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«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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Le Origini 1

 

Assaggi di lettura

Scheda minima delle opere

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareg­giato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

  Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:

■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a

■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25

■ La caduta primordiale e il suo effetto 3

■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LA CREAZIONE D’OGNI COSA

E LO STATO DELLA TERRA 1,1-2

 

 di Nicola Martella

 

 

1/1 La creazione d’ogni cosa 1,1

 4

1/2 Lo stato della terra 1,2

 17

 

Qui trattiamo la creazione d’ogni cosa e lo stato della terra. Ciò era strettamente connesso alla creazione della luce; infatti, tutto avvenne nel primo giorno della creazione. Ecco dapprima lo schema del brano. [à Tdo / Gn 1: 1/2 Osservazioni strutturali e testuali] Come esso mostra, le due questioni erano intimamente connesse (cfr. il tema dell’oscurità).

 

Opera creatrice

 Stato della terra

[1,1] In principio ’ëlohîm creò i cieli e la terra

 [1,2] E la terra era informe e deserta e l’oscurità [era] sulla faccia del diluvio e il soffio di ’ëlohîm aleggiava sulla faccia delle acque

 

Resoconto verbale

Compimento

Resoconto

operativo

Ulteriore

evento

Valutazione

Nomenclatura

Sequenza temporale

[1,3] Ed ’ëlohîm disse: «Appaia luce!»

(implicito)

[1,3b] Ed apparve luce

[1,4b] Ed ’ëlohîm separò la luce dall’oscurità.

1,4a] Ed ’ëlohîm vide la luce, che [era] buona

[1,5a] Ed ’ëlohîm chiamò la luce giorno e l’oscurità notte

[1,5b] E si fece sera e si fece mattina: giorno uno

 

 

1/1

 LA CREAZIONE D’OGNI COSA 1,1

 

1. In principio

2. In principio creò

3. In principio creò ’ëlohîm

4. In principio creò ’ëlohîm i cieli e la terra

 

Abbiamo visto che alcuni studiosi valutano Gn 1,1 semplicemente come un titolo, ma ciò non ci può far che dissentire. Infatti, il testo creazionale sarebbe cominciato con una terra che già c’era e del cui inizio l’autore non avrebbe avuto nulla da dire. Noi partiamo dal fatto che Gn 1,1 fosse l’atto creazionale totale vero e proprio. Dal v. 2 in poi l’attenzione fu rivolta alla sola terra e dal v. 3 in poi tutto venne fatto in funzione di essa. Nei sei giorni della creazione si trattò in effetti della creazione amministrativa della terra e in funzione di essa.

     «In principio creò ëlohîm i cieli e la terra» (Gn 1,1). In questa frase fu contenuta una vera e propria apologia biblica verso il mondo al tempo dell’AT, che è rimasta valida fino a oggi. Al tempo in cui l’autore scrisse, c’erano tanti miti sulla creazione, tante speculazioni e tante ideologie di diverso genere. Specialmente Babilonia possedeva tali modelli mitologici, i quali parlavano di tempi antecedenti alla creazione, della lotta fra gli dèi, del dominio degli astri sugli uomini eccetera. Il primo verso della Bibbia si presentò, perciò, in netto contrasto con le speculazioni degli uomini.

 

 

1.  IN PRINCIPIO

 

1.1.  IL REPERTO TESTUALE: Il termine berêšît significa «nel principio, a capo di ogni cosa, per prima cosa»: all’inizio degli atti creazionali di Dio. All’inizio dei suoi atti, ëlohîm concepì un piano creazionale ben congeniato. In Pr 8,22ss tale piano fu chiamato «perizia» (sg. ḥokmāh e pl. ḥokemôt «ordine, perizia»). Il lemma «in principio» intendeva qui semplicemente un tempo, in cui non c’era ancora nulla, prima che Dio creasse il tutto. Soprattutto si intendeva quando non c’era ancora l’uomo.

 

1.2.  LE EVIDENZE RISULTANTI: Il metodo rivelatorio usato dalla Bibbia, contrasta con il metodo speculativo dei sistemi e delle ideologie umani. Per Israele solo ciò che Dio rivelava, si poteva veramente sapere (Dt 29,29). Da ciò si possono evincere i seguenti principi, validi per tutti i tempi. 1) Parlare del principio, umiliava tutti coloro che volevano risalire a una fase antecedente a questa prima pietra miliare della storia. 2) Dichiarare un inizio, significava mettere fine a tutte le speculazioni pretemporali. Tutte le astrazioni, le visioni e le sedicenti «rivelazioni» mistiche si infrangevano contro questo muro che separava l’eternità dal tempo, che distaccava l’esistenza illimitata di Dio da quella delimitata della creazione, nel tempo e nello spazio, e che disgiungeva il mondo di Dio da quello degli uomini. 3) Dichiarare un inizio, umiliava ogni cosa derivata, perché ciò che aveva avuto inizio, poteva ben presto terminare. 4) Parlare del principio, umiliava ogni sistema, ogni concezione del mondo e ogni ideologia, perché fin dall’origine erano esistiti un piano, un modello e una norma di valore primordiale, che come originale avrebbero potuto vanificare ogni sistema di pensiero e di interpretazione. Ciò che non corrispondeva all’originale versione, poteva risultare perversione.

 

1.3.  ALTRI ASPETTI: Sebbene questo versetto nel suo complesso e il verbo bārā’ «creare» in particolare non esprimevano in modo assoluto l’idea di una creazione dal nulla (creatio ex nihilo), le riflessioni concomitanti e la testimonianza dell’AT e del NT al riguardo portano a formulare un inizio assoluto, appunto una creazione dal nulla. [à sotto]

 

[Segue lo schema del resto del capitolo]

 

2.  IN PRINCIPIO CREÒ

2.1.  IL REPERTO TESTUALE

2.1.1. IL VERBO:

2.1.2. BĀRĀ’ SIGNIFICAVA CREARE DAL NULLA?:

 

2.2.  EXCURSUS: L’INIZIO ASSOLUTO

2.2.1. L’INIZIO ASSOLUTO ERA INDIPENDENTE DAI VERBI:

2.2.2. LA DOTTRINA DELL’INIZIO ASSOLUTO:

 

2.3.  LE EVIDENZE RISULTANTI:

2.4.  ALTRI ASPETTI:

 

3.  IN PRINCIPIO CREÒ ’ëLOHÎM

3.1.  IL DIO DEL CREATO:

3.2.  IL DIO DEL PRINCIPIO:

 

4.  IN PRINCIPIO CREÒ ’ëLOHÎM I CIELI E LA TERRA

4.1.  IL REPERTO TESTUALE:

4.2.  LE EVIDENZE RISULTANTI:

 

Tratto da Nicola Martella, Esegesi delle origini. Percorsi Biblici 6 (Punto°A°Croce, Roma 2006), pp. 4-16.

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/Lese/Let_Ori2.htm

15-04-2011; Aggiornamento:

 

Punto°A°Croce

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