Il tema che stiamo affrontando è quello della posizione
della donna durante l’epoca apostolica. Per sondare questo
tema, si possono analizzare i riferimenti specifici in cui
il NT, specialmente Paolo, affronta direttamente
quest’argomento; questi passi non sono molti e spesso
contengono alcune difficoltà esegetiche. DI altra parte, il
NT è disseminato di informazioni che riguardano diverse
donne e le loro attività. Per uno studio congruente del
nostro tema, è importante valutare ambedue questi aspetti.
Molti di questi aspetti saranno approfonditi nella prossima
sezione [➔
«Il ministero della donna nella chiesa»].
I. PIENAMENTE PARTECIPI
■
Il confronto storico-culturale: Il giudaismo
del tempo di Gesú impediva alle donne quasi ogni
partecipazione al culto. Se confrontato con ciò, la prassi
della chiesa cristiana appariva proprio rivoluzionaria.
D’altra parte, se si tengono presenti le posizioni di primo
piano che le donne rivestivano nei culti pagani del
tempo, alcune limitazioni presenti al riguardo negli Scritti
neotestamentari, possono far apparire questi ultimi come
«antifemministi».
■
Piena partecipazione alla grazia: Gli Atti degli
apostoli testimoniano che anche le donne erano radunate
insieme con i discepoli, per aspettare lo Spirito Santo (At
2,1ss). Quando egli arrivò, anche loro furono riempite e
ricevettero cosí una piena misura dello Spirito, quale dono
della nuova era salvifica, appena iniziata. In tal modo, nel
messaggio inaugurale della chiesa, a pentecoste, Pietro può
testimoniare l’adempimento della promessa fatta da Dio in
Gioele 3,1-5 (At 2,19s).
■
Piena partecipazione alla chiesa: Della piena
partecipazione della donna alla chiesa, non c’è
assolutamente da dubitare (At 1,14; 12,12). Questo fatto è
espresso anche dalla designazione adelfé
«sorella» parallela ad adelfós
«fratello» (Rm 16,1; 1 Cor 9,5; Fil 2) e mathétria
«discepola» parallela a mathetés
«discepolo» (At 9,36).
■
Destinatarie dell’Evangelo: La missione cristiana
guadagna pure le donne nella sequela, ad esempio: Lidia in
Filippi At 16,13s; donne nobili in Tessalonica e Berea
17,4.12.34; Damaris in Atene 17,34; Priscilla 18,1s. Si ha
l’impressione che, qua e là, nelle comunità paoline, la
maggioranza fosse formata da donne (At 16,14; 17,4.12).
[Segue lo schema del resto del capitolo]
II. LE DONNE NELL’OPERA DEL SIGNORE
■
Ospitalità per i radunamenti
■
Donne all’opera
■
Diaconesse
■
Collaboratrici nell’opera
■
Lottatrici nell’Evangelo
■
Priscilla e Aquila
III. DETENTRICI DI CARISMI
IV. CONCLUSIONE
Tratto da Nicola Martella,
Generi e ruoli 2 (Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. 3-8.
► URL: http://diakrisis.altervista.org/Lese/Let_GeR2.htm
15-04-2011; Aggiornamento:
|