«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali:

Scenario biblico

Vita di comunità

Abbecedario riflessivo

Ad acta

Dietro il velo

Casella postale biblica

Variazione delle costanti

Puntigli e indovinelli

Sapienza da quattro soldi

Massime e minime

Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PARLIAMO DI GESÙ, NON DI BABBO NATALE?

DISCUTIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Parliamo di Gesù, non di Babbo Natale».

     Provate a cercare su Facebook «Babbo Natale», vi renderete conto di quanti account portino tale nome, quante centinaia di pagine e gruppi siano dedicate a tale mito e quante letterine siano scritte a tale mito!

     Ecco il nome di alcune pagine:

 

■ A spasso con le renne di Babbo Natale

■ Aspettando Babbo Natale

■ Babbo Natale - La Magica Avventura

■ Babbo Natale (varie pagine)

■ Babbo Natale 25 Dicembre

■ Babbo Natale a domicilio (agenzia di animazione Clown)

■ Babbo Natale e il trasloco della Befana

■ Babbo Natale e Natale tutto l’anno

■ Babbo Natale in Versiliana

■ Babbo Natale Non Esiste (spettacolo o kermesse su Babbo Natale)

■ Babbo Natale passa in profumeria

■ Babbo Natale Professionale

■ Babbo Natale run

■ Babbo Natale sta chiamando

■ Babbonatale.fi: la web TV su Babbo Natale

■ Caro Babbo Natale

■ Caro Babbo Natale... vorrei...

■ Casa di Babbo Natale di... (+ nome di luoghi)

 

■ Fabbrica Di Babbo Natale

■ Il Mondo di Babbo Natale

■ Il Paese Di Babbo Natale

■ Il Palazzo di Babbo Natale

■ Il Villaggio Di Babbo Natale di... (varie pagine + nome di luoghi)

■ In Lapponia con Babbo Natale e le renne

■ La Casa dei Biscotti di Babbo Natale

■ La Casa di Babbo Natale (varie pagine)

■ La Fattoria di Babbo Natale

■ La Grotta Di Babbo Natale

■ La tua foto con Babbo Natale

■ La Vera Grotta Di Babbo Natale

■ L’Albergo di Babbo Natale

■ Letterina Babbo Natale

■ Merenda con Babbo Natale

■ Mio Babbo Natale

■ Riccione Xmas... inseguiamo Babbo Natale!

■ Sulle tracce di Babbo Natale (+ nome di luoghi)

E così via...

 

Babbo Natale?

 

Molte di queste pagine hanno scopi commerciali. Di qualcuna ho avuto l’impressione che serva solo come «specchio per le allodole», per carpire dati di ingenui utenti (e-mail, indirizzi, ecc.), specialmente le cosiddette «letterine a Babbo Natale). Non si escludono altre intenzioni criminali.

     Alle pagine si aggiungono, come detto, veri e propri account si persone, che si nascondono dietro a Babbo Natale. Poi, ci sono svariati gruppi con nomi, che contengono Babbo Natale nel titolo.

 

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Giuseppe Verduci

2. Ivan Montagnani

3. Karen Vecchini

4. Luca Tamburrino

5. Roberto Elia

6.

7.

8.

9.

10.

11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Giuseppe Verduci}

 

Sono pienamente d’accordo con il post di Nicola che tratta un tema, su cui tutti i credenti devono riflettere e trarre le dovute considerazioni. Il tema del Babbo Natale non è certamente un argomento biblico, né ha attinenza con il Signore e Salvatore Cristo Gesù. Certamente viene usato a scopo commerciale, per incentivare la vendita dei prodotti dolciari, dei giocattoli, e anche strumentalmente usato per la vendita di altri prodotti con la scusa del Natale. Più volte abbiamo sentito una persona adulta affermare che Babbo Natale è venuto anche per lui. Purtroppo, Nicola, questo è l’effetto della trasformazione fatta dalla Chiesa Cattolica dell’adorazione di Gesù come Figlio di Dio sceso sulla terra per salvare l’uomo, in tradizioni di festività e di ricorrenza per la nascita di Gesù. Ecco il Gesù Bambino, il piccolo fanciullo in una stalla, riscaldato dal fiato di due animali, mentre i pastori intorno suonano. Il risultato è stato quello del successivo arrivo, come la storia insegna, del Babbo Natale, delle letterine a Babbo Natale, quindi dell’instaurarsi di un meccanismo che ha generato questo mito. Certo, questo mito è da abbattere; e i credenti devono farlo, proprio nei prossimi giorni, con l’occasione che si presenta di parlare del Figlio di Dio, che si è incarnato, diventato uomo per offrire la salvezza a chiunque accetti di riceverlo nel proprio cuore. Dobbiamo ricordare a tutte le persone che Gesù va lodato, onorato, adorato tutti i giorni, come Colui che è salito al posto nostro sulla croce, per salvarci. Lo ha fatto con il suo immenso grande e smisurato amore. Sì, per il credente tutti i giorni è Natale. Diciamolo alle persone, richiamiamo la loro attenzione sui miti destinati sempre a cadere, mentre Gesù, morto sulla croce è risorto. Gloria a Dio. {10-12-2014}

 

 

2. {Ivan Montagnani}

 

Contributo: Sante parole! Tra befane, folletti e babbi natali e cartoni animati e via dicendo, stiamo facendo crescere dei figli in un mondo illusorio e li rimbambiamo e basta! La cosa più giusta da fare sarebbe insegnare ai propri figli un lavoro, un’attività da svolgere fin da quando sono bambini. {10-12-2014}

 

Ivan Montagnani: Ma finiamola con questi integralismi! Gli integralismi religiosi non hanno mai portato niente di buono. È come se io dicessi, finiamola di pensare alla marmellata, pensiamo a Gesù! C’è un tempo per ogni cosa non vi pare? Un tempo per pregare ed essere seri e un tempo per giocare e fantasticare! {10-12-2014}

 

Luca Tamburrino: Io non sono fondamentalista. Dico solo che dovremmo far fantasticare meno i propri figli e farli muovere di più! {10-12-2014}

 

Luca Tamburrino: Finché c’è equilibrio, va tutto bene. {10-12-2014}

 

Nicola Martella: Parli di equilibrio? Vedo che su Facebook hai messo come icona una scena che ti ritrae sulla Luna nei panni di un astronauta, e dietro di te c’è una piccola utilitaria. Orsù, scendi dalla Luna, che è ora, altrimenti la pasta si raffredda. J A che serve, che ti sei portato un’auto a benzina (vedi tubo di scappamento) fin lassù, tanto senza aria non funziona! J

     Dove sta in ciò l’equilibrio? Oppure sono immagini oniriche come Babbo Natale?

 

Luca Tamburrino: Mi chiedo perché sei tanto nemico della fantasia e delle immagini oniriche? Sono un regalo del buon Dio, per renderci più dolce la vita, che Egli sapeva già che non sarebbe stata facile per nessuno. {11-12-2014}

 

Nicola Martella: Non sono «nemico della fantasia e delle immagini oniriche». Basta non confonderle con la realtà, altrimenti si diventa scissi di mente e si vaneggia.

     Gesù Cristo non è il frutto della fantasia né è un’immagine onirica, ma è un personaggio storico. L’apostolo Paolo scrisse: «Quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione» (Galati 4,4s).

     Babbo Natale non ti salverà. Ma Gesù è andato in croce per i peccati di tutto il mondo, quindi anche per te e me. L’apostolo Giovanni ha scritto che il Figlio dell’uomo è stato innalzato, «affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna» (Giovanni 3,15s). Perciò, ognuno è posto dinanzi a una scelta da fare: «Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui» (Giovanni 3,36). Da ciò dipende, dunque, la tua vita eterna o la tua eterna perdizione.

 

Luca Tamburrino: Nessuno confonde la realtà con la fantasia e nessuno crede che sia Babbo Natale a salvare. Ma il fatto che sia Gesù a salvare, caro signore, non esclude che uno possa anche giocare e fantasticare. I proibizionisti di tutte le religioni, passate e moderne, creano peccatori in segreto. {11-12-2014}

 

Nicola Martella: Parlando così, mostri proprio che non conosci la sacra Scrittura né quale sia la volontà di Dio. Sei proprio sicuro di essere un «cristiano», ossia un seguace di Cristo?

     Quando qualcosa o qualcuno mette all’ombra il Signore o lo sostituisce nei cuori o nella pratica, attirando l’attenzione su di sé, biblicamente è un idolo. Il comandamento di Dio è questo: «Non avere altri dèi accanto a me» (Esodo 20,3). L’idolatria è un abominio per il Signore. «Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di getto, cosa abominevole per l’Eterno» (Deuteronomio 27,15).

     Il mito di Babbo Natale è diventato come Mammona, ossia un idolo del consumismo e dell’avidità. Gesù ha detto: «Voi non potete servire a Dio e a Mammona» (Matteo 6,24).

     O sei cristiano di fatto, allora ubbidisci alla parola di Cristo; o non lo sei, allora agisci a tuo arbitrio. Scegli tu. E di questo che ognuno dovrà rendere conto dinanzi al tribunale di Dio.

 

Luca Tamburrino: Io sono sicuro di essere un cristiano, così come sono sicuro che tu sia un cristiano evangelico. Da cosa lo capisco? Da almeno due cose: la prima che non ti arrenderai finché l’ultima risposta non sarà la tua (anche gli altri fanno così [superbia]), la seconda è l’immagine di un Dio giudice, che condanna le anime senza scrupoli. Il tribunale di Dio ha cose ben più importanti di cui occuparsi, peccati gravi progettati, masticati e ingoiati. Sicuramente non si occuperà di chi in vita ha appeso Babbo Natale da qualche parte. Non siamo mica così stupidi da credere che sia una divinità? L’idolatria vi ossessiona.

 

Nicola Martella: Dio si occupa di tutti i peccati, grandi o piccoli che siano. Infatti è scritto: «Non v’è distinzione, difatti, tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, e sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante il riscatto, che è in Cristo Gesù» (Romani 3,23s).

 

Tina Salemi: Luca, la Bibbia non conta? Le parole non sono nostre, ma di Dio {11-12-2014}

 

 

3. {Karen Vecchini}

 

Contributo: Che peccato, però! Alla fine, di gioia, di pace, di salvezza e perdono, di Gesù, di vittoria, di speranza, qui si è scritto poco o niente. {13-12-2014}

 

Nicola Martella: Questo è il tema di discussione di un articolo, che è citato all’inizio. Se tu avessi letto l’intero articolo sul sito, avresti visto che cerco di parlare di Evangelo a persone, che sono al digiuno. In di esso parlo di Cristo e come! (vedi il terzo punto dell’articolo: «Parliamo di Cristo, non dei miti», in cui trovi tutto l’Evangelo). Sei troppo pigra per leggere tutto, prima d’intervenire? Neppure tu hai «scritto poco o niente» delle cose che elenchi; perché hai perso questa occasione?

 

 

4. {Luca Tamburrino}

 

Contributo: Perché fate così? Perché ridicolizzate gli auguri di Natale? Finalmente si tratta solo di una festa di compleanno del nostro e vostro Gesù, perché è lo stesso sapete. Forse non è nato esattamente il 25 Dicembre, ma non credo che si arrabbi per questo con i vostri fratelli cattolici... Ops! Scusate, avevo dimenticato che voi ritenete fratelli solo quelli che la pensano esattamente come voi. Chissà cosa ne pensa il nostro Signore? {13-12-2014}

 

Nicola Martella: Io parlo di Gesù, il Signore tutto l’anno, anche a Natale. Non faccio un dramma né una polemica con gli auguri di Natale nei confronti di chi me li dà; uso l’occasione per spiegargli che si tratta del «natale» di Gesù, ossia della ricorrenza, che è stata scelta in occidente per la nascita del Signore (nelle chiese orientali è il 6 gennaio).

     A ragion di logica, a un compleanno gli auguri si fanno al festeggiato, non agli altri. Gli «auguri» che desidera Gesù (di là se il 25/12 è il vero o presunto anniversario), è che lo si ringrazi per la sua opera di riscatto in croce e lo si adori come Signore e Salvatore, riconoscendolo come tale.

     Luca Tamburrino, Gesù desidera che anche tu lo riconosca come Signore e Salvatore questo Natale, sì tutto l’anno, anzi tutta la tua vita. Fagli un bel «regalo di compleanno»: accetta la grazia di Dio e il riscatto, che Gesù ha procurato in croce per te, consacragli la tua vita e decidi di ubbidirgli completamente e in ogni cosa, secondo la sua Parola. Allora Gesù nascerà nel tuo cuore! Allora sarà veramente un buon Natale!

 

 

5. {Roberto Elia}

 

Contributo: Sono due cose completamente diverse. Per noi grandi ci sono le funzioni religiose, insegniamo ai nostri figli e anche ai nipoti a fare il presepio, raffigurazione di 2014 anni fa, di come avvenne la nascita di nostro Signore, fino a porre il bambinello la notte del 24, con i re magi che portano doni. Poi, per i bambini invece di far arrivare i re magi, facciamo arrivare Babbo Natale, per completare in felicità la nascita di Gesù bambino. Quindi, Parliamo di entrambi, con i diversi ruoli; e ricordate che si vive nella grazia del Signore, anche credendo in Babbo Natale. Buon Natale a tutti. {20-12-2014}

 

Nicola Martella: Quindi, facciamo un gran minestrone fra verità storiche (nascita di Gesù) e mitologie moderne (Babbo Natale, Befana). Tanto, tutto fa brodo.

     Gesù non è «bambinello» da 2.000 anni circa. Egli è cresciuto, vissuto, morto, risuscitato e asceso al cielo, dove è il Signore della gloria. Invece di venerare un «bambinello» fatto di gesso o altro, adoriamo il Signore glorioso in spirito e verità, proprio quello che ha sul suo corpo i segni del martirio della croce. Buona Pasqua!

 

Roberto Elia: Quindi, la natività l’aboliamo? {20-12-2014}

 

Nicola Martella: Gesù è nato una sola volta, circa due millenni fa, e non nasce più storicamente; così pure è morto una volta per sempre quale «agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo» (Giovanni 1,29). L’unico luogo, in cui vuol nascere ancora, è il cuore di chi crede in Lui e lo accetta come unico Salvatore e Signore e gli consacra la vita; allora bisogna buttare via tutti i miti e tutti gli idoli. «È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio» (Giovanni 1,11ss).

     Buona natività di Gesù nel tuo cuore!

 

Roberto Elia: Ho capito e la ringrazio, ma perché non usa sue parole per commentare questa nostra discussione? E poi non crede che riproponendo questo rito della natività, si possa avvicinare qualche anima smarrita? Va bene comunque, le auguro ogni bene per la sua vita, tanti saluti. {20-12-2014}

 

Nicola Martella: Che cosa le dispiace, che io citi la sovrana Parola di Dio? Non vale essa più delle parole umane, quelle tue e quelle mie? Qualche «anima smarrita» deve avvicinarsi al Signore Gesù, il Salvatore, che è adulto da due millenni, e può farlo tutto l’anno; non sarà un rito annuale della natività, dove si pensa a regali e cenoni e tutt’al più si va a baciare un «bambinello» di legno o di gesso a fare questo miracolo interiore nell’uomo. Dio la benedica rivelandole Gesù quale Salvatore!

 

 

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11. {Vari e medi}

 

Bruno Salvi: Caro Nicola, grazie per il tema proposto. Condivido pienamente il pensiero da te scritto, ricco di logica ed equilibrio spirituale. Noi cristiani per grazia, abbiamo il privilegio di annunciare, come ambasciatori, Cristo Gesù in questo mondo che va sempre più alla deriva. Le festività non devono rappresentare un ostacolo, ma un occasione semmai, per predicare l’Evangelo della grazia. Dici bene nel titolo del post da te proposto: «Parliamo di Gesù». {15-12-2014}

 

 

12. {Vari e brevi}

 

Fortuna Fico: Come al solito concordo e condivido! Natale ogni giorno, anche a Natale! {10-12-2014}

 

Claudio Di Nicola: Sì, è vero, parliamo di Gesù. Ma Babbo Natale, che ha allucinato ormai tre quarti del mondo, mica possiamo metterlo in soffitta! Dopo il papa cosa farà? Mica possiamo mettere in soffitta anche lui? o sì? {10-12-2014}

 

Nicola Martella: Uno in soffitta, l’altro in cantina!? J

 

Mario Sedita: Il mondo ama fantasticare, non ama la Verità! Perdonaci, Signore, e guidaci! {10-12-2014}

 

Mattia Ciociola: Sì, dobbiamo fare attenzione per non farci trascinare dal mondo. {10-12-2014}

 

Campoccia Giuseppe: Concordo in tutto! Come chiesa si può approfittare del periodo di maggior tempo libero, per fare più attività evangelistica. {12-12-2014}

 

Marianna Mazza: Se a me giorno 25 [Dicembre] mi fanno gli auguri, io colgo questa occasione, per poter evangelizzare e dire di far nascere Gesù nel loro cuore. {12-12-2014}

 

Paola Villani: Poveri bimbi, a cui le famiglie insegnano falsità. {13-12-2014}

 

Giancarlo Farina: Fin da bambino mi sono sempre chiesto cosa c’entrasse questo personaggio con il Natale. Adesso non sono più bambino, sono un credente nel Signore e dico: Sì a Gesù, no a Babbo Natale, Befane & Co. {13-12-2014}

 

Iapichino Vincenzo: Beh, sarebbe il momento che si parlasse di Gesù, per fare riflettere le persone di quello, che sentiamo tutti i giorni, di omicidi ecc., ecc. {13-12-2014}

 

Alfio Bonanno: Alla maggior parte degli italiani non piace parlare del nostro Signore Gesù; se ne ricordano quando è Natale o Pasqua. {13-12-2014}

 

Adolfo Monnanni: Possiamo sfruttare il tema di «Babbo Natale», per iniziare a parlare di un grande regalo fatto da Dio per gli uomini. {14-12-2014}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Cult/T1-Gesu_Babbo-Natale_Mds.htm

13-12-2014; Aggiornamento: 22-12-2014

 

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