«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Le Origini 1

 

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L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareg­giato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

  Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:

■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a

■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25

■ La caduta primordiale e il suo effetto 3

■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DIO È BUONO

 

 a cura di Nicola Martella

 

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Stefano Carta

2. Mauro Presutti

3. Francesco Cicala

4. Manu Luc

5. Sefora Papagna

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8.

9.

10.

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

Dio è buonoDio è buono, ma non buonista. È una bontà basata sulla giustizia e sulla verità. Dio viene lodato perché gli uomini «proclameranno il ricordo della tua gran bontà, e canteranno con giubilo la tua giustizia» (Sal 145,7); tale bontà fu vista nella misericordia, nelle compassioni, nella lentezza all’ira e gran benignità verso tutti gli uomini e verso tutte le sue opere (vv. 8s). Anche la bontà e la fedeltà di Dio vanno insieme (Sal 98,3).

     La bontà di Dio viene ricordata in tutta la Bibbia. Il Creatore conserva il mondo e se ne cura. Gesù insegnò: «Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti»(Mt 5,45). Paolo ricordò agli Ateniesi che «Egli dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa» (At 17,25); e aggiunse che Dio ha «determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché Egli non sia lontano da ciascun di noi» (v. 26s).

     Gesù, rivolgendosi ai suoi discepoli, li esortò a non essere patologicamente ansiosi riguardo ai bisogni della vita e al futuro, poiché il Padre celeste, che nutre uccelli del cielo, si prenderà cura dei suoi figli (Mt 6,26s); Egli, che ha creato i gigli dei campi, vestirà molto più i suoi figli (Mt 6,28ss).

     Ricordiamo infine che, per capire Dio nei suoi atti storici in salvezza e in giudizio, non bisogna contrapporre le sue qualità, che ci appaiono antitetiche. Amore e verità, misericordia e giustizia formano per Dio un tutt’uno. La sua bontà si mostra oggigiorno nell’offerta della grazia a chiunque crede nel suo Figlio Gesù Cristo, che Egli nel suo amore per il mondo ha dato in sacrificio per i peccati d’ognuno (Gv 3,16); chi però rifiuta tale dono salvifico, offende Dio, rimane ancora sotto la sua ira e lo incontrerà presto come suo giudice (Gv 3,36).

     Alla bontà di Dio si deve l’appello dei profeti al ravvedimento e alla conversione: «Stracciatevi il cuore, e non le vesti, e tornate all’Eterno, al vostro Dio, poiché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira e pieno di bontà, e si pente del male che manda» (Gioele 2,13).

 

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema):

     ■ «L’Eterno, che è buono, perdoni a chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio, dell’Eterno, che è il Dio dei suoi padri...» (2 Cronache 30,19).

     ■ «L’Eterno è buono e retto è; perciò insegnerà la via ai peccatori» (Salmo 25,8).

     ■ «Gustate e vedete che l’Eterno è buono! Beato l’uomo che confida in lui» (Salmo 34,8).

     ■ «Certo, Dio è buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore» (Salmo 73,1).

     ■ «...celebratelo, benedite il suo nome. Poiché l’Eterno è buono; la sua clemenza dura in perpetuo, e la sua fedeltà per ogni età» (Salmo 100,5; cfr. Geremia 33,11).

     ■ «Lodate l’Eterno, perché l’Eterno è buono; salmeggiate al suo nome, perché è amabile» (Salmo 135,3).

     ■ «L’Eterno è buono verso tutti, e le sue compassioni s’estendono a tutte le sue opere» (Salmo 145,9).

     ■ «L’Eterno è buono per quelli che sperano in lui, per l’anima che lo cerca» (Lamentazioni 3,25).

     ■ «L’Eterno è buono; è una fortezza nel giorno dell’angoscia, ed egli conosce quelli, che si rifugiano in lui» (Nahum 1,7).

     ■ «Tutto quel, che Dio ha creato, è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie» (1 Timoteo 4,4).

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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1. {Stefano Carta}

 

Dio è buono, e per fare un’affermazione simile significa aver sperimentato la sua bontà nella propria vita, avendola «gustata» (1 Pt 2,3). E proprio la bontà di Dio, come la sua fedeltà, l’amore, la sovranità, la misericordia, la grazia, è un attributo, che conduce i credenti all’ubbidienza della fede, alla santificazione personale, alla comunione con la chiesa di Cristo, allo zelo per il servizio.

     Però, purtroppo molto spesso, proprio quelle persone, che hanno conosciuto il Signore, usano i suoi attributi, sopratutto quelli, che esplicitamente non parlano del suo giudizio, come un «lasciapassare» per il peccato nella propria vita. Ma tutti gli attributi di Dio sono in relazione con ciò, che Cristo ha compiuto sulla croce.

     Anche la sua grande bontà è messa in relazione con ciò, che l’umanità meriterebbe, se Dio non fosse misericordioso. Ma Dio è buono anche quando giudica. Lui non cessa mai di essere buono nemmeno, quando promette che questo mondo sarà distrutto e i suoi abitanti giudicati, e che chi rifiuta di credere, ha l’ira di Dio sopra di Lui. Dio è sempre buono. Il fatto è che non si può prendere un attributo di Dio e isolarlo dagli altri, perché dovremmo credere a un Dio che si contraddice in ogni pagina della Bibbia. Dio è buono, ma è anche giusto e santo. {22-10-2012}

 

 

2. {Mauro Presutti}

 

Contributo: Riflessione personale. Dio è l’assoluto, è il Bene e il Male, è la Luce e il Buio. Dio ha posto in essere il tutto; ma avrebbe potuto anche non farlo. Eppure lo ha fatto, mostrandosi per quella che è la sua vera natura: Amore. Se Dio non è Amore, non avrebbe creato nulla; non avrebbe dato corso a quel processo, che è la natura vivente e di cui l’Uomo è la massima espressione. Dio non è né buono, né cattivo; è entrambe le cose, senza che nessuno possa dire quale delle due caratteristiche prevalga. Noi esistiamo, perché Dio lo ha voluto e per questo non possiamo non pensare, pur non comprendendolo appieno, che abbia un progetto per tutta l’umanità. {22-10-2012}

 

Nicola Martella: Mauro Presutti, porto alla riflessione della tua mente quanto segue. L’idea da te presentata è più vicina allo gnosticismo, all’esoterismo e alle filosofie orientali che al cristianesimo biblico.

     ■ «Dio è il Bene e il Male»? Che ne dice la Scrittura? «Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male, e che non puoi tollerare lo spettacolo dell’iniquità, perché guardi i perfidi e taci quando il malvagio divora l’uomo che è più giusto di lui?» (Hb 1,13). Come può essere «il Male» Colui, che ha «gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male»? Come spiegare il resto del verso? Il popolo di Dio era diventato empio al punto di non ascoltare più le esortazioni di Dio; perciò, per punirlo, Egli chiamò i Babilonesi. Quindi, Dio funge da Giudice, che commina la sentenza. Un giudice, cha applica la legge giusta, non è malvagio.

 

     ■ «Dio è la Luce e il Buio»? La Scrittura la pensa diversamente: «Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre» (1 Gv 1,5).

 

     ■ «Dio non è né buono, né cattivo»: Sarebbe entrambe le cose? Ho già risposto sopra a ciò. Mi preme aggiungere ancora alcuni aspetti. Un profeta descrive una scena paradossale: ci sono commercianti giudei, che sono seduti sul cesso e, per scusare la propria coscienza, affermano che Dio non fa né bene né male, ossia non si ingerisce nelle umane vicende. «E in quel tempo avverrà che io frugherò Gerusalemme con delle torce, e punirò gli uomini che, immobili sulle loro fecce, dicono in cuor loro: “L’Eterno non fa né bene né male» (Sof 1,12). Dio annunciò il loro pensante giudizio e il saccheggio delle loro ricchezze e dei loro beni.

            Si parla di altri iniqui, che fanno gli atti più efferati (Sal 94,3-6), affermando in merito: « « « «L’Eterno non vede, il Dio di Giacobbe non ci fa attenzione» (v. 7). Dio smentisce tali stolti e non se ne starà cheto, anzi giudicherà i malvagi (vv. 8ss). Similmente ciò era quello, che affermavano gli idolatri, al tempo di Ezechiele, per fare i loro riti esecrandi: «L’Eterno non ci vede, l’Eterno ha abbandonato il paese» (Ez 8,12). Anche per loro il giudizio storico di Dio aspettava dietro all’angolo e sarebbe stato furente (v. 18).

 

     ■ Voglio ricordare che nella Bibbia «il male» o il «maligno» è il diavolo o Satana. Gesù insegnava: «Il vostro parlare sia: «Sì, sì; no, no»; poiché il di più viene dal maligno» (Mt 5,37). Egli insegnava a pregare: «...non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno» (Mt 6,13). Di lui Gesù rivelò, riferendosi a Genesi 3: «Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna» (Gv 8,44). Altri brani: Mt 13,19.38; Gv 17,15; Ef 6,16; 2 Ts 3,3; 1 Gv 2,13s; 3,12; 5,18s.

 

     ■ L’ibridismo e la commistione sono contro la natura di Dio e contro il messaggio dell’Evangelo. «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente» (2 Cor 6,14ss).

 

 

3. {Francesco Cicala}

 

Proprio perché Dio non è un buonista, Gesù ha affermato che la bontà di Dio è tesa nel salvare il peccatore perduto e senza speranza «Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui» (Gv 3,17).

     La bontà di Dio è un mezzo per spingere gli uomini al ravvedimento «Oppure disprezzi le ricchezze del sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?» (Rm 2,4)

     Nessuno potrà più scampare dalla morte seconda, contrariamente a ciò che dicono i cattolici, ossia che Dio alla fine perdonerà tutti. «Il Signore è lento all’ira ed è molto potente, ma non lascia il colpevole impunito» (Na 1,3). «E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco» (Ap 20,15).

     La bontà di Dio per i suoi figli non ha mai termine, anche quando non camminiamo secondo la sua volontà; ci priveremmo soltanto di uno stato di beatitudine con la disciplina del Signore, fino a quando non decidiamo di fare sul serio con Lui. «O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio» (Mi 6,8). {22-10-2012}

 

 

4. {Manu Luc}

 

Contributo: Buono, ma non buonista! Mi piace molto questa definizione. In realtà, la Bibbia dice che Dio è amore! Forse è nell’amore che si congiungono bontà, verità e giustizia? {24-10-2012}

 

Nicola Martella: Rispondo a tale domanda con i seguenti versi: «La clemenza e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate. La verità germoglierà dalla terra e la giustizia riguarderà dal cielo» (Sal 85,10s). Come si vede, per formare un tutto organico, ci vogliono sempre ambedue gli aspetti, apparentemente distanti fra loro; l’uno è spesso efflusso dell’altro (la pace proviene dalla giustizia; Is 32,17); oppure sono collaboratori come per il seme la terra sotto e la pioggia sopra (cfr. Sal 147,8; Is 55,10; Eb 6,7).

 

 

5. {Sefora Papagna}

 

Mi piace molto l’affermazione «Dio non è buonista». E che dire del fatto che solo avendo un’esperienza personale con Dio, solo cominciando a pensare che ciò, che ci accade di brutto nella vita, non accade per punire, ma solo per crescere. Solo così si comprende la bontà divina. A volte mi dico che Dio è «troppo buono». Non mi piace il buonismo, neanche il perbenismo. Penso che non piaccia neanche a Lui. Lui ti dice le cose in faccia, così come stanno, senza mezze misure. Ho imparato a non preoccuparmi del futuro lontano, anche perché ci sarà una soluzione. Affannarsi poi per giorni, che non sappiamo nemmeno se saranno nostri, che utilità ci sarebbe? Matteo 6,26-28 è perfetto per gli affanni quotidiani. Grazie, Nicola Martella. {29-06-2013}

 

Nicola Martella: Sulla questione se «ciò, che ci accade di brutto nella vita, non accade per punire, ma solo per crescere», rimando al tema «Sofferenza e fede». Si veda pure il tema «Da Dio può venire solo benedizione?».

 

 

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Edoardo Piacentini: Non basta udire, non basta ricevere la Parola della verità; perché essa compia l’opera sua, bisogna tradurla in pratica nella vita! Il fratello del Signore così esorta i credenti: «Siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi. Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com’era. Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell’opera, costui sarà beato nel suo operare» (Giacomo 1,22-25). {22-10-2012}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Dio_buono_Ori.htm

22-10-2012; Aggiornamento: 02-07-2013

 

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