«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

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«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1

  È ciò che dicono gli altri su Gesù.

  Ecco le parti principali: Gesù nei mass-media

Gesù fra teologia e filosofia

Gesù fra filosofia e ideologia

Gesù fra ideologie e religioni

Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2

  È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

  Ecco le parti principali:

Gesù nella Bibbia e nella storia

La questione giudaica

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Vedi al riguardo le recensioni.

Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ASSOCIARE ALTRI A CRISTO

È LA VIA VERSO IL PAGANESIMO

 

 di Nicola Martella

 

Cristocentrici: «Solo Cristo, tutto Cristo, Cristo sopra tutto, Cristo al centro, Cristo senza se e senza ma, Cristo e solo Lui, senz’altro e senza altri» (Nicola Martella).

 

Alcuni hanno detto che noi, cristiani biblici d’oggi, ci troviamo sulle spalle dei giganti della fede del passato; ciò ha una certa verità. Dal tempo degli apostoli fino ad oggi, la storia della chiesa è stata segnata da grandi uomini

Solo Cristo

di fede, che si sono attenuti strettamente alla sacra Scrittura, senza compromessi e senza deviare a destra o a sinistra. Alcuni di loro sono diventati martiri per mano di pagani (Giacomo, Pietro, Paolo), altri per mano del potere religioso (p.es. Catari, Hus e tutte le vittime della santa Inquisizione e di altri organi religiosi di qualsiasi denominazione e specie).

     Pensiamo al fatto che le promesse fatte da Dio ad Abramo hanno avuto grandi effetti per i suoi posteri, gli Israeliti, e anche per noi cristiani gentili, essendo diventati in Cristo figli di Abramo e suoi eredi. «E se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abramo, eredi, secondo la promessa» (Gal 3,29). Tuttavia, anche Abramo, essendo stato afflitto da gravi problemi morali e spirituali, divenne un testimone della grazia di Dio nella sua vita. Una volta morto, egli non poté essere d’aiuto a nessuno, né soccorrere la sua progenie; egli stesso poteva solo aspettare la risurrezione corporale, ossia la redenzione finale. Infatti, il resto fedele d’Israele, rivolgendosi al Dio vivente, dovette confessar quanto segue riguardo ai suoi insigni progenitori e giganti della fede: «Guarda dal cielo, e mira dalla tua dimora santa e gloriosa: Dove sono il tuo zelo, i tuoi atti potenti? Il fremito delle tue viscere e le tue compassioni non si fanno più sentire verso di me. Nondimeno, tu sei nostro padre; poiché Abrahamo non sa chi siamo, e Israele [= Giacobbe] non ci riconosce. Tu, o Eterno, sei nostro padre, il tuo nome, in ogni tempo, è “Riscattatore nostro» (Is 63,15s; 64,8).

     In Ebrei 11 la lista di uomini e donne di fede è lunga, e ognuno di loro, a suo modo, ha fatto qualcosa di straordinario. Se si guarda la loro vita, tutti erano affetti da certe macchie morali o da certe debolezze. Nessuno di loro fu associato a Cristo, per divenire suo coadiutore necessario nell’opera della grazia, per fregiarsi del titolo di mediatore, di cooperatore di salvezza, di corredentore o di qualunque altra etichetta onorifica, che esprimesse una partecipazione tale all’opera di redenzione, che sono rimasti indispensabili per garantire la giustificazione, il perdono e la salvezza dinanzi a Dio. L’autore dell’epistola agli Ebrei li considerò solo testimoni della grazia di Dio e della fede biblica e concluse: «Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da un così gran nuvolo di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, corriamo con perseveranza l’arringo che ci sta dinanzi, riguardando a Gesù, precursore e perfezionatore della fede, il quale per la gioia che gli era posta dinanzi sopportò la croce sprezzando il vituperio, e s’è posto a sedere alla destra del trono di Dio» (Eb 12,1s). Solo Gesù Cristo è il Mediatore, il Garante della salvezza e Colui che porterà i redenti alla perfezione.

     Sebbene possiamo essere grati dei giganti della fede del passato (p.es. Lutero, Calvino, Zwingli... ), e ogni denominazione ha persone del passato, a cui far riferimento, tutte le loro opere mostrano luci ed ombre. Laddove erano veramente dei rigenerati, anche loro sono stati solo testimoni della «sola grazia» nella loro vita.

      Guai a voler associare loro e altri a Cristo e alla sua opera perfetta. Essi erano solo ambasciatori del fatto che Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, per dare così a tutti il modo di accedere alla grazia immeritata (2 Cor 5,18-21). Nessuno dei personaggi del Nuovo Testamento, all’infuori di Gesù Messia, né altri insigni credenti biblici del passato potranno mai garantirci giustificazione e salvezza dinanzi a Dio, né fungere come nostro mediatore. Solo chi è Dio e Uomo può garantirci in perpetuo: «Uno è infatti Dio, uno e mediatore di Dio e degli uomini, l’uomo Cristo Gesù» (1 Tm 2,5).

     Chi vuol trovare altre vie e sotterfugi religiosi, crea solo mitologia religiosa, che non salverà alcuno, ma anzi, predicando un altro evangelo (Gal 1,6-9; 2 Cor 11,3s), porterà se stesso e le persone solo a perdizione.

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/A1-Associa_a_Cristo_OiG.htm

20-09-2011; Aggiornamento:

 

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