {}
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10. {}
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11. {Vari
e medi}
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12. {Vari
e brevi}
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Tatuaggi_cuore_EdF.htm
25-09-2013; Aggiornamento: 10-10-2013 |