«O
Dio, abbia pietà, quando in me non c’è posto per te. Vieni, o Dio, per un
momento, e donami una parola, che mi apra e mi porti avanti. Signore, abbi
pietà» (Günter Ruddat; tradotto e adattato da Nicola Martella;
fonte: «Parola di grazia»). |
Chi
non lo conosce: un movimento sbagliato, un colpo di freddo, uno strappo
muscolare o un «colpo di strega» e ci troviamo bloccati per giorni, senza
poterci muovere. Tutti i tentativi per sbloccarci, vanno a vuoto. Similmente
accade, a volte, sul piano spirituale.
Ci sono
momenti, in cui ci si chiude e blocca come un vecchio lucchetto, e tutti
i tentativi di sbloccarsi risultano vani. Si è andati in tilt come un vecchio
flipper, e bisogna spegnere e riaccendere la macchina. Come per un
computer, il sistema si è bloccato e non reagisce più; ci vuole un reset.
Così ci
accade, a volte, anche come credenti. Non sentiamo più Dio presente nella nostra
vita, poiché come una specie di nebbia ci impedisce di vedere il sole.
Ciò accade perché abbiamo tante occupazioni o tanti problemi, che si pongono
come una folta vegetazione dinanzi alla vista. Siamo come quel
ciclista, che ha perso il ritmo, e si è staccato lentamente dal gruppo.
Siamo come quei motori di un tempo, che quando si ingolfavano, per farli
ripartire, bisognava tirare a strappo a una corda avvolta al volano, girare una
manovella, calcare un pedale o farli andare a spinta.
Come detto, ci
sentiamo come quella vecchia serratura, che non si lascia più aprire. Ci
vuole qualcosa che la disincrosti, la lubrifichi o la faccia funzionare di
nuovo. Quando un suono colpisce un diapason alla stessa lunghezza d’onda,
esso vibra e risuona. Similmente anche noi necessitiamo di una parola di grazia
da parte del Signore, che dalla sacra Scrittura vibri all’unisono nella nostra
particolare situazione e ci apra a una nuova relazione con Dio. Una volta
avviata, tale nuova melodia nel nostro spirito, essa farà vibrare
all’unisono altri versi della Scrittura, con cui sentiremo nuovamente che Dio ci
parla, ci esorta, ci ammonisce, ci insegna, ci incoraggia, ci consola. Il
lucchetto è di nuovo ben oleato e la chiave lo apre senza difficoltà.
Per
l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare
la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al
tema):
■ «Signore... di’ soltanto una parola» (Matteo 8,8).
■ «L’anima mia è avvilita nella
polvere; ravvivami secondo la tua parola»
(Salmo 119,25).
■ «Questo è il mio conforto nella mia afflizione; che la tua
parola mi vivifica» (Salmo 119,50; cfr. vv. 107.154).
■ «Gli occhi miei vengono meno bramando la tua parola, mentre dico:
“Quando mi consolerai?”» (Salmo 119,82).
■ «Io
conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che
nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia
parola e non hai rinnegato il mio nome» (Apocalisse 3,8).
■ «Ora lo
stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha
dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, consoli
i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola»
(2 Tessalonicesi 2,17s).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.
I contributi sul tema
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {Qui
pro quo}
▲
■
Fortuna Fico: Come ti capisco!
Anch’io! {30-11-2012}
■
Natanaele Anione: Ti faccio tanti auguri, Nicola;
so bene cosa significhi essere «bloccato». {30-11-2012}
▬
Nicola Martella: Grazie,
per la comprensione e per gli auguri.
Conosco tanto i blocchi fisici quanto quelli spirituali, sia personalmente, sia per cura pastorale. Al momento non ho blocchi di nessun tipo, ma affronto qui un
tema pastorale ricorrente, per indicare vie di fuga.
■
Fortuna Fico: Sono felice per te, allora; ma ti ringrazio, perché
serviva a me! {30-11-2012}
■
Alessandra Garavaglia: Tieni la parte dolorante al caldo {27-11-2014}
▬
Nicola Martella: Diverse settimane fa ero effettivamente bloccato con la schiena. E ogni anno
succede qualche volta (l’ultimo inverno è stato terribile!). Ora, grazie a Dio,
non sono «ingrippato», né fisicamente né moralmente. La nota serve per
altri, ossia per coloro che attualmente si sentono spiritualmente messi
fuori uso.
Non «ingripparti» nel tuo spirito! Metti a tempo l’olio giusto negli
ingranaggi della tua vita! Eccone uno di buona marca: medita, prega, pratica,
servi, vivi la comunione fraterna, cura gli altri, santificati, sii d’esempio,
perdona...
Per evitare altri malintesi, ho rinominato il tema da
«Mi sono bloccato» a «Quando dirai: “Mi sono bloccato!”».
2. {Mariarosa Mazzei}
▲
■
Contributo: È vero, a me è capitato in passato. Ogni tentativo andava a vuoto... ma una parola di grazia da parte del Signore ha
oleato il lucchetto! {30-11-2012}
■
Marisa Fichera: Grazie,
è bellissimo. «Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una
porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome» (Apocalisse 3,8). {30-11-2012}
3. {Stefano Frascaro}
▲
Alle vecchie macchine ogni tanto serviva il
«cicchetto» di benzina nel carburatore per ripartire. Grazie a Dio, che ogni
tanto ci arriva questo cicchetto da parte di qualche fratello, a cui il
Signore a messo in cuore di esortarci e spronarci a non piangerci addossi, per
poi ripartire in quarta! {01-12-2012}
■
Adolfo Monnanni: È vero, succede. Grazie al Signore si riesce a
recuperare un equilibrio tale da ripartire. {28-11-2014}
4. {Sandro Carini}
▲
Le articolazioni
sì bloccano o per una postura prolungata sbagliata o per sforzi eccessivi o per
stasi prolungata. Le articolazioni sono formate da due o più ossa, legamenti,
muscoli che sono irrorati e nutriti dal cuore attraverso le arterie fino ad
arrivare a una fitta rete di capillari.
Ora, nelle
articolazioni c’è la parte più importante, quella che mantiene la
lubrificazione costante, permettendo ogni tipo di movimenti, la cosiddetta
borsa sinoviale. Questa è l’unica parte del nostro corpo a non essere
nutrita dalla circolazione sanguigna, cioè non ci sono capillari, quindi prende
il nutrimento per osmosi, attraverso il movimento. E di questo non tutti ne sono
a conoscenza. Quindi se non c’è movimento il liquido sinoviale non riceve
nutrimento, le sue cellule perdono le loro caratteristiche lubrificanti e
sono... dolori.
A livello spirituale accade la stessa cosa. Noi credenti, per non
bloccarci, necessitiamo di comunione fraterna e di alimentarci quotidianamente
della Parola di Dio. Più saremo attivi in questo e più riceveremo forze dal
nostro Signore. {28-11-2014}
5. {Maria Ippolito}
▲
Dio nella mia
vita c’è e ci sarà sempre, nel bene e nel male, in qualsiasi avversità. E
certamente non mi fanno paura i problemi della vita, qualsiasi essi
siano. Il mio blocco è arrivato alla morte di mia sorella, per un
maledettissimo cancro. Lei era il mio sole, la mia vita. Sono morta il giorno,
che è morta lei, adesso sopravvivo! Per forza, ho due figli, non posso
lasciarmi andare. Il tempo dovrebbe alleviare un po’ il dolore, non è così, va
sempre peggio.
Dio aiuta tantissimo nella rassegnazione, ci fa andare avanti. Il suo
amore infinito, la sua luce immensa, dà calore ad anima e cuore per chi crede in
lui. Per sempre. Per ora, però, sono in stand-by, in lista di attesa per
una vita migliore. {29-11-2014}
6. {}
▲
7. {}
▲
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {Vari
e medi}
▲
12. {Vari
e brevi}
▲
►
URL: http://diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Bloccato_GeR.htm
29-11-2012; Aggiornamento: 29-11-2014 |