«Chi
comprende la dottrina di Cristo, ha la stessa sensazione come un uccello, che
fin lì non sapeva di avere delle ali e che ora, improvvisamente, si rende conto
che può volare, essere libero e non aver più bisogno di temere» (Leo Tolstoj).
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Abbiamo
letto tante storie di animali, che sono cresciuti con altri di specie
diversa e che, perciò, si credevano di essere uguale a tali altri animali. Ci
ricordiamo del «brutto anatroccolo» che, diventato cigno, si rese conto
della sua identità solo quando vide altri cigni, con cui finalmente poté
identificarsi.
Qui abbiamo a
che fare con un uccello, che non è cosciente di avere delle ali, magari
perché gli animali con cui vive, non ne hanno. Poi, un giorno, viene a contatto
con altri uccelli della stessa specie e nota che essi hanno le ali e che con
esse possono volare. Improvvisamente diventa cosciente che anche lui ha le
stesse ali e sente inconsciamente l’impeto di usarle, per seguire i suoi simili,
che si alzano in volo. Dopo i primi goffi tentativi, si libra in volo e diventa
naturale staccarsi da terra e avere un’altra prospettiva della realtà:
dall’alto.
Similmente
accade a quella persona, che finalmente scopre l’insegnamento di Cristo, ossia
che la salvezza è per grazia mediante la fede in Cristo, il Figlio di
Dio. Nel momento che accetta Gesù come proprio Salvatore e Signore, si rende
conto che è salvato per il sangue di Cristo, giustificato da Dio, rigenerato
dallo Spirito Santo. Non deve far più nulla per guadagnarsi la salvezza, né deve
più temere la santa ira di Dio o il giusto giudizio del Signore.
Come per
l’uccellino, che diventa uccello, il credente ottiene ali forti, che lo
possono sorreggere. Ancor più è paragonabile al bruco che, per
metamorfosi, diventa farfalla e può volare alto. La Scrittura afferma
letteralmente: «E non vi schematizzate insieme a
questo mondo, ma sperimentate una metamorfosi mediante il rinnovamento della
vostra mente» (Romani 12,2). Mentre i
lombrichi rimangono tali per sempre, il bruco può uscire da tale esistenza
bidimensionale e, mediante la metamorfosi dell’essere, accedere a un’esistenza
tridimensionale e di alto livello. Così avviene per chi comprende la dottrina di Cristo, che è Dio fatto uomo, per espiare i
peccati dell’umanità e che salva per sempre chiunque crede in lui.
Quando nel bosco verrà l’incendio, tutti gli animali terrestri
avranno poca libertà di manovra e limitate possibilità di scampare. Gli animali
alati (uccelli, insetti) possono volare via e scampare, poiché le loro ali sono
la loro risorsa e la loro garanzia. Così è per i credenti che, avendo Gesù, sono
passati dalle tenebre alla luce (At 26,18; 1 Pt 2,9), dalla morte alla vita (Gv
5,24; 1 Gv 3,14), dalla condanna alla salvezza (Rm 8,1); il Signore Gesù
garantirà per loro e li farà scampare dal giudizio.
Comprende e vivere la «dottrina di Cristo»
(2 Gv 1,9), ossia l'insegnamento di Gesù e riguardo al Messia promesso, ciò dà
una marcia in più nella vita di tutti i giorni, come sono le ali per l’uccello.
La vista dall’alto permette di valutare meglio le cose e di orientarsi
nell’esistenza con maggiore discernimento e consapevolezza.
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I contributi sul tema
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)
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1. {Pietro Calenzo}
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Bello, scritturale, il paragone tra la nuova
vita, che sboccia nella farfalla, animale bellissimo, e la vita del
credente. Tornando al bozzolo, che pur prima non era propriamente affascinante,
è pur garanzia di un futuro santo è felice. Sì, la vera vita sboccia per
la fede nel Signore Gesù Cristo e per la opera della Persona dello Spirito Santo
nella nostra vita. È pertinente anche il paragone del «brutto anatroccolo».
Come anche per il povero Calimero, i credenti non si rendono conto che,
dopo l’ora della pulizia di Dio delle loro anime, acquistano la piena
consapevolezza della loro vera identità. Molto spesso, è vero, sono
impacciati, ma quanto sono graditi al Signore quei primi movimenti
infantili, impacciati; in fondo chi è appena nato, è sempre goffo, ma grazioso
nei suoi primi passi. Ma è altresì vero che nel DNA spirituale di queste nuove
creature è innata la necessità e l’esigenza «spirituale» del volare, di
unirsi in volo agli altri confratelli, che sono già in volo da più o
tanto tempo. E così che s’inizia il circolo della nuova vita in Gesù Cristo.
{06-06-2013}
2. {Andrea Angeloni}
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Tutta l’umanità, che non
riconosce Dio e non accetta il suo unigenito Figlio Gesù come Salvatore e
Signore nella propria vita, si trova in una fase di stallo; ma come negli
esempi descritti nell’articolo del bruco e del brutto anatroccolo ha la
possibilità di un cambiamento. Mentre però quest’ultimi avranno una
naturale trasformazione e potranno vivere un’esistenza differente, l’uomo
senza la propria ammissione di peccaminosità e di un sincero pentimento verso
Dio rimarrà tristemente involuto per tutta la sua esistenza. {06-06-2013}
3. {Stefano Frascaro}
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Lessi, molto tempo
fa, un libro di un’aquila, che era nata in un pollaio, poiché il suo uovo
era stato depositato lì. E quest’uovo venne covato da una gallina, e
quando nacque vide intorno a se pulcini e galline, e vedeva sempre galline e
pulcini. E non volava perché le galline e i pulcini non volano. E beccava perché
i pulcini e le galline beccano per terra. Essa guardava ammirata gli animali
maestosi, con becchi forti come pietre e artigli fermi come catene, che
volavano alte nel cielo sospirando, pensando come sarebbe stato bello poter
volare come loro. Solo quando, passati gli anni ed era oramai vecchia,
riuscì a vedere quello che era, specchiandosi dentro una pozza d’acqua, e
ripensò al tempo perduto.
Ora, grazie a Dio, noi è vero
che nasciamo polli, ma in realtà siamo tutti aquile. E non dobbiamo
attendere di diventare vecchi per accorgercene, poiché il nostro specchio è
la Parola di Dio! Leggendola possiamo vedere veramente chi siamo, possiamo
vedere che per «diventare aquile» e volare in alto, sollevandosi dal
letame, in cui razzolano le galline, basta accettare Cristo prima come
personale Salvatore, ma specialmente «farlo Signore» della propria vita!
{08-06-2013}
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12. {Autori
vari}
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Maurizio Marino: Molto bella la descrizione dell’«essere una nuova creatura». {06-06-2013}
URL: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Verita_emanci_EdF.htm
05-06-2013; Aggiornamento:
08-06-2013 |