Colpisce
la seguente massima biblica: «La pazzia di Dio è più saggia degli
uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1
Corinzi 1,25). Si tratta di un paradosso.
Infatti, l’apostolo Paolo affermò precedentemente che il mondo non ha conosciuto
Dio mediante la propria sapienza (v. 21), perciò Dio reso pazza la sapienza
di questo mondo (v. 20), facendo nella storia una cosa, che agli occhi del
mondo è pura pazzia! Il Dio sapiente ha voluto salvare i credenti con la «pazzia
della predicazione» (v. 21), il cui fulcro è «Cristo crocifisso» (v. 23).
Infatti, per Dio proprio Cristo è «potenza di Dio» e «sapienza di Dio»
(v. 24), cosicché «la predicazione della croce è pazzia per quelli che
periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio» (v. 18).
Nella cultura
greca del tempo, persone ritenute meritevoli diventavano eroi agli occhi
degli altri e venivano innalzate agli altari, come fossero dei semidèi.
Tanti dèi dei popoli sono nati proprio così. Per loro che Dio si fosse fatto
carne e fosse morto in croce per gli uomini peccatori, era semplicemente una
follia. Ed è proprio questo il punto: Dio ha usato nella storia una via, a cui
l’uomo con la sua sapienza non ci sarebbe arrivato: salvare gli uomini, che
credono mediante lo scandalo della croce! (Galati
5,11). Questa è «la sapienza di Dio
misteriosa e nascosta» (1 Corinzi 2,7), che viene svelata mediante la
«predicazione della croce». «Cristo crocifisso» è l’oggetto della
«predicazione della fede» (Galati 3,1s). Questo
è l’Evangelo.
Con l’apostolo
Paolo possiamo dire: «Io non mi vergogno dell’Evangelo; perché esso è
potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente»
(Romani 1,16).
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I contributi sul tema
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1. {Pietro Calenzo}
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È vero, ciò che era ed è annunciato da Dio e
dalla sua azione di grazia, con l’offerta del suo unigenito Figlio in salvezza
eterna, non solamente era follia ma addirittura scandalo per gli
increduli, i pagani e i religiosi del tempo. Purtroppo questa ideologia dalle
radici secolari, mondane, religiose non ha mai cessato di esistere in culti
pseudo-cristiani e gruppi di frangia. Il demonio sa bene come far apparire la
sapienza di Dio, Gesù il Cristo, come non sufficiente, favorendo altre vie di
mediazioni, che prevarichino il perfetto piano divino della sovrana e
immeritata grazia. Il demonio afferma che ciò non è sufficiente: occorre altro.
In fondo Satana opera nel dettaglio, e le religioni sono il frutto della sua
mente, il suo pane quotidiano di anti-cristo per eccellenza. Così molti
religiosi, hanno giudicato non perfetta la sapienza di Dio. L’avversario e i
religiosi non stanno ribadendo altro, che la sapienza umana è maggiore o
deve integrarsi a quella di Dio. La salvezza per sola concessione della
grazia di Dio non è più sufficiente, e l’uomo e il suo cristianesimo
deviato, deviante e adulterato, vuole o vorrebbe sostituirsi a Dio, alla
sapienza dell’Eterno. Occorrono opere, altre mediazioni, altri diabolici mezzi
di salvezza. Il nemico anche oggi afferma, citando in modo subdolamente sottile
e manipolando quasi impercettibilmente la Parola di Dio: «Come? Dio vi ha
detto di non mangiare del frutto degli alberi del giardino?» (Gen. 3,1; cfr.
Gentile 2,17). In fondo la religiosità ufficiale, in parole e fatti, non ha mai
cessato di giudicare follia la sapienza di Dio; ma per coloro che sono stati
eletti nella grazia, resta e sarà sempre la «potenza di Dio per la
salvezza di ogni credente». Benedizioni in Gesù Messia. {31-01-2014}
2. {Bruno Salvi}
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La predicazione
della croce per l’uomo naturale è pazzia, perché si trova di fronte a
qualcosa, che non può capire, ha l’intelligenza ottenebrata (Ef 4,18). I
ragionamenti che può fare, non gli permettono mai di arrivare a capire il
messaggio che è potenza di Dio (Rm 1,16). Il problema da risolvere, coinvolge
realtà, che hanno a che fare con il mondo invisibile. Credendo e
accettando il messaggio della croce si è liberati dal potere delle tenebre e
trasportati nel regno dell’amato figlio di Dio (Col 1,13). Quelli che invece
seguono i loro ragionamenti, la morte di un innocente, che finisce su una
croce, come quella di Gesù, sembra una sconfitta. Questo spiega l’ignoranza
su ciò, che Gesù ha rivelato per la necessità di un sostituto (Isaia 53). Egli
agisce conforme alla sua infinita saggezza (Rm 11,33). Tutti i ragionamenti
umani e filosofici, il razionalismo e il modernismo teologico, che pretende
d’imporsi a Dio, non sono altro che le varie torri di Babele, che l’uomo
costruisce per arrivare a Dio (Gn 11,4). È impossibile, il risultato è la
confusione più totale (Gn 11,9). La fede viene da ciò che si ascolta, e
ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo (Rm 10,17). Così chi ascolta e
crede, si convince (grazie all’intervento dello Spirito di Dio) di peccato e di
giustizia, cioè avverte di essere perduto e comprende la necessità d’invocare il
nome di Gesù Cristo per essere salvato. Diversamente rimarrà sotto
giudizio (Gv 16,8; 3,36s). Questo è il volere di Dio, non ce ne sono altri. Oggi
per attirare l’ascolto dell’Evangelo si cercano mezzi quali: musica,
concerti, film, mimi, interviste, testimonianze personali, ecc... certo per
attirare si dice, però non dimentichiamo che così si rischia di stimolare
sentimenti carnali, per creare un certo interesse. Non volendo polemizzare o
criticare, penso che certe manifestazioni rischiano di distrarre chi,
avendo la mente ottenebrata, deve essere guidato a dire: «Che debbo fare per
essere salvato?» (At 2,37; 16,30). Per chi non ascolta e non riflette, non
ha speranza (Rm 10,17). Il messaggio è chiaro: «È piaciuto a Dio nella sua
sapienza di salvare i credenti con la pazzia della predicazione» (1
Cor 1,21). {03-02-2014}
3. {}
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10. {}
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11. {Vari
e medi}
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12. {Vari
e brevi}
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Pietro Matino: Grazie, Nicola, ottimo spunto di riflessione per una mia analisi dell’argomento. {30-01-2014}
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Cristiano Varese: Attento f.llo che, per aver nominato la «pazzia di Dio», i buindariani hanno messo in croce una ragazza, che portò una meditazione su questo argomento. {30-01-2014}
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Nicola Martella: Allora, fratello sconosciuto, dovrebbero mettere in croce Paolo, che usò tale espressione nel NT. Sono, quindi, fiero di essere in compagnia di questo apostolo, avendo ripreso il suo ragionamento.
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Lucia Mesturi: Che cos’è l’uomo perché tu te ne curi? Ma egli ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16). Egli ha sopportato la croce per la nostra salvezza... e perché ci ama (1 Corinzi 1,23-24). {01-02-2014}
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Pazzia_di-Dio_OiG.htm
30-01-2014; Aggiornamento:
03-02-2014 |