Inizio con un mio
aforisma illustrativo: «Quando una mela comincia a diventare marcia e,
nonostante tutti gli interventi, tale rimane, si fa bene a pensare specialmente
all’incolumità delle altre mele nella cassetta» (Nicola Martella).
1. Il dovere dei
conduttori di chiesa è di sorvegliare il gregge del Signore e di
prendersi cura dei credenti come buoni pastori. Essi hanno anche il
dovere di preservare la chiesa locale da coloro, che pur chiamandosi
«fratelli», agiscono in modo disordinato in campo morale e non accettano
ammonimento, esortazione e sottomissione ai precetti morali del Signore.
L’intervento dei conduttori dovrà essere graduale, proporzionato e
corrispondente alla situazione reale, all’atteggiamento e al modo d’agire di chi
vive nel peccato. Quando tutti gli altri mezzi falliscono, non rimane che
l’allontanamento dalla chiesa locale, come mezzo disciplinare e per
preservare il resto del gregge del Signore.
Chiaramente
bisogna aver esercitato prima ogni tipo di intervento pastorale e di recupero.
D’altronde non bisogna sottrarre tempo prezioso alla cura delle pecore
volenterose, facendosi distrarre troppo da capri ribelli e testardi. Le «mele
marce» in campo morale bisogna allontanarle, confidando che il Signore
parlerà loro ancora, prima col rigore e poi con clemenza, quando avranno
accettato di ravvedersi.
Non
intervenire con giustizia e verità, alimenta soltanto gli alibi di
coloro, che vogliono avere Gesù Cristo come Salvatore dell’anima, ma non come
Signore della loro vita concreta.
2. Per
l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare
la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare contributi confacenti al
tema):
■ «Ora,
però, v’ho scritto di non avere relazioni, se qualcuno che, chiamatosi
fratello, sia un fornicatore, o un avido, o un idolatra, o un ingiuriatore o
un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare.
Infatti, che ho io da giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di
dentro? Quelli di fuori li giudica Dio. Metterete da voi stessi fuori il
malvagio!» (1 Cor 5,11ss).
■ «L’uomo
fazioso, dopo una prima e una seconda ammonizione, schivalo» (Tt
3,10).
■ «Se
qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa,
e non lo salutate; perché chi lo saluta partecipa alle malvagie opere di
lui» (2 Gv 1,10s).
■ «Chiunque
dimora in lui non vive nel peccato; chiunque vive nel peccato non l’ha veduto,
né l’ha conosciuto. Figlioli, nessuno vi seduca. Chi opera la giustizia è
giusto, come egli è giusto. Chi commette [continuamente] il peccato è dal
diavolo, perché il diavolo pecca [continuamente] dal principio... Chiunque è
nato da Dio non commette [continuamente] peccato, perché il seme d’Esso dimora
in lui; e non può vivere nel peccato perché è nato da Dio» (1 Gv
3,6-9).
■ «Fratelli
miei, se qualcuno fra voi si svia dalla verità e qualcuno lo riconduce, sappiate
che colui, che riconduce un peccatore dallo sviamento della sua via,
salvaguarderà l’anima di lui dalla morte e coprirà moltitudine di peccati »
(Gcm 5,19s).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?
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► URL
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http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Discipli_condut_EnB.htm
15-10-2011; Aggiornamento:
16-10-2011