Si può
sopportare a lungo la fame, ma non la sete. Chi ha conosciuto la vita nel
deserto o in un luogo arido, sa che cosa sia avere sete. Gente, che dai
Paesi meridionali dell’Africa si recano al nord, con l’intento di approdare in
Europa, sono costrette ad attraversare deserti, che possono costare loro la
vita, se hanno preso poca acqua con sé. In effetti, tante persone soccombono, e
la sabbia diventa la loro tomba.
L’arsura del
suolo e la sete fisica dell’uomo divennero, da antica data, una metafora della
sete spirituale, che il credente aveva di Dio e della sua benefica
presenza.
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Nicola Martella}
▲
Per
l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare
la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al
tema):
■ I fatti
storici dell’esodo: «[A Israele nel deserto] desti loro pane dal cielo,
quando erano affamati; e facesti scaturire acqua dalla rupe, quando erano
assetati, e dicesti loro che andassero a prendere possesso del paese, che avevi
giurato di dare loro... E desti loro il tuo buono spirito per istruirli, e non
rifiutasti la tua manna alle loro bocche, e desti loro dell’acqua, quando erano
assetati» (Ne 9,15.20).
■ L’intervento
di Dio nella storia: «Affamati e assetati, l’anima veniva meno in loro... egli ha saziato l’anima assetata, e ha ricolmato di beni l’anima affamata»
(Sal 107,5.9).
■ I bisogni
nelle tragedie storiche: «Venite incontro all’assetato con dell’acqua, o
abitanti del paese di Tema; recate del pane ai fuggiaschi» (Is 21,14).
■ La sete del
credente: «L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente: Quando verrò e
comparirò al cospetto di Dio?» (Sal 42,2). «O Dio, tu sei il Dio mio, io
ti cerco dall’alba; l’anima mia è assetata di te, la mia carne ti brama in una
terra arida, che langue, senz’acqua» (Sal 63,1; 143,6).
■ La
promessa escatologica: «Il suolo assetato diverrà un luogo di sorgenti
d’acqua» (Is 35,7). «Io spanderò delle acque sul suolo assetato, e dei
ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio spirito sulla tua progenie, e la mia
benedizione sui tuoi rampolli; ed essi germoglieranno come in mezzo all’erba,
come salici in riva a correnti d’acque» (Is 44,3s).
■ L’invito
messianico: «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che
non avete danaro venite, comprate, mangiate! Venite, comprate senza danaro,
senza pagare, vino e latte!» (Is 55,1).
■ Gesù
promise: «Beati quelli, che sono affamati ed assetati della giustizia,
perché essi saranno saziati» (Mt 5,6).
■ Gesù
insegnò: «Chi beve dell’acqua, che io gli darò, non avrà mai più sete;
anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua, che
scaturisce in vita eterna» (Gv 4,14).
■ Gesù
invitò: «A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della
vita... E chi ha sete venga: chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita»
(Ap 21,6; 22,17).
2. {Michele Savino}
▲
È molto bello il
paragone fatto tra i due laghi della Palestina (uno ricco di vita,
l’altro privo di ogni forma di vita a causa dell’altissima concentrazione di
sale), seppur alimentati dallo stesso fiume.
Anche Gesù
fa un accostamento molto interessante fra l’acqua di un comune pozzo o di una
sorgente terrena e l’acqua che proviene dal cielo: «Chiunque beve di
quest’acqua, avrà sete di nuovo, ma chi beve dell’acqua che io gli darò,
non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte
d’acqua che scaturisce in vita eterna» (Giovanni 4,13-14). Conosciamo bene
il racconto del Vangelo dell’incontro di Gesù con una donna samaritana, presso
il pozzo di Giacobbe. L’acqua che Gesù offriva, era la vita spirituale,
che scaturisce direttamente da Lui e che è impiantata e mantenuta viva nel cuore
del credente dalla presenza costante e dall’opera efficace dello Spirito Santo.
L’acqua del pozzo di Giacobbe, per quanto eccellente potesse essere, dissetava
momentaneamente, perché subito dopo tornava la sete imperiosa come prima, per
cui se ne doveva attingere dell’altra dal pozzo. L’acqua che Gesù offriva,
invece, era così straordinaria che chiunque ne beveva, non aveva più
sete, perché essa diventava in lui una fonte inesauribile di vita e
benedizione!
Riflettevo e
consideravo questo racconto del Vangelo, per giungere alla stessa conclusione
della donna samaritana: L’uomo ha assolutamente bisogno di quest’acqua!
Come quella donna, ciascuno di noi deve comprendere per prima cosa che l’acqua
offerta da Gesù non è un’acqua comune, e poi che la nostra situazione spirituale
è «arsa» completamente dal peccato, e, infine, che chi ci offre l’unica vera
soluzione soddisfacente alla nostra sete spirituale, non è un uomo ma,
addirittura, Colui che ha creato ogni cosa!
Come non
pensare allora che ancora oggi, in questo preciso istante, l’invito di
Gesù è rivolto al cuore e alla coscienza di chi ascolta!
Chi ha sete
vada a lui e beva! Gesù ha un’acqua viva per tutti quelli, che sono «stanchi
e oppressi» dal carico pesante del peccato (Evangelo di Matteo 11,28). Cosa fare
allora? Bere all’unica sorgente, che contiene dell’acqua! Accogliendo, di
conseguenza, l’invito della Parola del Signore:
«Egli cambia
il deserto in lago e la terra arida in sorgenti d’acqua» (Salmo 107 35).
{11-01-2014}
3. {Bruno Salvi}
▲
Condivido il tuo
scritto sulla riflessione e sulla necessità dell’acqua per l’uomo e la vita
spirituale del credente. Importante è quanto scrivi che non bisogna solo
desiderare ma anche decidersi di bere. In Gv 7,37b si legge: «Se
qualcuno ha sete, venga a me e beva». Anche Ef 3,16-21 è un brano e
un concetto di fondamentale importanza per la crescita e la volontà, che lo
spirito di Dio ai giorni nostri vuole compiere in coloro che gli ubbidiscono.
{11-01-2014}
4. {Emily Puglisi}
▲
Penso che mangiare e bere sono gli atti che
garantiscono la vita biologica all’essere umano. Rapportati a Dio ci
fanno comprendere quanto abbiamo bisogno di Lui. Non possiamo vivere
appieno senza «mangiare e bere» riguardo alla sua Parola. Sarebbe una vita
sterile, come purtroppo lo è per molti, che non hanno fede nell’amore di
Dio. E dobbiamo «scegliere» di nutrirci. {11-01-2014}
5. {}
▲
6. {}
▲
7. {}
▲
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {}
▲
12. {Autori
vari}
▲
■
Luisa Lauretta: Amen. Peccato che certuni preferiscano
morire di sete. {11-01-2014}
■
Claudia Arcangeli: Non dimentichiamo che
l’uomo è fatto del 70% di acqua, e ciò deve far riflettere. {11-01-2014}
►
URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Bisogno_H2O_OiG.htm
11-01-2014; Aggiornamento:
13-01-2014