1. Dalle stelle alle stalle
Può succedere che abbiamo buoni propositi e ci
prefiggiamo degli ottimi obiettivi per la nostra fede, per la nostra
devozione e per la nostra vita. Siamo semplicemente entusiasti e il vento sembra
gonfiare le nostre vele e spingerci avanti.
Poi, succede qualcosa che spezza l’idillio e ci
toglie la serenità. Troviamo delle pietre sulla strada, che ci fanno inciampare,
degli ostacoli non previsti o qualcuno che ci mette il bastone fra le ruote. E
spesso la causa è rappresentata proprio dalle persone vicino a noi che, appena
vengono a conoscenza dei nostri intenti e dei nostri obiettivi, remano contro e
ci mortificano. Allora la nostra vita viene lì per lì scompigliata.
Quando la fede nel Signore è debole o si è
ancora troppo immaturi nella fede, stranamente alcuni credenti si fanno
condizionare da ciò. La cosa singolare è che si isolano dai fratelli,
rinunciando proprio al rimedio per il loro malessere: condividere la comunione
fraterna! Il risultato è che spesso comincia nella loro vita un «circolo
vizioso», che permette al male di vincerli e di isolarli ancor di più dalla
comunione col Signore e con i fratelli. Dove ciò accade, il diavolo e la carne
hanno vinto!
Il mio motto, che ripeto a tali credenti, che
si isolano dalla comunione, è il seguente: «Il tizzone lontano dal camino
si raffredda lentamente e neppure se ne accorge». Chi si isola dalla comunione
fraterna, perché ha dei problemi, non solo non li risolve, ma essi si accentuano
sempre di più, unitamente alla propria carnalità.
Come fare per passare dal «circolo vizioso» al «circolo virtuoso»? Lo vedremo nei prossimi punti.
2. Invertire la rotta
La comunione fraterna è il migliore antivirus per
combattere il «circolo vizioso», per invertire il senso di marcia, per ricevere
incoraggiamento e motivazione, per guardare le cose dal punto di vista della
fede e per iniziare un corso nuovo: il «circolo virtuoso».
Quando ho incoraggiato i credenti a venire nella
comunione nelle cellule domestiche e nei culti, nonostante i problemi
del momento, ed essi hanno accettato la sfida, hanno poi ammesso che ne è valsa
la pena, che il loro animo ne è stato molto alleggerito e che si sono sentiti
tanto più consolati. Quando il livello delle nostre immunità viene
alzato, combattiamo con più efficacia gli agenti patogeni (problemi, ecc.). La
comunione fraterna fa proprio bene allora, quando non siamo in vena per tante
cose; infatti, usciamo dagli incontri fraterni con una nuova motivazione.
3. Dalla vecchia alla nuova prospettiva
Poi, riguardo ai problemi del momento, come
discepoli di Cristo, non possiamo piacere a tutti. Non vale la pena guardarci
allo specchio, auto-commiserarci e piangerci addosso. In tali situazioni
dobbiamo sempre guardare agli obiettivi, che il Signore ci ha posto
dinanzi: se sono giusti per Lui, ci impegneremo a realizzarli, anche se
scontenteremo qualcuno. Allora, se una data cosa è la chiara volontà di Dio,
possiamo andare avanti, senza lasciarci scoraggiare dagli uccelli del
malaugurio e da chi rema contro.
Questa è la medicina per uscire «circolo vizioso»,
che crea in noi una sensazione di vuoto, la demoralizzazione, la distrazione
rispetto agli obiettivi del Signore e i frutti della carne. Ed è il rimedio
salutare per ingranare nuovamente la marcia giusta, iniziando nuovamente un «circolo
virtuoso», che crea in noi zelo per il Signore, buone prospettive,
ubbidienza a Dio, conforto, e sprono a guardare agli obiettivi della fede,
coerenza, persistenza e benedizione.
4. Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa
lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare
contributi confacenti al tema):
■ «E teniamo in
considerazione gli uni gli altri per l’incitamento d’amore e di buone opere,
non abbandonando la
propria assemblea, com’è abitudine per alcuni, ma
esortando; e tanto più quanto vedete che si avvicina il giorno»
(Eb 10,24s; traduzione propria).
■ «Non lasciarti
vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12,21).
■ «Abbiate dunque cura di far ciò, che l’Eterno, il
Dio vostro, vi ha comandato; non ve ne sviate né a destra né a sinistra;
camminate in tutto e per tutto per la via, che l’Eterno, il vostro Dio, vi ha
prescritta, affinché viviate e siate felici e prolunghiate i vostri
giorni nel paese, di cui avrete il possesso» (Dt 5,32s; cfr. 17,11.19s;
28,13s).
■ «Nessuno, che abbia messo la mano all’aratro e
poi si guardi indietro, è adatto al regno di Dio» (Lc 9,62).
■ «Il Dio di ogni consolazione… ci consola
in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione, con la quale
siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli, che si
trovano in qualunque afflizione; perché, come abbondano in noi le sofferenze di
Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione» (1
Cor 1,3ss).
■ «Se dunque v’è qualche consolazione in
Cristo, se v’è qualche conforto d’amore, se v’è qualche comunione
di Spirito, se v’è qualche tenerezza d’affetto e qualche compassione,
rendete perfetta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, un
medesimo amore, essendo d’un animo, di un unico sentire…» (Fil 2,1ss).
► URL
:
http://diakrisis.altervista.org/_Cres/A1-Circolo_vizio_virtu_EnB.htm
27-05-2013; Aggiornamento: 28-05-2013 |