Qui di seguito
discutiamo l’articolo «I
risorti saranno come angeli?». In esso mostriamo che il confronto
«sono come angeli» non intende l’equivalenza globale (uomini trasformati
in angeli), quindi il senso ontologico (la sostanza), ma solo un aspetto del
confronto: nella nuova creazione di Dio non ci sarà la procreazione.
Degli angeli è detto: «Dei suoi angeli Egli fa dei venti e dei suoi
ministri, fiamme di fuoco. [... ] Non
sono essi tutti spiriti amministratori,
mandati a servire a pro di quelli,
che devono ereditare la salvezza?» (Eb 1,7.14; cfr. Sal 104,4).
Dei credenti rigenerati è detto: « Lo Spirito stesso attesta insieme
col nostro spirito, che siamo figli di Dio;
e se siamo figli, siamo anche eredi:
eredi di Dio e coeredi di Cristo...
La creazione con brama intensa aspetta la
manifestazione dei figli di Dio... anche la creazione stessa sarà liberata
dalla servitù della corruzione per la libertà della
gloria dei figli di Dio» (Rm
8,16s.19.21).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?
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I contributi sul tema
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(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
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1. {Salvatore Paone}
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■ Contributo: Sono in accordo con Nicola, aggiungerei solo il «corpo celestiale»;
di come saremo nel dettaglio, lo sa solo Dio. Inoltre credo, come dice Nicola,
che non prenderemo moglie né daremo in moglie, quindi niente procreazione.
Avremo un corpo glorificato simile a quello del nostro Signore Gesù. Non credo
che sarà un corpo angelico.
{18-05-2011}
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Risposta 1
(Nicola Martella): Nel NT non esiste la locuzione «corpo celestiale
(o celeste)». Dio non ha creato l’uomo per il Cielo, ma per una Terra. Per
questo creerà una nuova terra, sulla quale scenderà l’abitazione di Dio,
chiamata «Nuova Gerusalemme», in cui il Signore stesso abiterà (Ap 21s).
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Replica 1 (Salvatore
Paone): Non vorrei uscire fuori tema, magari mi
spiegheresti la definizione «Regno dei Cieli»?
{18-05-2011}
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Risposta 2
(Nicola Martella): È fuori tema! Comunque «Regno dei Cieli» è un eufemismo
dei Giudei (ricorre in 31 versi e solo in Mt!) per non menzionare il termine
«Dio» e corrisponde proprio a «Regno di Dio» (cfr. Mt 19,14 con Mc 10,14).
Ambedue le locuzioni intendono il dominio di Dio sulla Terra mediante il Messia;
poiché i Giudei rifiutarono Gesù quale Messia promesso, tale regno fu rimandato
alla fine dei tempi; ora, è presente in senso lato o come caparra laddove i
cristiani sono sottomessi a Dio e ubbidiscono a Cristo. Excursus chiuso.
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Replica 2 (Salvatore
Paone): Ti ringrazio per la spiegazione, è
molto esauriente. Scusa se ti ho fatto perdere un po’ di tempo. Ora è chiaro.
Grazie. {18-05-2011}
2. {Maria Angela Vender}
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Concordo con te,
Nicola, sul fatto che troppe volte facciamo dire alla Parola di Dio quello,
che vogliamo noi, e non quello, che dice, estrapolando delle frasi qua e là
e dimenticando i contesti. La tua riflessione è stata molto chiara ed
esauriente. C’è grande gioia nel sapere che, se gli angeli sono e
rimangono servi di Dio per l’eternità, i cristiani sono già da adesso
figli di Dio e lo possono chiamarlo Padre, e alla resurrezione, vivranno per
sempre alla presenza di questo grande e meraviglioso Padre!
{18-05-2011}
3. {Damaris Lerici}
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■ Contributo: Ho una domanda, che mi sta molto a cuore, per il fratello Nicola. Quando
saremo nel cielo ci riconosceremo, riconosceremo i nostri cari? Grazie!
{18-05-2011}
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Risposta (Nicola
Martella): La risposta è: sì, ci riconosceremo. Ad esempio, nella
rivelazione di Gesù su Lazzaro e il ricco, quest’ultimo non ebbe difficoltà a
riconoscere Abramo (Lc 16). Tale questione è trattata in dettaglio in Nicola
Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale.
Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007), nella sezione: «Il cielo è
diverso», pp. 350-372.
4. {Vincenzo Russillo}
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Gli angeli
sono essere creati da Dio (Col 1,15-17), ma non hanno niente a che fare con gli
esseri umani. Gli angeli non riescono a capire la potenza dell’Evangelo,
perché la potenza redentrice di Cristo non è per loro: «E fu loro rivelato
che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono
state annunciate da coloro, che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo
Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano
penetrare con i loro sguardi» (1 Pt. 1,12).
Ora, se
fossero stati umani, avrebbero sperimentato il concetto di salvezza. Essi
gioiscono della redenzione di un peccatore, ma la salvezza non è per loro.
Il credente, alla morte, andrà a vivere con Cristo (2 Cor 5,8). Vi è da notare
che nel NT sia Mosè che Elia erano perfettamente riconoscibili sul monte
della trasfigurazione e non erano degli angeli.
{18-05-2011}
5. {Francesco Giordano}
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Concordo pienamente
con te, Nicola, poiché risorgeremo con un corpo incorruttibile, cioè
senza peccato (cioè senza i vizi e le varie necessità, che hanno questo corpo).
Per il resto saremmo uguali a ora. Ovviamente il procreare farà
parte di quelle cose, che non ci servono, poiché il crescete e moltiplicatevi,
dato in Genesi, è valido solo per gli essere umani, che stanno sulla terra, fino
al momento che muoiono su di essa. Essendo la risurrezione una cosa, che avviene
dopo la morte, la procreazione non avrà validità nella risurrezione. Dio ti
benedica,
Nicola Martella
{18-05-2011}
6. {Francesco Montemurro}
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Contributo: Nicola, è giusto come dici,
perché la carne e il sangue non erediteranno il regno di Dio, ma i viventi e i
morti in Cristo avremo un nuovo corpo glorificato e incorruttibile, in un
batter d’occhio. La Parola dice che saremo come lui.
I morti
non lodano il Signore, ma noi viventi loderemo il Signore da ora in
eterno, portando il profumo della vita di Cristo Gesù.
{19-05-2011}
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Risposta (Nicola Martella): Faccio notare
che la Parola non afferma che saremo «come lui», ma simili a lui:
«Sappiamo che quando egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché
lo vedremo come egli è» (1 Giovanni 3,2); e questa è una differenza
sostanziale. Noi non saremo mai immortali
in noi medesimi, ma l’energia vitale ci sarà garantita e comunicata da Cristo;
il nostro corpo avrà addirittura bisogno dell’albero della vita per rimanere in
stato di salute (Ap 2,7; 22,2.14).
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12. {Autori vari}
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Giuseppe Emanuele Facotto:
È un altro effetto del decontestualizzare i versetti (sono come angeli); il
brano in sé è molto chiaro. Grazie, fratello Nicola. DTB. {20-05-2011}
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Michela De Rose: Come angeli e non angeli... Grazie, Nicola. {20-05-2011}
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Pietro Calenzo: Siamo figli di Dio rigenerati, saremo come e non uguali agli angeli. Grazie, Nicola, è sempre una grande gioia leggerti, sai focalizzare argomenti, che ai più sfuggono. Grazie a Dio, e grazie a te. Shalom. {20-05-2011}
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Risorti_angeli_Mds.htm
19-05-2011; Aggiornamento: 21-05-2011 |