Un surrogato è il
sostituto a buon mercato e di bassa qualità di un prodotto originale, che
non è a disposizione. Ad esempio, durante la guerra mondiale i fagioli, l’orzo o
la cicoria arrostiti furono dati al posto del caffè. Un surrogato, essendo un
sostituto, ha chiaramente una parvenza della cosa originaria, ma non la vera
sostanza.
La stessa cosa
accade nel campo religioso, dove l’offerta di surrogati, che imitano la
vera fede biblica, sono tanti.
Ecco una lista
di tali surrogati religiosi (in ordine alfabetico):
■ Contenuti
religiosi importati da altre religioni e cristianizzati
■ Formalismo
religioso
■ Idolatria
■ Preghiere
ripetitive
■ Raduni in
cui si alimentano aspetti estetici (se non la carne) e non la comunione fraterna
■ Religione
dell’apparenza
■ Riti e
formule vuoti
■
Superstizioni varie cristianizzate…
Che cosa ci metteresti tu?
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1.
Per l’approfondimento biblico
(Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare contributi confacenti al tema):
■ «L’Eterno non
guarda a quello a cui guarda l’uomo: l’uomo riguarda all’apparenza, ma
l’Eterno riguarda al cuore» (1 Sm 16,7).
■ Il Messia
«respirerà come profumo il timor dell’Eterno, non giudicherà
dall’apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire» (Is 11,3).
■ «Guardatevi
dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini per essere
osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro
che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non far suonare la tromba
dinanzi a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per
essere onorati dagli uomini… E quando pregate, non siate come gli ipocriti;
poiché essi amano di fare orazione stando in piè nelle sinagoghe e ai canti
delle piazze, per essere veduti dagli uomini… E quando pregate, non
blaterate come i pagani; infatti, essi pensano d’essere esauditi per il loro
molto parlare» (Mt 6,1s.5.7).
■ «Guardatevi
dagli scribi, i quali passeggiano volentieri in lunghe vesti e amano i
saluti nelle piazze e i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
essi che divorano le case delle vedove e fanno per apparenza lunghe orazioni.
Costoro riceveranno maggior condanna» (Mt 23,14).
■ «Non
giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate con giusto giudizio» (Gv
7,24).
■ «Voi
guardate all’apparenza delle cose» (2 Cor 10,7).
■ «Il
vostro ornamento non sia l’esteriore…
ma l’essere nascosto del
cuore fregiato dell’ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico,
che agli occhi di Dio è di gran prezzo» (1 Pt 3,3s).
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2.
Contributi dei lettori
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Silvano Creaco}
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Una prima cosa, che inserirei fra i surrogati è
l’iperattivismo, in cui alcuni credenti cadono. Mi spiego meglio: Spesso
capita ancora che consapevoli dei nostri fallimenti spirituali e incapaci di
affrontarli e di portarli al Signore, ci lanciamo in una forma d’iperattivismo;
ciò facendo, non ci rendiamo conto che lo stiamo usando come balsamo per i
nostri problemi.
Hai elencato fra i surrogati il formalismo religioso. Personalmente vorrei, a
tal proposito, creare una sorta di sottospecie del formalismo, che è quello che
considero il surrogato dei surrogati, e cioè il «legalismo», un malessere
che si sta
diffondendo a macchia d’olio nell’ambito delle
chiese. Non scendendo nel merito della questione, una cosa voglio ancora
scriverla, e cioè: attenzione a coloro che vi cibano di un tale surrogato
caricandovi di pesi che nemmeno loro sarebbero in grado di portare!
{19-04-2011}
2. {Nicola Martella}
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Abbiamo visto che un «surrogato» è un
sostituto a buon mercato, quindi di qualità scadente; la forma sembra
quella giusta, ma il contenuto è un altro. I surrogati
religiosi mettono molta enfasi sulla spiritualità come commozione
(sentimenti). La devozione biblica pone l’enfasi sulla santificazione
(sottomissione e ubbidienza a Dio).
L’enfasi sulla commozione è
mostrata da certi inni (sono termometro di un’epoca), in cui si parla di
sensazioni, percezioni, toccamenti, sentimenti, impulsi, emozioni, brame, ecc;
tutto si basa sulla psiche. Ciò si accompagna ai sensazionalismi e alla
spettacolarizzazione della «fede». Una tale spiritualità è ora alle stelle, ora
alle stalle.
La devozione biblica, invece, è
una rapporto personale col Signore, basato sulla sua grazia, a cui rispondo con
mia ubbidienza; essa è un atteggiamento mentale di uno spirito rinnovato e
pronto a fare la volontà di Dio (Rm 12,1ss).
3. {Salvatore Paone}
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Di cose da elencare
ce ne sono forse tante, ma ricordiamoci che il popolo di Dio, ossia la «sposa di
Cristo», è stata comprata a caro prezzo.
Purtroppo per
quanto lo Spirito sia pronto, la carne è debole e di questa debolezza ne
paghiamo le conseguenze. Una delle più diffuse è appunto la «maldicenza»;
anche al riguardo «un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta». È una
vera e propria piaga che esiste nella chiesa di Cristo; o dico con un sentimento
di dispiacere.
Al posto di tanti surrogati,
preferirei una buona moralità, il buon senso e sopratutto una buona creanza
nei rapporti sociali; alcuni, sebbene si definiscano credenti, di natura divina
ne mostrano ben poca.
{20-04-2011}
4. {}
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5. {}
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6. {Vari
e brevi}
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Ecco
una lista di tali surrogati religiosi suggerita dai lettori:
■
Stefano Frascaro: Ipocrisie.
{31-08-2010}
■
Giuseppe Chindemi: L’ignoranza è la più
diffusa dei surrogati. {31-08-2010}
■
Silvano Creaco: Individualismo e
legalismo. {04-09-2010}
■
Pietro Calenzo: I particolarismi
per questo o quel fratello, piuttosto che per un altro. Da evitarsi qualsiasi
dottrina demagogicamente addobbata e incensata, che non sia chiaramente
scritturale.
{20-04-2011}
► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/A1-Surrogati_religiosi_EdF.htm
19-04-2011; Aggiornamento: 21-04-2011