Spesso
il nostro orizzonte racchiude poche cose, quelle valutate da noi come
necessarie al momento, ma non per forza quelle realmente rilevanti. In tempi di
stress, di malanni e di problemi, l’orizzonte si restringe ulteriormente,
ed è come se i nostri affanni pesassero più di tutte le problematiche
universali. A volte, riusciamo a salire di più verso la cima, e il nostro
orizzonte si allarga un po’; ma guai a pensare che vediamo ogni cosa e
abbiamo tutto sotto controllo.
Ciò, che ci dà
discernimento e perizia, quindi sicuro orientamento, non è tanto quel, che
vediamo o afferriamo con i nostri sensi, ma il timor dell’Eterno, ossia
il coraggio di mettere Dio al primo posto nella vita e di prendere il suo punto
di vista delle cose. Solo ciò allarga veramente il nostro orizzonte, mostrandoci
bene e male, verità e menzogna, giusto e ingiusto, luce e tenebre; solo così
possiamo orientarci in modo sicuro, dando alle cose il loro vero valore e
la loro reale importanza.
Solo ciò ci
rende anche liberi di fondere il nostro piccolo orizzonte con quello di altri
credenti biblici nella comunione, sulla base della rivelazione scritturale
e, quindi, all’interno del grande orizzonte di Dio. A ciò si deve la necessità
dei credenti biblici di dialogare insieme sulla base delle sacre
Scritture e di edificarsi reciprocamente.
L’orizzonte
di Dio sarà sempre più grande della somma dei singoli orizzonti umani di
oggi e di tutti i tempi. Egli sa che cosa c’è dietro all’ultimo orizzonte della
realtà, dove nessun uomo potrà mai arrivare.
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1.
Per l’approfondimento biblico
(Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare
contributi confacenti al tema):
■ «I miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie
sono le mie vie, dice l’Eterno. Come i cieli sono alti al di sopra della terra,
così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri
più alti dei vostri pensieri» (Isaia 55,8s).
■ «V’è una via che all’uomo pare dritta, ma finisce col condurre alla morte»
(Proverbi 14,12; 16,25).
■ «[Dio,] che sventa i disegni degli astuti, sicché le loro mani non
giungono a eseguirli; che prende gli abili nella loro astuzia, sicché il
consiglio degli scaltri va in rovina» (Giobbe 5,12s; cfr. 1 Corinzi 3,20).
■ «Nessuno s’inganni. Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio in
questo secolo, diventi pazzo per diventare saggio; perché la sapienza di
questo mondo è pazzia davanti a Dio» (1 Corinzi 3,18s).
■ «Noi conosciamo in parte, e in parte proclamiamo; ma quando la
perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. Quando ero
bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando
sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Poiché ora vediamo come in
uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco
in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente
conosciuto» (1 Corinzi 13,9-12; specchio = rame levigato).
■ «L’apertura delle tue parole illumina, dà intelletto ai semplici»
(Salmo 119,130).
■ «Il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno
spirito di sapienza e di rivelazione, perché possiate conoscerlo
pienamente; egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a
quale speranza vi ha chiamati» (Efesini 1,17s).
■ «In verità tu sei un Dio che ti nascondi, o Dio d’Israele, o
Salvatore!» (Isaia 45,15).
■ «Egli [Dio] abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha
veduto né può vedere» (1 Timoteo 6,16).
■ «Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del
Padre, è quello che l’ha fatto conoscere» (Giovanni 1,18).
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2.
I contributi dei lettori
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Omar Stroppiana}
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«Perciò non ci
scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro
uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. Perché la nostra momentanea,
leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di
gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma
a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un
tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne» (2 Cor 4,16-18).
Siamo in
continua tensione tra ciò, che vediamo, e le realtà invisibili, ma pur
reali, che abbiamo in Dio. Siamo invitati a guardare ciò, che non si vede
con gli occhi, ricordandoci che, per quanto possiamo passare momenti difficili,
essi sono pur sempre momentanei, per un tempo. Se al momento vediamo come in
uno specchio in maniera offuscata, è pur vero che qualcosa vediamo
attraverso quello specchio! Chi non ha un rapporto con Dio, non ha neanche
quello, ma è completamente al buio!
«Or il Dio
di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, dopo che
avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà
fermi, vi fortificherà stabilmente» (1P 5,10). Vedete la tensione tra ciò,
che è eterno e a cui siamo stati chiamati, e la sofferenza, che invece è
«per breve tempo». Sicuramente ora non ci sembra un tempo breve, ma cosa
sarà quando considereremo questi momenti difficili dal punto di vista
dell’eternità? Sarà come un punto su una retta, quando guarderemo
dall’estremità infinita della retta stessa.
«Perciò voi
esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate
afflitti da svariate prove» (1P 1,6). Sì, possiamo esultare nel Signore
già ora, sapendo che le sue promesse sono vere e trovano il loro
compimento sempre!
Qualche tempo
fa, avevo scritto un articolo dal titolo «Gli
occhi del cuore», pubblicato su «Il Cristiano» (Ottobre 2011), che parla
proprio del’incoraggiamento, che troviamo, quando guardiamo le cose dal punto
di vista di Dio e dell’eternità. {15-09-2012}
2. {Dorothea Iske}
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Contributo: Grazie per questa
riflessione saggia e importante (!) Verità, sulla quale sto riflettendo
proprio in questo periodo. La vorrei leggere più tardi al gruppo dei giovani
della nostra chiesa, che riprende oggi pomeriggio i suoi incontri settimanali.
{15-09-2012}
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Nicola Martella: Spero che la lettura comune di tale riflessione e il vostro susseguente dibattito possano
allargare il vostro orizzonte, perché possiate toccare, spiritualmente parlando, quello di Dio.
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11. {Vari
e medi}
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12. {Vari
e brevi}
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Orizzont_rivela_Esc.htm
15-09-2012; Aggiornamento: 17-09-2012