«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

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VERITÀ EMANCIPANTE

 

 a cura di Nicola Martella

 

«Chi comprende la dottrina di Cristo, ha la stessa sensazione come un uccello, che fin lì non sapeva di avere delle ali e che ora, improvvisamente, si rende conto che può volare, essere libero e non aver più bisogno di temere» (Leo Tolstoj).

 

CigniAbbiamo letto tante storie di animali, che sono cresciuti con altri di specie diversa e che, perciò, si credevano di essere uguale a tali altri animali. Ci ricordiamo del «brutto anatroccolo» che, diventato cigno, si rese conto della sua identità solo quando vide altri cigni, con cui finalmente poté identificarsi.

     Qui abbiamo a che fare con un uccello, che non è cosciente di avere delle ali, magari perché gli animali con cui vive, non ne hanno. Poi, un giorno, viene a contatto con altri uccelli della stessa specie e nota che essi hanno le ali e che con esse possono volare. Improvvisamente diventa cosciente che anche lui ha le stesse ali e sente inconsciamente l’impeto di usarle, per seguire i suoi simili, che si alzano in volo. Dopo i primi goffi tentativi, si libra in volo e diventa naturale staccarsi da terra e avere un’altra prospettiva della realtà: dall’alto.

     Similmente accade a quella persona, che finalmente scopre l’insegnamento di Cristo, ossia che la salvezza è per grazia mediante la fede in Cristo, il Figlio di Dio. Nel momento che accetta Gesù come proprio Salvatore e Signore, si rende conto che è salvato per il sangue di Cristo, giustificato da Dio, rigenerato dallo Spirito Santo. Non deve far più nulla per guadagnarsi la salvezza, né deve più temere la santa ira di Dio o il giusto giudizio del Signore.

     Come per l’uccellino, che diventa uccello, il credente ottiene ali forti, che lo possono sorreggere. Ancor più è paragonabile al bruco che, per metamorfosi, diventa farfalla e può volare alto. La Scrittura afferma letteralmente: «E non vi schematizzate insieme a questo mondo, ma sperimentate una metamorfosi mediante il rinnovamento della vostra mente» (Romani 12,2). Mentre i lombrichi rimangono tali per sempre, il bruco può uscire da tale esistenza bidimensionale e, mediante la metamorfosi dell’essere, accedere a un’esistenza tridimensionale e di alto livello. Così avviene per chi comprende la dottrina di Cristo, che è Dio fatto uomo, per espiare i peccati dell’umanità e che salva per sempre chiunque crede in lui.

     Quando nel bosco verrà l’incendio, tutti gli animali terrestri avranno poca libertà di manovra e limitate possibilità di scampare. Gli animali alati (uccelli, insetti) possono volare via e scampare, poiché le loro ali sono la loro risorsa e la loro garanzia. Così è per i credenti che, avendo Gesù, sono passati dalle tenebre alla luce (At 26,18; 1 Pt 2,9), dalla morte alla vita (Gv 5,24; 1 Gv 3,14), dalla condanna alla salvezza (Rm 8,1); il Signore Gesù garantirà per loro e li farà scampare dal giudizio.

     Comprende e vivere la «dottrina di Cristo» (2 Gv 1,9), ossia l'insegnamento di Gesù e riguardo al Messia promesso, ciò dà una marcia in più nella vita di tutti i giorni, come sono le ali per l’uccello. La vista dall’alto permette di valutare meglio le cose e di orientarsi nell’esistenza con maggiore discernimento e consapevolezza.

 

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Pietro Calenzo

2. Andrea Angeloni

3. Stefano Frascaro

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12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Pietro Calenzo}

 

Bello, scritturale, il paragone tra la nuova vita, che sboccia nella farfalla, animale bellissimo, e la vita del credente. Tornando al bozzolo, che pur prima non era propriamente affascinante, è pur garanzia di un futuro santo è felice. Sì, la vera vita sboccia per la fede nel Signore Gesù Cristo e per la opera della Persona dello Spirito Santo nella nostra vita. È pertinente anche il paragone del «brutto anatroccolo». Come anche per il povero Calimero, i credenti non si rendono conto che, dopo l’ora della pulizia di Dio delle loro anime, acquistano la piena consapevolezza della loro vera identità. Molto spesso, è vero, sono impacciati, ma quanto sono graditi al Signore quei primi movimenti infantili, impacciati; in fondo chi è appena nato, è sempre goffo, ma grazioso nei suoi primi passi. Ma è altresì vero che nel DNA spirituale di queste nuove creature è innata la necessità e l’esigenza «spirituale» del volare, di unirsi in volo agli altri confratelli, che sono già in volo da più o tanto tempo. E così che s’inizia il circolo della nuova vita in Gesù Cristo. {06-06-2013}

 

 

2. {Andrea Angeloni}

 

Tutta l’umanità, che non riconosce Dio e non accetta il suo unigenito Figlio Gesù come Salvatore e Signore nella propria vita, si trova in una fase di stallo; ma come negli esempi descritti nell’articolo del bruco e del brutto anatroccolo ha la possibilità di un cambiamento. Mentre però quest’ultimi avranno una naturale trasformazione e potranno vivere un’esistenza differente, l’uomo senza la propria ammissione di peccaminosità e di un sincero pentimento verso Dio rimarrà tristemente involuto per tutta la sua esistenza. {06-06-2013}

 

 

3. {Stefano Frascaro}

 

Lessi, molto tempo fa, un libro di un’aquila, che era nata in un pollaio, poiché il suo uovo era stato depositato lì. E quest’uovo venne covato da una gallina, e quando nacque vide intorno a se pulcini e galline, e vedeva sempre galline e pulcini. E non volava perché le galline e i pulcini non volano. E beccava perché i pulcini e le galline beccano per terra. Essa guardava ammirata gli animali maestosi, con becchi forti come pietre e artigli fermi come catene, che volavano alte nel cielo sospirando, pensando come sarebbe stato bello poter volare come loro. Solo quando, passati gli anni ed era oramai vecchia, riuscì a vedere quello che era, specchiandosi dentro una pozza d’acqua, e ripensò al tempo perduto.

     Ora, grazie a Dio, noi è vero che nasciamo polli, ma in realtà siamo tutti aquile. E non dobbiamo attendere di diventare vecchi per accorgercene, poiché il nostro specchio è la Parola di Dio! Leggendola possiamo vedere veramente chi siamo, possiamo vedere che per «diventare aquile» e volare in alto, sollevandosi dal letame, in cui razzolano le galline, basta accettare Cristo prima come personale Salvatore, ma specialmente «farlo Signore» della propria vita! {08-06-2013}

 

 

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12. {Autori vari}

 

Maurizio Marino: Molto bella la descrizione dell’«essere una nuova creatura». {06-06-2013}

 

URL: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Verita_emanci_EdF.htm

05-06-2013; Aggiornamento: 08-06-2013

 

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